MILANO – Con l’ultimo aggiornamento, Update 8, la piattaforma di data mangement Irion si è arricchita di nuove funzionalità che la rendono adatta agli impieghi su più larga scala, sia nel settore finanziario, dove è nata, sia nell’ambito delle utility e in campo farmaceutico.
Who's Who
Alberto Scavino
Ce lo spiega Alberto Scavino, CEO e fondatore di Irion, software house torinese nata nel 2004 e che oggi fattura 10,5 milioni di euro (crescita 25% anno su anno) con circa un centinaio di dipendenti e clienti tra i principali gruppi bancari e assicurativi italiani. Un aggiornamento che accompagna la semplificazione del nome (da IrionDQ, dove DQ stava per data quality, a Irion) e l’avvio di nuovi progetti per la società. “La piattaforma è nata nel 2005 per rispondere alle esigenze di data management e qualità del dato di grandi istituzioni finanziarie – spiega Scavino -. Per aggregare dati dalle fonti più diverse, da silo applicativi, quindi applicare logiche di normalizzazione per ottenere i dataset utili a nuove esigenze aziendali”.
Capacità utilizzate da banche e assicurazioni per alimentare sistemi analitici, applicazioni per il controllo di gestione, per avere dati certificati utili alla reportistica o alla verifica delle compliance con PSD2, Mifid, e così via. Con la versione 8, Irion ha integrato funzioni di machine learning e di analisi su serie storiche, oltre a funzioni di masking, per mascherare i dati sensibili alle differenti tipologie di utenti consumatori. Irion usa il machine learning assieme a tecnologie di analisi del linguaggio e comprensione concettuale per facilitare l’estrazione di informazioni, deducendo cosa l’utente sta cercando, anche in base anche al ruolo che occupa nell’organizzazione. Funzioni di supervised learning potenziano il sistema di classificazione, facilitando lo sviluppo delle soluzioni.
Le nuove funzioni per la data governance si aggiungono ad altre peculiari della piattaforma Irion: “Come la capacità di generare automaticamente in linguaggio naturale la documentazione delle elaborazioni effettuate – precisa Scavino -. Poiché regole e controlli cambiano spesso, è utile averne una traccia, comprensibile anche ai non tecnici”.
La versione 8 aggiunge inoltre il linguaggio R integrato e la capacità di pubblicare dati attraverso API, a vantaggio dei software applicativi custom.
Con la nuova piattaforma, Irion sta guardando a clienti in ambiti d’industria diversi dal finance. “È il caso delle utility dove abbiamo già tra i clienti Axpo, filiale italiana della società elettrica svizzera”. Altro campo d’interesse per Irion è il settore farmaceutico dove c’è l’esigenza di integrare dati a scopo di vigilanza, tracciatura e reporting. Irion offre consulenza nel solo settore finance. “Per settori diversi preferiamo affidarci a società partner che conoscano i processi e realizzare con loro le soluzioni”. Tra i partner di Irion ci sono Price Waterhouse, Ernst & Young e Deloitte che basano sulla piattaforma le loro componenti di analisi. Altri partner sono Pegaso 2000 e Primeur. La società sta progettando di espandersi negli USA, dove è già rappresentata, e in Lussemburgo.