Sono questi i principali temi affrontati nel corso di un recente incontro
“Il desktop cloud è una delle aree del cloud computing che, secondo gli analisti, avrà la maggior crescita nei prossimi anni – ha spiegato Eugenio Capra
Già oggi, infatti, le aziende possono virtualizzare le risorse di calcolo per i desktop e sfruttare un metodo logico, anziché fisico, di accesso ai dati, alla potenza di calcolo, alla capacità di storage e ad altre risorse. “Un sistema che potrebbe gradualmente sostituire il tradizionale pc in azienda con un accesso ai desktop personali da parte degli utenti da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo – sottolinea Martino Bedani, Infrastructure Architect Ibm, che durante l’evento ha mostrato in una demo come funziona tecnicamente il desktop cloud proposto da Ibm (collegandosi al data center Ibm in Germania, Bedani si è collegato al proprio desktop prima da un notebook e poi da un iPad).
Pur riconoscendo le opportunità in situazioni, per esempio, di telelavoro, acquisizioni e fusioni aziendali, apertura di nuove filiali, assunzioni di personale a tempo determinato, consulenti o personale esterno, ecc., non mancano tuttavia le criticità che vanno dalla disponibilità di banda e dai servizi di connettività, mentre sono evidenti alcuni vantaggi in termini di sicurezza dei dati e controllo degli accessi, derivati da una governance centralizzata.
Su quest’ultimo aspetto, però, sottolineiamo, sono in atto molti cambiamenti. Ad oggi, la via più seguita è quella della virtualizzazione completa dei pc erogati poi in modalità di servizio attraverso private o public cloud. La tendenza, tuttavia, è legata al disaccoppiamento dei desktop dalle applicazioni che utilizzano gli utenti e in questa direzione il desktop cloud è una integrazione di più servizi: l’utente accede al proprio Pc virtuale attraverso login e password e a seconda del profilo utente gli vengono erogate, in modalità di servizio, le applicazioni di cui necessita (applicazioni virtualizzate che, rispetto al virtual desktop, possono anche risiedere altrove, in un’altra private o public cloud).
Sebbene scenari di questo tipo impongano di puntare i riflettori sul tema della governance, innegabili sono, comunque, i vantaggi: dalla gestione semplificata dei desktop, al provisioning più veloce, fino al controllo dei consumi energetici e ai minori costi.
“Si stimano – evidenzia Capra – risparmi di costi del 10-15% in situazioni dove c’è già un sistema di workplace management efficiente e del 40-47% in situazioni dove la gestione delle postazioni di lavoro non è ottimizzata (che rappresenta la maggioranza dei casi)”.
Il resoconto dettagliato dell'evento sarà disponibile nei prossimi giorni. Nel frattempo scarica le presentazioni tenute dai relatori della mattinata.
– "Desktop cloud: modelli, vantaggi, criticità" di Eugenio Capra, Docente di Sistemi Informativi Politecnico di Milano
– "Desktop cloud: modelli organizzativi e tecnologici" di Martino Bedani, Infrastructure Architect Ibm
– "La virtualizzazione del desktop con Citrix" di Massimiliano Grassi, Marketing Manager Italia di Citrix