Caso Utente

I progetti di Altravia incontrano il cloud privato di OVH

Ecco le scelte tecnologiche e di partnership che un service provider come Altravia ha fatto per garantire flessibilità, sicurezza e prestazioni delle proprie soluzioni, oggi offerte a una sempre più ampia platea di aziende e consumatori

Pubblicato il 12 Ott 2018

CU-Altravia-ovh

Per Luca Scuriatti, CEO di Altravia, le trasformazioni in atto nel business e le conseguenti esigenze di flessibilità e prestazioni richieste dall’IT sono oggi il pane quotidiano. A capo di un’impresa fondata nel 2003 con lo scopo di sviluppare progetti e soluzioni internet su commessa, ha vissuto e cavalcato negli anni le trasformazioni epocali che hanno attraversato il mercato dei servizi in rete. Cambiamenti culminati nella trasformazione di Altravia da società informatica a società di marketing e commerciale, partner e in qualche caso anche concorrente delle stesse società con cui ha lavorato. “Siamo diventati rivenditori dei servizi di società come Poste Italiane e Infocert per le quali facevamo sviluppo – spiega Scuriatti –. Possiamo oggi mettere a frutto su nostri progetti le competenze che abbiamo acquisito nel Web marketing, nella conoscenza dei motori di ricerca, nella capacità di gestire rapporti con centinaia di migliaia di clienti che acquistano servizi in rete”.

foto di luca sciuriatti
Luca Scuriatti, CEO di Altravia

A partire da cinque anni fa, con l’ingresso di nuovi soci, Altravia ha avviato nuove attività di consulenza tecnologica e applicativa, coordinamento progettuale, sviluppo di servizi Web, di marketing e nella vendita diretta online dei servizi di terze parti, tanto che oggi il 70% del fatturato dell’azienda deriva da questa attività. Tra i progetti più conosciuti dell’azienda ci sono siti come www.ufficiopostale.com, realizzato in collaborazione con Poste Italiane, per commercializzare servizi postali che vanno dall’invio via Web di raccomandate ai telegrammi, fino all’invio massivo di posta tradizionale.

Altro progetto è www.ufficiocamerale.com per l’offerta dei servizi di visura camerale, firma elettronica e posta certificata, realizzati in collaborazione con Infocert, che si affianca a www.patronato.com per i servizi di CAF. “Abbiamo comprato i nomi di dominio che meglio identificano su Web i servizi che vogliamo offrire – spiega Scuriatti -. È un modo molto semplice per farci trovare dagli utenti, e che funziona!”. Con la prospettiva di sviluppare a livello internazionale l’offerta di servizi di direct communication e di marketing sia in forma digitale sia cartacea, Altravia ha creato a Londra una consociata dedicata con il nome di Mcloud Inc. “Abbiamo aperto l’ufficio due anni fa – precisa Scuriatti – per rispondere alla domanda di un settore che risulta sempre più stritolato sul fronte dei prezzi dagli OTT della rete. Con Mcloud offriamo in tutta Europa servizi di marketing, di invio SMS, posta e-mail e tradizionale, contatto via chatbot e prossimamente call center tradizionale, garantendo alle PMI una gestione dati conforme con al GDPR. I nostri Web services sono ingegnerizzati in modo da poter offrire a qualunque utente, professionale o consumer (sono circa il 60% del totale, ndr) sia in Italia sia all’estero i servizi di visura camerale, l’invio di una raccomandata o di un telegramma e altri che altrimenti sarebbero più difficili da utilizzare. Garantiamo efficienza e velocità del servizio oltre a modalità semplici di fatturazione e pagamento”. Per il futuro Altravia sta lavorando all’avvio in Italia di un nuovo servizio per la fatturazione elettronica b2b, oltre che al lancio, in Germania, di un portale dedicato ai servizi di marketing Mcloud.

Dal business alle necessità informatiche

I servizi che Altravia offre alle aziende e al grande pubblico non possono fare a meno di un rapidissimo time-to-market così come di garantire interazioni end-user efficaci sotto il profilo della user experience. Per questo obiettivo l’azienda ha identificato nelle infrastrutture di cloud privato di OVH la soluzione più sicura e affidabile, nonché la più flessibile dimostratesi in presenza di carichi di lavoro non sempre facilmente prevedibili, “con picchi in corrispondenza delle attività promozionali stagionali o delle scadenze di legge”, precisa Scuriatti.

L’infrastruttura, messa a punto e gestita da OVH, deve inoltre garantire ai servizi offerti le caratteristiche di ridondanza, disponibilità continua e disaster recovery senza le quali l’intero business del provider di servizi sarebbe a rischio. L’infrastruttura di cloud utilizzata è basata su hardware privato sul quale girano circa un centinaio di macchine virtuali, gestite attraverso la piattaforma VMware. Mentre le macchine virtuali sono gestite dal team Altravia, manutenzione e aggiornamenti hardware sono affidati ai tecnici OVH. Membro del CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), l’associazione che ha redatto il codice di condotta per promuovere la corretta applicazione del GDPR da parte dei provider di cloud IaaS, OVH garantisce ad Altravia la trasparenza che è necessaria per l’applicazione delle regole di tutela dei dati. Con OVH, l’azienda ha quindi potuto focalizzarsi sulle proprie attività core e sullo sviluppo di nuovi servizi per gli utenti finali. “La flessibilità dell’infrastruttura tecnologica messa a punto con OVH ci permette incrementi lineari delle prestazioni, in linea con le future esigenze”, afferma Scuriatti.

Come è nato il rapporto di Altravia con OVH e con le tecnologie di cloud privato? “È nato quasi per caso – ricorda il Ceo –. Da anni abbiamo rapporti con Claudio Baglioni e il Clab [il fan club del cantautore romano, ndr] per il quale dovevamo curare una diretta audio e altre iniziative digitali che il nostro provider non riusciva ad assolvere in modo soddisfacente. OVH è stata in grado di darci la banda di rete e i servizi nei tempi e nei modi di cui avevamo bisogno. Lavorando con OVH abbiamo avuto modo di apprezzare anche la trasparenza, la qualità delle tecnologie e la prontezza nel realizzare gli aggiornamenti richiesti dai nostri tecnici, previa la certificazione necessaria per non rischiare guai con i sistemi di produzione. OVH ci dà inoltre le garanzie che ci servono sul fronte del GDPR per poter a nostra volta tutelare le società con cui lavoriamo e a cui dobbiamo garantire la protezione dei dati”.

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