Sicurezza It: da Itway una radiografia del canale

Si chiama “Itway Channel & Market Security Research” ed è uno studio realizzato con l’obiettivo di valutare lo stato dell’arte del mercato della sicurezza It in Italia dal punto di vista del canale nonché identificare i principali trend di sviluppo in ambito security. Nella foto Cesare Valenti, vice president esecutivo marketing strategico Gruppo Itway

Pubblicato il 19 Mar 2010

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MILANO – Sono stati Cesare Valenti, vice president esecutivo marketing strategico del gruppo Itway, e Michele Papa (nella foto a destra)

, da poco nominato country manager per l’Italia, a presentare i risultati di una recente indagine promossa dalla nuova business unit aziendale chiamata Itway Channel & Market Research. L’indagine, condotta via web tra settembre e novembre 2009 su un campione di circa 5000 società fra rivenditori e system integrator, fotografa le competenze sviluppate dal canale nel settore della sicurezza It, l’opinione dei player di canale sui principali vendor, gli ambiti della security più importanti per i clienti nonché i principali settori dove sono stati avviati progetti di sicurezza.

La ricerca mostra come la maggior parte degli intervistati abbia sviluppato competenze nel settore della web security (64,2%), seguito subito da security management (58,9%), endpoint security (52,6%), intrusion prevention (50,5%), messaging security (48,4%) e sicurezza perimetrale (47,4%). Altre aree riguardano la sicurezza applicativa (37,9%), dei data center (36,8%), compliance e normative (33,7%), analisi forense e log management (29,5%), data loss prevention (29,5%), servizi host (28,4%) e sicurezza fisica (17,9%).
“Uno degli obiettivi primari della ricerca – precisa Papa – era verificare quali ambiti della sicurezza It rappresentassero per i rivenditori i principali driver di crescita, identificandoli tra SaaS, cloud computing, virtualizzazione, integrazione di sicurezza fisica e logica, sicurezza applicativa”. La virtualizzazione ha raccolto il maggior numero di consensi tra gli operatori del canale, con il 55,8% degli intervistati che crede fermamente nello sviluppo delle tecnologie di sicurezza in ambito virtuale e ritiene che la virtualizzazione rivestirà grande importanza per i propri clienti in futuro. Il Saas, qui inteso come Security as a Service, e la sicurezza applicativa, si collocano al secondo posto con il 36,4% delle aziende che li considera molto importanti per i propri clienti (al terzo posto c’è l’integrazione della sicurezza fisica e logica con il 31,8%).
Ancora poca fiducia, però, da parte del canale proprio in ambito cloud, non tanto perché non venga riconosciuto come trend tecnologico (l’11,9% degli operatori del canale ritiene il cloud computing un importante driver di crescita nel prossimo futuro, mentre il 42,9% attribuisce a quest’ambito un’importanza media), quanto piuttosto perché è sul versante sicurezza che questo ambiente presenta le maggiori criticità.
“L’analisi condotta da Itway delinea un mercato della sicurezza informatica in Italia dinamico e vitale, il cui panorama è caratterizzato da un’elevata parcellizzazione dei progetti e da un’offerta tecnologica varia e alimentata da numerosi vendor, alcuni dei quali in una posizione particolarmente forte sul mercato”, sostiene Papa. L’importo medio della stragrande maggioranza dei progetti di sicurezza in Italia (77,1%) si colloca al di sotto dei 50.000 euro complessivi, con una rilevante percentuale sul totale (35,7%) inferiore ai 10.000 euro. Solo il 12,9% dei progetti supera in media i 100.000 euro. “Non poteva mancare il punto di vista degli operatori del canale sui principali vendor It in ambito sicurezza – conclude Papa -. E i risultati mostrano Cisco come vendor meglio posizionato nel mercato grazie a strategie aziendali e di prodotto (secondo il 33,3% degli interpellati), seguita da Symantec (21%) e da CheckPoint (19,8%)”.

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