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Broadcom acquista CA Technologies, ma perché?

Il colosso dei chip Broadcom annuncia l’acquisizione di CA Technologies per 18,9 miliardi di dollari con l’obiettivo di “diventare un’azienda leader nel campo delle infrastrutture”. Nelle valutazioni a caldo degli analisti le motivazioni d’ordine finanziario prevalgono su quelle strategiche e tecnologiche

Pubblicato il 12 Lug 2018

Boradcom e CA Technologies

Il noto fornitore di dispositivi a semiconduttori per smartphone e reti, e la software house CA Technologies hanno annunciato di aver raggiunto un accordo in base al quale Broadcom acquisirà CA Technologies per creare una grande realtà nell’ambito delle infrastrutture IT. In base ai termini già approvati dai consigli di amministrazione delle due società, gli azionisti di CA riceveranno un controvalore in denaro per i loro titoli con un premio del 23% rispetto al valore medio dell’ultimo mese, per un totale pari a 18,9 miliardi di dollari.

Nel comunicato diffuso da Broadcom, Hock Tan, presidente e CEO della società, afferma che l’operazione rappresenta un passo importante, “verso la creazione di un’azienda tecnologica leader nel campo delle infrastrutture e con una forte base di clienti”. Tan ha vantato la posizione nel CA “nel crescente e frammentato mercato del software, in particolare in quello d’impresa e mainframe che hanno grande valore nei business di tipo mission critical. Il nostro impegno – prosegue la dichiarazione del manager – è rafforzare queste doti per rispondere alla crescente domanda di software infrastrutturale”.

Nel comunicato ufficiale, Mike Gregoire così commenta l’accordo raggiunto: “L’unione delle due aziende mette insieme la nostra capacità software con la leadership di Broadcom nell’industria dei semiconduttori. Darà beneficio agli azionisti e ai dipendenti che entreranno a far parte di un’organizzazione che condivide i nostri valori nell’innovazione, nella collaborazione ed eccellenza dell’engineering. Il nostro impegno è completare l’operazione e assicurare una transizione fluida”.

L’acquisizione si CA segue il tentativo dello scorso marzo di Broadcom di acquisire Qualcomm, bloccato da un decreto del presidente Trump a tutela di società e tecnologie ritenuti strategici per gli USA (per non incorrere più in questo problema Broadcom ha riportato in aprile la propria sede da Singapore a San José in California).

Un’acquisizione di difficile lettura per gli analisti

Se l’acquisizione di Qualcomm aveva per Broadcom chiare motivazioni di mercato quella di CA risulta di difficile lettura per gli analisti. Storico fornitore di software per l’impresa e per i sistemi mainframe, CA ha all’attivo 1500 brevetti e un vasto portafoglio di soluzioni per rendere competitivi gli ambienti IT, migliorando la gestione dei sistemi, dei dati e della sicurezza. CA ha prodotto revenue per 4,24 miliardi di dollari nell’ultimo anno fiscale (+5% rispetto al precedente) ha un’offerta che si si estende al mondo cloud, dispone di soluzioni multi-piattaforma e una capacità di erogare servizi in 40 nazioni del mondo. Secondo le valutazioni degli analisti finanziari, CA può aiutare Broadcom a diversificare il proprio business in un mercato (quello software) con più alti margini e il valore potenziale di 200 miliardi di dollari portando in dote flussi di cassa predicibili e continui che derivano da licenze e contratti di servizio pluriennali, meno sensibili dei semiconduttori agli umori del mercato.

Al di là degli aspetti finanziari resta difficile capire quale valore possa generare l’unione tra un costruttore di chip e una software house con la metà del proprio fatturato nel mercato mainframe. Secondo l’opinione dell’analista Merv Adrian di Gartner, riportata dal Financial Times, Broadcom avrebbe interesse per le soluzioni di sviluppo applicativo e testing oltre che per la gestione di identità e access management utili per la messa a punto di soluzioni infrastrutturali più complete. Secondo l’analista, Broadcom potrebbe decidere in seguito di cedere le componenti del business CA meno interessanti, in particolare nell’ambito del data management.

Secondo Arnand Srinivasan, analista di Bloomberg, l’integrazione di due realtà così diverse risulterebbe in ogni caso difficile e poco significativa per la base dei clienti. Per l’analista Chris Caso, di Raymond James, l’accordo risulta completamente slegato dalle attività di Broadcom e genera delle perplessità sulla strategia perseguita dall’azienda. In attesa di chiarimenti ufficiali non ancora pervenuti, le perplessità si stanno riflettendo sulla quotazione del titolo Broadcom che è in forte calo nel giorno dell’annuncio.

L’acquisizione di CA deve ora passare al vaglio degli azionisti, oltre a quello delle autorità antitrust di USA, Europa e Giappone. Salvo imprevisti, l’operazione sarà conclusa nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno.

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