Un fondamentale annuncio per il mercato Cloud italiano è arrivato oggi da IBM, che con un apposito evento a Milano – alla presenza tra gli altri del Governatore della Lombardia Roberto Maroni, del presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca, e del viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda – ha inaugurato ufficialmente un nuovo Data Center nel milanese (precisamente nei territori dei Comuni di Cornaredo e Settimo Milanese) nel quale sono stati investiti 50 milioni di dollari.
La nuova struttura, spiega IBM, si basa sulle infrastrutture di SoftLayer (acquisita nel 2013 e ora divisione IBM), ha una capacità di 11mila server, una potenza di 2,8 megawatt, e nel complesso caratteristiche tecniche al vertice della categoria, e fa parte di una rete mondiale di 40 centri gemelli. Rete in cui IBM nel solo 2014 ha investito 1,2 miliardi di dollari, e che in Europa comprende centri analoghi a Londra, Parigi, Francoforte, Amsterdam e Almere (Olanda).
«IBM è in Italia da 90 anni e l’investimento finanziario e tecnologico in questa nuova struttura – ha detto Nicola Ciniero, presidente e amministratore delegato di IBM Italia – rappresenta l’impegno di una multinazionale che ha fiducia nelle potenzialità del Paese, e che vuole favorirne l’innovazione attraverso l’aggregazione di un intero ecosistema».
«C’è stato un grande sforzo per convincere la casa madre a puntare sull’Italia – anticipando la costruzione di questo Data Center, inizialmente programmata per il 2018 – e ad assumere quindi 400 neolaureati: abbiamo realizzato il campus in sei mesi». Il progetto della struttura, che è certificata “Tier IV”, è partita subito dopo l’acquisizione di Cross Ideas, specialista romana di data security.
Sia nella Pubblica Amministrazione, con i suoi servizi a imprese e cittadini, che nelle industrie private d’ogni settore, ha continuato Ciniero, oggi il problema non è più solo il contenimento di costi. «Le sfide e le opportunità vengono dalla trasformazione digitale, che richiede di dominare i dati, e qui occorrono competenze per il ridisegno della strategia, strumenti di analytics, applicazioni nelle aree del mobile e del social». Per concezione e caratteristiche, ha aggiunto il numero uno di IBM Italia, «la struttura che ora mettiamo a disposizione dell’intero ecosistema servirà proprio ad abilitare nuovi modelli di business per la competitività e la crescita, favorendo nel contempo la loro internazionalizzazione».
IBM considera il nuovo Data Center come una risposta ai segni di grande vitalità del mercato Cloud italiano, evidenziati dal report 2014 dell’Osservatorio Cloud & ICT As a Service del Politecnico di Milano (tra pochi giorni, il 30 giugno, è prevista la presentazione del report 2015), secondo il quale l’anno scorso la spesa totale di aziende e organizzazioni italiane in servizi di Public Cloud e infrastrutture “Cloud enabling” è stata di 1,18 miliardi di euro, con una crescita annua di oltre il 30%.
Un trend che IBM dal suo punto di vista conferma e riconduce al successo dell’approccio “hybrid cloud”, ha detto Maurizio Ragusa, Cloud Director di IBM Italia: «Una formula, quella ibrida, che permette alle aziende pubbliche e private di proteggere gli investimenti pregressi, continuando a gestire le proprie infrastrutture in integrazione con quanto ormai nasce nel cloud: proprio come si trattasse di un unico ambiente, da cui ottenere flessibilità di utilizzo rispettando sicurezza e qualità del servizio».
Gli utenti dell’infrastruttura cloud SoftLayer, ha precisato Ragusa – avranno accesso a un’ampia rete di data center, un vero “campus globale” ramificato in tutti i continenti e interconnesso a 40 Gbps. IBM ha evidenziato con alcuni numeri il proprio impegno nel mercato Cloud: 1560 brevetti sui 7534 con i quali l’azienda ha stabilito il record 2014 per il 22° anno consecutivo, 30mila clienti – comprese 47 delle prime 50 aziende della classifica Fortune 500 -, 7 miliardi di dollari di fatturato nel 2014 (con una crescita del 75% nel primo trimestre 2015), e 4 miliardi di dollari già investiti quest’anno nelle aree strategiche che, oltre al Cloud, comprendono analytics, mobile, social e sicurezza.