Intervista

Symantec: alla cyber security serve integrazione e semplificazione

Per gestire le complessità che la cyber security oggi impone, le aziende devono impostare un percorso tecnologico basato sui principi di integrazione e semplificazione; Symantec supporta gli sforzi delle imprese perfezionando una piattaforma che sposa questi principi e creando una rete di partnership per lavorare con i clienti in maniera progettuale.

Pubblicato il 18 Dic 2017

Stefano Volpi Symantec

Integrazione e semplificazione: questi secondo Stefano Volpi, Country Manager Italy, Symantec i principi che devono guidare oggi l’approccio tecnologico delle imprese alla cyber security: “Il perimetro aziendale – spiega il manager – è diventato più ampio sulla spinta di fenomeni quali Byod, mobile e virtualizzazione e gli attacchi cybercrime, sempre più sofisticati, come quelli multi-fase, che si deframmentano per ricomporsi in un altro punto dell’infrastruttura, risultano ingestibili con i sistemi di sicurezza tradizionali”.

Secondo il manager è dunque urgente, per difendersi efficacemente dalle minacce, allontanarsi da ambienti disomogenei, dove convivono tante soluzioni di security diverse che non dialogano tra loro (scenario ancora diffuso) e adottare piattaforme di sicurezza composte da soluzioni integrate in grado:

  • di verificare e difendere il perimetro di attacco alla luce delle trasformazioni delle aziende: Cloud- Digitalizzazione – IOT;
  • di gestire la complessità di infrastrutture aziendali che diventano sempre più ibride: “La piattaforma deve essere orientata alla difesa del cloud – dice Volpi – un fenomeno che porta dei cambiamenti in termini di scenari e di connettività enormi e che va difeso in maniera peculiare”;
  • di semplificare la gestione della sicurezza perché non divenga elemento di intralcio al business: “Fenomeni come lo smartworking o l’industria 4.0 hanno bisogno di agilità: non è pensabile che la complessità dei sistemi di security rallenti i percorsi delle aziende”.

E qual è la strategia Symantec per supportare le aziende in questo approccio? “Dopo la vendita di Veritas al mercato [divisione di storage e recupero dati ceduta nel 2015 alla società globale di asset management The Carlyle Group] – racconta Volpi – Symantec ha acquisito tutta una serie di aziende e soluzioni che la focalizzano al 100% nell’ambito security”; per supportare le imprese nel percorso di trasformazione descritto, il vendor sta lavorando su più fronti:

  • sul piano tecnologico, perfezionando una piattaforma (Integrated Cyber Defence) che abbraccia le logiche di integrazione e semplificazione citate e che sfrutta tecniche di machine learning e AI per migliorare la capacità di riconoscimento degli attacchi e i livelli di sicurezza anche nel cloud; la strategia di Symantec, racconta Volpi, è alimentare e arricchire questa piattaforma integrando soluzioni nuove, come già è accaduto con quelle ereditate dalle recenti acquisizioni di Blue Coat Systems, Fireglass e Skycure;
  • sul piano strategico, attraverso investimenti che si propongono di creare in Italia un forte ecosistema di partner attorno a Symantec attraverso cui il vendor vuole raggiungere e supportare i clienti più efficacemente assumendo un ruolo anche consulenziale: “Stiamo integrando in azienda nuove figure tecniche e stiamo lavorando per stringere alleanze con società di consulenza e system integrator di altissimo profilo che – spiega Volpi – possano aiutarci a lavorare in maniera progettuale con i clienti su tutta la fascia del mid-market e della large enterprise, in modo da poter avere un approccio più consulenziale e così favorire ulteriormente la delivery della nostra piattaforma integrata”.

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