Decisioni rapide: la ricetta di Sap

Consolidamento, ottimizzazione, miglioramento, velocizzazione. Tutto per avvicinare il più possibile il momento dell’analisi della decisione al momento della sua attuazione. Ecco i must di Sap

Pubblicato il 09 Dic 2008

MILANO – Il mondo transazionale compenetrato con il mondo dell’analisi per consentire a ciascun utente di essere allo stesso tempo “business user” e “transactional user”. Il momento dell’analisi e della decisione sempre più vicino al momento dell’esecuzione è il leit motiv dell’integrazione tra Sap e l’acquisita Business Objects. “Oggi  abbiamo già attuato una serie di connessioni e integrazioni tra le due piattaforme in modo da offrire ai nostri clienti strumenti per acquisire quell’accuratezza decisionale e quelle velocità e controllo dell’azione indispensabili per fronteggiare la crescente imprevedibilità del mercato – afferma Augusto Abbarchi, amministratore delegato di Sap Italia –. Ma, volendo fare un’anticipazione sul futuro, stiamo lavorando allo sviluppo di una piattaforma congiunta”.
La finalità ultima è di supportare al meglio i manager nella costruzione di una efficace strategia. Obiettivo che Sap, in generale, vuole perseguire con un’offerta che comporta investimenti contenuti e progetti di rapido realizzo con un impatto di breve periodo sul conto economico (esattamente il contrario di quanto fino ad oggi – a ragione o a torto – si è sempre associato all’implementazione di progetti Sap).
“Tipicamente il dipartimento It rappresenta il centro di costo preferito per operare tagli perché non sempre è visibile il miglioramento che può apportare al business. Anche se in molte realtà l’It, abilitando nuove modalità di dialogo con clienti, fornitori e partner, è fortemente impregnato con il business e, dunque, un taglio dei suoi costi si tradurrebbe in eliminazione di possibili interazioni con il mercato – ribadisce Abbarchi –. Può accadere che l’impatto sul risultato operativo lordo di una riduzione di costi It sia inferiore rispetto a quello che si può avere sostenendo investimenti ragionevoli ma che vanno a incidere positivamente sul fatturato”.
Sap propone di andare oltre il taglio di costi It con investimenti che generano effetti positivi sui risultati aziendali decisamente superiori. Dietro a questa proposta ci sono concetti quali consolidamento, manutenzione e ottimizzazione della supply chain, visibilità e consistenza dell’azione commerciale, processo di budget velocizzato. E allora vediamo in dettaglio la ricetta dell’azienda. Consolidamento: con l’adozione di Sap Erp 6.0  lo spettro di operazioni e processi che possono essere eseguiti è maggiore rispetto a quello consentito da Sap R3 e ciò dovrebbe determinare un risparmio in termini di costo totale di mantenimento del sistema informativo aziendale. Sap Erp 6.0 propone poi una manutenzione proattiva e non più reattiva, a costi ridotti: si tratta di un “enterprise support” in base al quale Sap funge da singolo punto di contatto e si assume la responsabilità per l’intera piattaforma, incluse le soluzioni mission critical dei clienti e dei partner. Per quanto riguarda, invece, l’ottimizzazione della supply chain, con Perfect Plant Sap vuole spingere l’integrazione verso il basso, verso l’automazione di fabbrica, per valorizzare la catena logistica all’interno delle operazioni produttive con derivante potenziale incremento di efficienza e possibile contenimento dei tempi di implementazione.
In termini di miglioramento del sistema commerciale, Sap garantisce maggiore visibilità e consistenza dell’operato della forza vendita con Sap Crm 7.0 la cui interfaccia e architettura sono state oggetto di un totale rinnovamento che, secondo l’azienda, determinerebbe una drastica riduzione dei tempi sia di addestramento sia di implementazione. Infine, Sap interviene anche sulla velocizzazione del processo di budget con Sap Bpc (Business Plan Consolidation) che nasce dall’acquisizione di Outlook Soft e Business Objects: la soluzione offre la capacità di pianificare in modo molto rapido nuove richieste con tempi di reazione ridotti a beneficio del conto economico dell’azienda (vengono a minimizzarsi le potenziali perdite di fatturato o gli extracosti risultanti da una pianificazione ormai vecchia al sopraggiungere di elementi nuovi).

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