Primo trimestre peggiore del previsto per il mercato server

La crisi economica si è abbattuta in modo particolarmente pesante sul mercato dei server nel primo trimestre del 2009. Lo hanno rivelato due ricerche trimestrali di Gartner ed Idc. Della prima società abbiamo analizzato i dati relativi sia al mercato mondiale sia a quello Emea, della seconda solo quelli focalizzati sulla regione Emea. I dati sono risultati peggiorativi rispetto a quanto già rilevato nell’ultimo trimestre del 2008 e lasciano prevedere il mantenimento del trend negativo anche per il secondo quarter dell’anno in corso. La società di analisi non prevede un ritorno alla crescita prima del 2010

Pubblicato il 17 Giu 2009

L’Europa paga di più
Gli andamenti sono risultati parzialmente differenti a seconda dei mercati geografici e delle tipologie di sistemi. A livello globale, il fatturato dalla vendita di server nel primo esercizio parziale, rispetto all’analogo periodo del 2008, è calato, secondo Gartner, del 24% (fino a toccare i 10 miliardi di dollari), mentre le vendite in unità sono diminuite del 24,2% (1,7 milioni di sistemi consegnati). “Un declino era previsto – ha commentato Jeffrey Hewitt, research vice president di Gartner – ma a livello mondiale la sua severità è stata superiore alle aspettative”.
Ad aver tenuto meglio delle altre regioni è stata quella Asia-Pacifico, con cali del 13,5% in termini di giro d’affari e del 12,7% delle consegne. Gli andamenti peggiori si sono verificati nell’area Emea (Europa Medio Oriente Africa) Per Gartner le revenue e i volumi di vendita sono calati rispettivamente del 34,2% (fino a scendere a 3,0 miliardi di dollari) e del 29% (507 mila server venduti). Per Idc il giro d’affari è sceso del 34,3% a 2,9 miliardi di dollari, mentre le consegne sono diminuite del 29,6% attestandosi sotto il mezzo milione di unità. Si tratta dei dati peggiori degli ultimi quindici anni. All’interno della regione a soffrire maggiormente, sottolinea Gartner, è stato il mercato dell’Europa Orientale, con un fatturato diminuito del 50% anno su anno. Finora il giro d’affari dei server nella regione, fa notare la società di analisi, era sempre stato in crescita. Anche per Idc sono i mercati del Centro e dell’Est Europa ad aver sofferto di più, con una caduta del fatturato pari addirittura al 43,7%. Negli Usa le consegne – si legge nel rapporto Gartner – sono diminuite del 27%, mentre le revenue hanno visto un decremento di un più limitato 21%.
Per quanto riguarda le piattaforme, per Gartner, livello di volumi il calo ha interessato, su scala globale, soprattutto i sistemi Unix: -31,3%. In valore la diminuzione è stata più limitata: -20,4%. Al contrario, le vendite di server x86-based sono calate del 23,9% in termini di consegne e del 27,1% per giro d’affari. Nell’ambito dei sistemi x86, il segmento meno impattato dalla crisi è stato quello dei blade server (-20,6% in unità e -19,5% in valore). Indipendentemente dalla tipologia, invece, globalmente le consegne di blade server è diminuita del 19,1%, mentre il fatturato è calato del 13,8%. Secondo l’analisi di Idc relativa alla regione Emea, invece, i server con tutti i tipi di Cpu hanno registrato un taglio delle vendite in valore nell’intorno di un terzo rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Solo i server con chip Intel Itanium hanno aumentato la loro quota di mercato, salendo dall’8,7% del primo quarter 2008 al 9,3% di quello del 2009 (viene però fatto notare una riduzione della market share rispetto al quarto trimestre 2008, quando era dell’11%). A soffrire maggiormente, nel panorama delle piattaforme di fascia alta, secondo Idc sono quelle di tipo Cisc, con un declino delle revenue del 35,3% annuo.

Chi è più pronto per la ripresa
Per quanto riguarda il mercato Emea Idc afferma che a resistere meglio ai venti della crisi sono stati i server di fascia media, con un giro d’affari in discesa solo del 27,8%. I server di fascia più alta, invece, nel primo trimestre 2009 sono stati quelli a soffrire maggiormente, con un crollo del 40,4% delle vendite in valore e del 34,2% in volumi, riflettendo anche, come abbiamo già scritto, la battuta d’arresto degli investimenti nelle piattaforme Cisc.
Una spiegazione parziale di questi trend si può trovare anche nell’analisi che l’impatto della recessione ha avuto sui diversi settori di business. “All’inizio la recessione ha influito negativamente sugli investimenti in server nel settore bancario e automobilistico”, commenta Nathaniel Martinez, Idc Program Director for Europea Systems and Infrastructure Solutions. Poi però aggiunge: “Agli inizi del 2009 la crisi economica si è espansa in tutti i settori. Anche se i driver tecnologici e i bisogni degli utenti restano gli stessi di prima, le aziende e i dipartimenti It reagiscono alla concentrazione del business con lo snellimento dei bilanci e la posposizione, oltre che il ridimensionamento, degli investimenti It meno urgenti”. Idc ritiene, comunque, che i tagli nella spesa in server rappresentano una risposta di breve termine al degrado della situazione economica; nel lungo termine le imprese riprenderanno a mettere le mani nelle infrastrutture It con gli obiettivi di ridurre i costi di struttura e di aumentare l’efficienza attraverso la virtualizzazione, l’automazione e le tecnologie a minore consumo energetico. Idc continua a vedere nella virtualizzazione il principale driver di investimento in nuovi server con una configurazione più ricca per essere in grado di rispondere al meglio alle esigenze di consolidamento. In questo contesto, il mercato Pmi sarà quello che ricomincerà a tornare a investire più tardi, non prima del ritorno alla crescita prevista, presumibilmente, nel 2010.

