Intervista

Quando l’AI si fa seriamente

Come si articolano le attività dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale nell’era in cui i sistemi cognitivi stanno finalmente entrando negli ambiti aziendali e consumer. Intervista a Piero Poccianti, Vice Presidente dell’Associazione

Pubblicato il 10 Nov 2017

MILANO – I sistemi intelligenti stanno entrando nelle applicazioni di tutti i giorni, grazie alla potenza di calcolo dei dispositivi fissi e mobili e all’accessibilità di servizi specifici che consentono di utilizzare assistenti virtuali per il supporto clienti, selezionare informazioni da grandi moli di dati e molto altro. Nata nei centri di calcolo delle grandi università e qui rimasta per decenni, l’intelligenza artificiale (AI) è oggi alla ribalta nelle applicazioni d’impresa; aspetto di grande interesse anche per AI*IA (Associazione italiana per l’intelligenza artificiale) come ci spiega Piero Poccianti del consorzio operativo MPS e vice presidente dell’Associazione: “L’AI*IA è nata nel 1980 per iniziativa di Luigia Carlucci Aiello, che aveva lavorato con i più grandi esperti di intelligenza artificiale negli USA e voleva promuovere i contatti tra docenti e ricercatori”.

Con circa 300 iscritti e guidata dal presidente Amedeo Cesta, ricercatore presso il CNR, “l’Associazione non solo tiene i contatti con i dipartimenti d’ingegneria nei quali si studia AI, ma anche con spinoff e startup create da ricercatori e neolaureati – continua Poccianti –. Abbiamo oggi la capacità di aiutare le imprese in almeno tre modi: offrendo giornate dedicate alla formazione; studiando con consulenti o personale interno cosa si può fare nell’azienda con la tecnologia di AI; fornendo aiuto nella ricerca di figure professionali specializzate e soluzioni innovative. L’AI*IA è indipendente, non vende prodotti, può quindi dare buoni consigli nell’avvio dei nuovi progetti AI”.

L’Associazione ha gruppi di lavoro e ricerca sui temi dell’apprendimento automatico, del data mining, su sistemi ad agenti/multiagenti e sull’elaborazione del linguaggio naturale. Si occupa anche di tematiche d’interesse culturale (strumenti intelligenti per recupero e valorizzazione dei beni cuturali) e sociale (invecchiamento della popolazione e ausili intelligenti virtuali e robotici).

Le applicazioni aziendali AI di maggiore interesse riguardano l’automazione dei call center con assistenti intelligenti, l’ottimizzazione dei processi di logistica e trasporto, l’analisi comportamentale delle persone, la robotica e altri.

L’Associazione organizza due eventi all’anno per mettere in contatto i ricercatori del mondo accademico, aziende e grande pubblico. Il prossimo evento in calendario, a Bari dal 13 al 17 novembre, comprenderà un convegno intitolato “Verso una casa comune per uomini e macchine”, dedicato a temi dell’economia e dell’impatto ambientale. “Ha senso mostrare l’impegno per lo sviluppo dell’uomo e della società – spiega Poccianti – per evitare che l’AI sia vista come un pericolo. Sponsorizzato da IBM, l’evento avrà workshop su temi specifici, sia d’interesse accademico sia applicativo aziendale.

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