Competenze green It: un quadro di riferimento europeo

Definizione di competenze e profili per un data center “green”: è questo uno degli obiettivi di eCF, il framework sviluppato dal Comitato Europeo di Normalizzazione

Pubblicato il 20 Mar 2010

European e-Competence Framework – eCF è un quadro di riferimento che si prefigge l’obiettivo di definire le caratteristiche delle competenze Ict oggi richieste. Si tratta di un progetto al quale partecipa un ampio numero di esperti Ict e risorse umane europei nell’ambito del workshop del Comitato Europeo di Normalizzazione (Cen) sugli skill IT. Il progetto, che si prefigge di concludere il framework con la specifica delle caratteristiche delle 32 competenze individuate entro la metà del 2010, rivolge un’attenzione particolare a quelle che vengono definite le “competenze Green-IT” ossia quelle competenze indispensabili per la progettazione, lo sviluppo e la manutenzione di sistemi informativi eco-sostenibili.
Lo scorso dicembre si è tenuto a Milano un incontro tra i partecipanti al progetto Energ-IT (vedi articolo qui a lato) focalizzato proprio sul tema delle competenze Green IT nel corso del quale sono stati presentati alcuni elementi essenziali dell’eCF con specifico riferimento agli aspetti di eco-sostenibilità.
Il quadro di riferimento sulle competenze Ict si articola su quattro dimensioni, tre delle quali così identificate: le competenze necessarie per far fronte ai cinque processi Ict (Plan – Build – Run – Enable – Manage); un set di riferimento per ciascun processo per un totale di 32 competenze identificate; i livelli di conoscenza previsti, da 1 a 5, per ciascuna competenza. I responsabili del progetto si sono impegnati a definire le caratteristiche della quarta dimensione, che inserisce queste competenze nei sistemi educativi e di training, entro la primavera di quest’anno.

Quali competenze
Dall’analisi effettuata dal gruppo di lavoro sono emersi gli ambiti nei quali le competenze Ict necessitano di una declinazione “green”. Li riassumiamo brevemente.
Sensibilità green – In primo luogo, negli operatori Ict deve crescere una sensibilità green a tutto tondo che riguardi tutte le fasi di progettazione, sviluppo e gestione del data center.
Costruzione dei data center – Questo ambito riguarda la costruzione fisica del data center che deve essere realizzato prendendo in considerazione, ai fini di una maggiore efficienza e minor consumo energetico, tutti gli elementi relativi alla costruzione dell’edificio vero e proprio: dall’altezza dello stesso alla tipologia dei muri e della pavimentazione, alla dimensione delle stanze che lo compongono. Sono quindi necessarie competenze di tipo architettonico e ingegneristico.
Energie rinnovabili – La bolletta energetica ha ormai un significativo impatto sui costi di gestione del data center, oltre ad essere, il consumo energetico, direttamente responsabile delle emissioni di CO2; è pertanto necessaria una conoscenza specifica delle diverse tipologie di energie rinnovabili. Non è sufficiente una conoscenza superficiale e approssimativa, è invece necessario conoscerne bene le caratteristiche e comprenderne le differenze per sapere quali alternative sono più adatte in base alla struttura e collocazione geografica del data center.
Nuove tecnologie per l’efficienza energetica – In questo ambito rientrano tutte quelle tecnologie, a partire dalla virtualizzazione ma non solo, che in ambito Ict consentono di ridurre il consumo energetico; è importante che non ci si limiti a una focalizzazione sui server ma che si prendano in considerazione tutte le nuove tecnologie adottabili nei device presenti in azienda (dalle stampanti ai personal computer agli apparati di rete ecc.).
Termodinamica e dinamica dei fluidi – I sistemi di raffreddamento rappresentano una componente fondamentale del data center e implicano un elevato consumo energetico per cui è indispensabile che, accanto alle specifiche conoscenze relative a questi sistemi, vi sia una competenza più ampia sulle problematiche relative all’efficienza termodinamica (free cooling o una pavimentazione adeguatamente isolata sono solo due degli esempi identificati).
Misurazione dell’efficienza del data center – Adottare sistemi che consentono di misurare, e tenere sotto controllo, l’efficienza del data center utilizzando specifiche metriche “green” permette di verificare in ogni momento il disallineamento dei sistemi informativi da una policy di eco sostenibilità e correre in tempo ai ripari con adeguati correttivi.
Hardware nel suo complesso – Il sistema informativo aziendale non è composto di soli server (apparati sui quali si sono spesso concentrate le attenzioni in ottica di minor consumo) ma di gruppi di continuità, sistemi di networking, personal computer ecc.; è quindi necessaria una conoscenza profonda dello stato dell’arte di questi apparati ai fini di adottare le soluzioni migliori.
Software – È un ambito quasi sempre sottovalutato quando si parla di efficienza energetica, mentre la scelta di applicazioni che richiedono una minor capacità elaborativa (e quindi un uso meno stressato della potenza di calcolo di server e computer) a parità di prestazioni, ovviamente, sono da privilegiare. È quindi necessaria una competenza specifica in ambito software che vada dai sistemi operativi alle applicazioni aziendali.
Virtualizzazione – Una menzione particolare viene fatta alla tematica della virtualizzazione che, pur rientrando nell’ambito già citato delle nuove tecnologie, richiede uno specifico approfondimento data l’importanza che può assumere proprio per gli aspetti di maggiore efficienza. Ricordando che parlando di virtualizzazione non ci si riferisce esclusivamente ai server ma anche ai desktop.
Materiali di riciclo e riuso – Ridurre l’impatto del data center sull’ambiente significa anche utilizzare prodotti che riducono l’impiego di sostanze nocive e non riciclabili. Quindi una competenza green It deve prevedere anche la conoscenza di questi materiali per scegliere le soluzioni più idonee.
Compliance alle normative – Ci sono già, e ancora di più saranno in futuro, leggi e normative nazionali e internazionali che riguardano l’efficienza energetica e quindi chi si occupa di data center deve avere una conoscenza precisa di queste disposizioni.
Monitoraggio del consumo energetico – Al di là del monitoraggio dell’efficienza del data center, sopra indicata, è necessario uno specifico monitoraggio dei consumi energetici e, quindi, la conoscenza delle metriche e delle soluzioni per effettuarlo.
Capacity planning – Competenze organizzative per pianificare le diverse attività delle persone coinvolte. Questo significa avere chiaramente presente il tempo e le risorse necessari per svolgere una determinata attività.