Il mercato premia i leader
Rispetto ai vendor, secondo Gartner a livello mondiale Ibm ha preso la leadership in valore aumentando, anche se di poco, la quota di mercato. A periodi omogenei, infatti, la market share per fatturato è salita dal 29,3 al 30,7%. Il fatturato server di Big Blue è diminuito del 20,4% raggiungendo i 3,1 miliardi di dollari (3,9 nel primo trimestre 2008). Al secondo posto, sempre per revenue, troviamo Hp con una quota di mercato del 28,8% (contro la precedente di 29,5). Il giro d’affari del colosso di Palo Alto nei server è stato, nel primo trimestre 2009, di 2,9 miliardi di dollari contro i 3,9 dello stesso periodo del 2008. A chi scrive pare che questi diversi trend per revenue dei due più grandi fornitori di server sia da ascrivere a una dipendenza del business di Hp dai server x86 rispetto a un peso maggiore, nel portafoglio di Ibm, delle piattaforme Unix-Aix. La controprova si ha analizzando i dati delle consegne in unità. Qui Hp ha visto una diminuzione del 22,3% dei volumi, che è più contenuta rispetto a quella dei suoi concorrenti. In termini di market share la società guidata da Mark Hurd è anche leggermente cresciuta, dal 30,1 al 30,8%. Resta saldamente al secondo posto, per consegne, Dell, che però accusa un calo del 26% di questo dato e una diminuzione di quota di mercato da 22,7 a 22,2%. Sempre nella classifica per volumi, Ibm rimane al terzo posto, con un calo delle consegne del 23,5% e un aumento di un decimo della market share da 13,3 a 13,4%. Sembra, insomma, che è livello generale, il mercato premi di due leader storici dell’It multiplatform. Sun Microsystem, infatti, accusa nel primo trimestre 2009 un crollo del 26% in fatturato da vendite di server, accompagnato da un clamoroso -28,5% delle consegne. Discorso analogo per Fujitsu/Fujitsu Siemens (la denominazione è quella usata Gartner, dato che nel periodo in esame il gruppo Fujitsu ha incorporato l’ex Fujitsu Siemens Computer e dato vita alla globale Fujitsu Technology Solutions). Se in termini di revenue il vendor nipponico (che però partiva da valori bassi: 732 milioni di dollari nel primo trimestre 2008) ha archiviato un calo del 18,3%, a livello di volumi la diminuzione è stata del 25,2%, contro una media di mercato del 24,2%. Sull’andamento delle vendite di certo ha pesato il processo di riorganizzazione dell’azienda.
In mezzo alle ombre troviamo alcune luci se si va ad analizzare situazioni specifiche. Per esempio, se è vero che il giro d’affari dei server Risc e Itanium Unix è crollato del 31%, tra i primi cinque vendor del settore il Gruppo Bull è riuscito a resistere alla crisi. Il vendor francese ha visto il proprio giro d’affari crescere addirittura del 24% anno su anno grazie al peso che la Pubblica amministrazione (settore che ha investito in questo periodo, in controtendenza con altri comparti) ha sul suo business. Allo stesso tempo, il contenimento della frenata delle vendite di server x86 da parte di Hp, rispetto ai suoi competitor, è un premio per gli sforzi effettuati dalla multinazionale americana nell’evoluzione di questa tipologia di prodotti.

I fornitori sul mercato Emea
Focalizzandoci sullo specifico mercato Emea, Gartner e Idc concordano nell’assegnare la palma di primo fornitore di server ad Hp. Per Idc, Hp ha ottenuto, nel primo trimestre 2009, una market share del 36,9% per revenue (1,08 miliardi di dollari). Gartner assegna al colosso di Paolo Alto una quota di mercato inferiore solo di un punto percentuale (35,9%) ma un identico fatturato. Al secondo posto in entrambe le classifiche troviamo Ibm, con una market share del 28,9% per Idc (874,3 milioni di dollari) e del 29,0% per Gartner (876,2 milioni). Divergono invece in modo più significativo le valutazioni rispetto a Sun Microsystem, soprattutto per quanto concerne le variazioni di fatturato. Mentre le quote di mercato attribuite dalle due società di analisi sostanzialmente sono simili (11,3% per Gartner e 12,0% per Idc), il calo delle revenue per Gartner è pari a 36,4% (fino a toccare quota 341,9 milioni di dollari). Per Idc invece è solo del 30,7% (a raggiungere 351,12 milioni). Per Gartner, Sun è, tra i primi cinque maggiori vendor, quello con il terzo peggiore crollo di revenue. Meglio sono andate Ibm (-32,4%) e Hp (-33,1%), e peggio Dell (-37,9%) e Fujitsu (-46,3%). La media del settore, per Gartner, è -34,2%. Secondo Idc, invece, in Emea Sun è stato il vendor più resistente agli scossoni della recessione, registrando un calo del giro del fatturato di “solo” il 30,7%. Ad aiutare la multinazionale recentemente acquisita da Oracle, secondo Idc, è stata la domanda di server enterprise Risc-based Spark, che rappresentano il 67,5% del suo giro d’affari.

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