Il nome dice tanto, ma non tutto: Scuter. Si tratta dunque di una declinazione di uno dei mezzi a due ruote più diffusi, per l’appunto lo “scooter”, ma già sul numero delle ruote la differenza balza all’occhio e le ruote di Scuter sono tre. Nulla di sorprendente, non sono certo le tre ruote la novità di questo prodotto quanto il fatto che stiamo parlando di uno scooter elettrico, collegato a una piattaforma Cloud che non verrà commercializzato in modo tradizionale ma come servizio di sharing.
La novità arriva da una start up che porta lo stesso nome del prodotto, Scuter, e che è stata fondata da Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup. Carnovale sottolinea che con Scuter è stato creato un mezzo che prima non esisteva e una offerta di smart mobility in sharing con un nuova logica per offrire un’alternativa migliore per lo spostamento in città.
L’iniziativa in realtà nasce prima di tutto come servizio di Scooter-sharing, ma è più corretto definirlo Scuter-sharing basato su un prodotto innovativo progettato proprio, ma non solo, per assolvere a queste esigenze.
La società lo definisce Urban Smart Vehicle e nasce con l’obiettivo di dare una risposta ai problemi dell’inquinamento e del traffico nei grandi centri cittadini, con una soluzione di mobilità veloce e sostenibile. Scuter è un mezzo elettrico a tre ruote, del peso di circa 100Kg ed è concepito per proteggere in modo completo il conducente e per consentirne un uso senza casco. L’autonomia consente di arrivare a 100km con una batteria che a sua volta può essere facilmente sostituita.
Anche la fase di start-up del servizio è organizzata in modalità condivisa. Roma è utilizzata come città di sperimentazione, ma le città in cui verrà avviato il progetto saranno decise in funzione delle richieste che arriveranno dagli utenti direttamente sul sito. In base al volume delle richieste verrà pianificato dove attivare il servizio. Il collegamento con la piattaforma Cloud permetterà di scaricare applicazioni per gestire il servizio direttamente da smartphone.