Easynet Global Services ha reso noti i risultati di una ricerca sull’atteggiamento delle aziende europee nei confronti della videoconferenza. Gli esiti hanno permesso di dipingere un quadro a tinte scure e chiare. Per quanto riguarda gli aspetti negativi, si segnala il fatto che – benché l’87% delle imprese europee (e ben il 94% di quelle italiane) attribuisca alla videoconferenza un potenziale effetto di riduzione dei costi, di aumento della produttività e di maggiore eco sostenibilità – a oggi i due terzi non ha ancora preso in considerazione o sperimentato un sistema di questo tipo.
Tra i fattori di freno verso l’adozione della videoconferenza, i due più importanti sono il timore che le riunioni in videoconferenza siano impersonali, scomode e meno proficue di quelle di persona, e l’elevato costo per l’acquisto iniziale della tecnologia, unito alla difficoltà di implementarla e utilizzarla.
Nel commentare i dati più negativi, Denis Planat, Chief Operating Officer di Easynet Global Services ha detto: “Il risparmio di denaro e il miglioramento dell’efficienza sono obiettivi comuni alle imprese di tutto il mondo, ma il potenziale della videoconferenza nel supportarli è stato spesso trascurato”. E tra gli aspetti del videoconferencing tradizionalmente più temuti da parte del mercato, il Coo di Easynet ha indicato il costo, la complessità e la qualità delle soluzioni proposte fino a poco tempo fa.
“La tecnologia oggi disponibile – ha aggiunto Planat – è in grado di superare queste sfide e di trasformare il nostro modo di lavorare. Molte aziende, inoltre, stanno abbandonando la gestione dei propri sistemi di videoconferenza per rivolgersi a fornitori di servizi gestiti, affinché i dipendenti possano concentrarsi sulla realizzazione di una riunione produttiva, anziché sulla tecnologia”.
Adottando la prospettiva del bicchiere mezzo pieno, quali sono i vantaggi che oggi le aziende vedono nel ricorso alle riunioni virtuali? Secondo Easynet, dalla ricerca risultano essere la riduzione dei costi, tempi di risposta e processi decisionali più rapidi, oltre a benefici per l’ambiente. In questo frangente, tra le ragioni addotte dalle aziende a favore dell’adozione di sistemi di videoconferenza, la principale risulta essere il taglio dei costi di trasferta (indicato rispettivamente dal 59% del campione europeo e dal 64% di quello italiano). Il 31% degli intervistati ha menzionato anche la riduzione delle emissioni di CO2 come uno dei principali vantaggi dell’uso della videoconferenza. A questo proposito, i portavoce del fornitore di servizi di rete gestiti hanno raccontato che, recentemente, il ministro per l’ambiente del Regno Unito ha utilizzato la soluzione di telepresence gestita da Easynet per tenere il proprio intervento virtuale alla Conferenza sui Cambiamenti del Clima di Sidney, senza lasciare Londra. Questo avrebbe permesso di risparmiare, per il solo volo del politico e del suo staff, 60 ore di viaggio complessive e 6,2 tonnellate di emissione di CO2.
Easynet: la videoconferenza si prende la rivincita
Pubblicato il 17 Mar 2009
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