Il Cloud non solo consente di ridurre i costi dell’IT, ma libera risorse economiche e di tempo che possono utilmente essere reinvestite.
Questo emerge da uno studio commissionato da Rackspace alla società di ricerche Vanson Bourne che ha coinvolto 1.300 aziende situate in Inghilterra e negli Stati Uniti, delle quali circa 300 sopra i mille dipendenti, e 1.000 piccole e medie, nei settori più disparati: finanziario, retail, IT, produzione, servizi professionali, media, logistica, telco e altri.
Dove vanno le risorse liberate
Dalla ricerca, emerge come la riduzione dei costi associata all’uso del Cloud, pur significativa, non sia l’obiettivo primario d’adozione a vantaggio invece dell’investimento nell’innovazione (48%), nuovi prodotti e sviluppo di servizi (45%), sviluppo delle attività di vendita (38%).
Dalla ricerca emerge che, per il 62% del campione, il Cloud Computing sta aiutando l’azienda a investire più risorse nel business.
La riduzione dei costi è pari in media al 23% grazie principalmente ai risparmi sull’infrastruttura. Il 62% delle aziende avrebbe quindi reinvestito le risorse liberate dal Cloud nel proprio business.
Come conseguenza, il Cloud avrebbe contribuito a migliorare i profitti di una percentuale media del 22%. Il marketing risulta essere l’area aziendale che ha beneficiato maggiormente delle risorse liberate.
Cloud e open source a braccetto
Il 56% dei rispondenti ha affermato di usare tecnologia open source come parte della propria strategia Cloud.
Tra questi, l’86% afferma che l’insieme di open source e Cloud ha consentito di potenziare le capacità di business e d’introdurre innovazione. Il 68% ha affermato di aver scelto open source e Cloud per ridurre i costi d’uso (58%) o per ragioni di stabilità e robustezza (45%).
Secondo lo studio, le aziende manifatturiere sono quelle che hanno ottenuto maggiori risparmi economici dall’impiego del Cloud.