Quali profili
Un aspetto chiave emerso dal lavoro dell’eCF è la necessità di avere profili multi disciplinari invece di addetti super specializzati su un singolo ambito. Il gruppo di lavoro ha identificato sei profili.
Data Center Architect – Questo profilo comprende competenze molto diversificate e ampie e deve essere in grado di assumersi la responsabilità della progettazione, costruzione e manutenzione dell’edificio nel quale è installato il data center e delle apparecchiature in esso contenute; queste competenze devono essere ovviamente orientate alla realizzazione di un data center conforme a tutti i criteri di efficienza energetica e minor impatto ambientale. Questa figura professionale deve possedere specifiche competenze in: tecnologia delle costruzioni; apparecchiature hardware installate nel data center; fluido e termodinamica per scegliere adeguati sistemi di raffreddamento; normative nazionali e internazionali in materia ambientale ed energetica.
Application manager – Questo profilo è responsabile del software implementato nel data center e deve essere in grado di scegliere il miglior software disponibile non solo in termini di performance applicative in sé, ma anche di minor consumo energetico. Naturalmente questo implica avere anche una conoscenza delle componenti hardware (la miglior soluzione possibile potrebbe non essere adatta all’hardware installato) nonché di tutto il tema della virtualizzazione del quale questo profilo deve occuparsi insieme all’Infrastructure Manager.
Infrastructure manager – A questo profilo è richiesta una conoscenza molto approfondita delle infrastrutture hardware del data center, dai server agli Ups a tutti gli apparati di networking; anche in questo caso la conoscenza della normativa in ambito energetico è essenziale così come sono richieste competenze di capacity planning.
Cooling expert – Si tratta del profilo cui sono demandate tutte le soluzioni e attività di raffreddamento del data center. Dato che i sistemi di raffreddamento consumano circa il 50% dell’energia di un data center è evidente che ai fini di un green It si tratta di un profilo strategico.
Energy manager – Questo proflio è forse il più nuovo di quelli identificati ed è ovvio che debba conoscere molto bene le tecnologie e le tecniche di misurazione dell’efficienza del data center e del suo consumo energetico nonché le diverse possibilità offerte dalle fonti energetiche rinnovabili.
Data center manager – È il responsabile delle performance del data center nel suo complesso e ovviamente si relaziona con tutti gli altri profili fin qui descritti. Le competenze richieste a questo profilo sono molto ampie e comprendono, di fatto, una discreta conoscenza di tutto quanto richiesto agli altri profili.

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