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Da una ricerca indipendente condotta da Freeform Dynamics (commissionata da Numara Software) emerge chiaramente attraverso i numeri la difficoltà di governo degli attuali sistemi It, soprattutto in realtà molto strutturate che, nel corso degli anni, hanno implementato tecnologie differenti sia in ambito hardware sia dal punto di vista del software. Il governo dell’It, poi, come abbiamo più volte evidenziato, richiede un impiego di risorse (economiche e di personale) sempre più gravoso che toglie capacità innovativa. Serve quindi poter definire meglio le strategie di It management, attraverso l’utilizzo di tool specifici, un approccio integrato e una miglior “vista di business”, operando cioè ragionando più in ottica di servizio fornito al business che non di semplice asset.
Attraverso la ricerca Freeform Dynamics, tre sembrano essere le vie verso una nuova strategia di It Management.
1) Unire l’It asset management all’It service management
La frammentazione tecnologica che caratterizza quasi tutti gli ambienti It aziendali non aiuta il business, ma non aiuta nemmeno l’It che deve far fronte ad una maggior complessità di gestione con conseguente perdita di performance (tecnologiche prima di tutto, ma anche di servizio). Dalla ricerca risulta evidente quali siano i rischi e le inefficienze di tale situazione: difficoltà di avere una vista unica sulle performance, nonché sui processi end-to-end (e quindi incapacità a fare scelte di automazione), troppi tool e interfacce da gestire, costi eccessivi, elevati rischi di errori; sono solo alcuni degli elementi evidenziati dalle aziende (vedi figura 1).
Figura 1 – To what degree do you suffer from the following issues as a result of disjoints between tools and processes?
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Una delle vie possibili per raggiungere livelli di efficienza migliori è integrare gli strumenti di It asset management a quelli di It service management impostando una strategia tecnologica, organizzativa e di processo che ha come cuore il servizio It, il suo ciclo i vita e il suo valore per il business.
2) Adottare un approccio integrato
Dalla ricerca emerge che l’80% degli utenti aziendali preposti all’It management utilizza soltanto il 20% delle funzionalità dei vari tool dedicati a queste attività. E il motivo è semplice: ci sono troppi tool, segmentati per specifica categoria o ambito di applicazione (asset discovery, patch management, Os deployment, vulnerability management, It sm service – vedi figura 2), che obbligano ad un approccio di gestione “ a silos”, risultato ormai inefficiente, costoso e rischioso.
Figura 2 – It department’s cultural, technical and capacity barriers
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Motivo per cui le aziende oggi non chiedono più tool con maggiori capacità funzionali ma sistemi integrati più efficienti.
3) Valorizzare meglio l’It (con l’It financial management)
Moltissime aziende sanno bene quanto costi l’It alla propria organizzazione ma non sono in grado di definirne il valore (spesso non solo economicamente, ma anche qualitativamente). Sono ancora molte le realtà che ritengono l’It non ancora sufficientemente allineato al business (vedi figura 3).
Figura 3 – How is IT thought of by senior management within the business?
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Per ottimizzare l’It service management, sarebbe dunque necessario migliorare il livello di maturità dell’It financial management, attraverso tool in grado non solo di governare i costi, ma di tradurre in “valore” le performance dei sistemi e la qualità dei servizi erogati al business.