MILANO – Primo editore europeo di soluzioni host access e terzo editore mondiale di soluzioni fax server, Esker ha costruito la sua strategia intorno alle soluzioni di dematerializzazione dei documenti e per la loro conservazione e fruizione. Fondata nel 1985 in Francia con sedi dislocate in tutto il mondo (America, Europa e Asia), in Italia è presente dal 1995.
ZeroUno ha incontrato Giovanni Gavioli, managing director di Esker Italia, che ha voluto sottolineare come nonostante il momento non facile a livello globale ci siano ancora oggi numerose aree di innovazione che possono permettere alle aziende di rafforzare la propria competitività riducendo al tempo stesso i costi operativi, “Motivazione che in periodo di crisi è certamente quella più “appeal” per orientarsi verso le scelte It”, dice Gavioli.
“Il 2008 è stato un anno positivo (la crescita del fatturato rispetto all’anno precedente è del 7%) e per il 2009, cautamente, ci attendiamo di rimanere in target – aggiunge Gavioli -. Notiamo ad oggi una certa “pigrizia” del mercato e un atteggiamento di attesa che ci spinge quindi a darci obiettivi “conservativi” più che di crescita. Ma va anche detto che ci sono anche dei segnali molto forti in certe aree, come quella del Software as a Service”.
Il fatturato 2008 proveniente dalle offerte di soluzioni on demand è in crescita del 66% (rispetto al 2007) e rappresenta oggi il 26% dell’attività della società (6,7 milioni di Euro di fatturato realizzato grazie a questa offerta).
“I dati sono incoraggianti – dice il managing director -. Con i nostri servizi come l’ufficio postale elettronico privato FlyDoc e la piattaforma di invio dei documenti on demand siamo riconosciuti, da oltre 2 anni, come uno dei principali editori di soluzioni di dematerializzazione on demand e come uno dei maggiori player del mercato SaaS in Francia”. E considerando che il mercato SaaS è valutato a 6,4 miliardi di dollari nel 2008 e, secondo Gartner dovrebbe raddoppiare entro il 2012, è comprensibile che uno degli obiettivi della multinazionale, recentemente dichiarato direttamente dal presidente Jean-Michel Bérard, sia proprio quello di arrivare ad avere la metà del proprio fatturato generato da soluzioni on demand entro il 2010.
Gavioli crede personalmente molto in questo nuovo modo di fruire delle soluzioni It perché, dice, “Garantisce ai clienti l’opportunità di poter fruire di infrastrutture sempre aggiornate senza doversi preoccupare della manutenzione o farsi carico della complessità di gestione. Non solo: il modello SaaS assicura un efficiente controllo dei costi operativi, proteggendo in parte le imprese anche dalle fluttuazioni legate al mercato (assicurando una migliore prevedibilità del fatturato)”.
Numerosi i clienti che hanno già optato per le soluzioni Esker On Demand (oltre 2000 a livello globale) tra i quali Microsoft, Citroën, Manpower, Osram, ecc.
“Noi riteniamo che l’area della dematerializzazione dei documenti e, in particolare, dell’archiviazione sostitutiva, possa trovare nel modello SaaS il driver principale per il suo sviluppo”, spiega Gavioli. “All’estero, per esempio in Francia, il mercato è stato finora un po’ più ricettivo in tal senso, ma sono certo che la complessità, sia in termini di gestione sia dal punto di vista economico, insita nell’archiviazione sostitutiva porterà anche le imprese italiane a ragionare in ottica di soluzioni on demand”.
A dimostrazione del “credo” della società, a fine estate di quest’anno verrà aperto un centro servizi in Italia (ne esiste già uno in Francia) per garantire l’offerta in outsourcing di servizi It e, soprattutto, di soluzioni on demand.
Esker: crescita attraverso il SaaS
Dematerializzazione dei documenti, archiviazione sostitutiva e Saas. Sono i pilastri su cui si fonda Esker, società il cui obiettivo è di realizzare, entro il 2010, oltre il 50%
Pubblicato il 13 Mag 2009
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