Si è concluso di recente a Milano il primo SAP Now, evento erede del SAP Forum, con un format più ricco del passato e soprattutto con la presenza di oltre 100 casi utente per aiutare i partecipanti a individuare il proprio percorso verso l’impresa “intelligente”. Di che si tratta? In sintesi di percorsi di trasformazione digitale e ripensamento dei modelli di business attraverso un utilizzo massivo e pervasivo dei dati per creare nuovo valore di business.
“Trarre vantaggio dai dati per poter prendere decisioni migliori, aumentare fatturati e profitti – spiega Luisa Arienti, managing director per l’Italia Grecia e Malta di SAP –, integrando le applicazioni gestionali con le capacità analitiche distribuite e l’intelligenza artificiale”.
Un testimonial dell’utilizzo della piattaforma SAP per l’innovazione di processo è Alberto Messaggi, CFO del Gruppo Feralpi (siderurgia): “Innovazione significa per noi poter fare elaborazioni analitiche su big data per ottimizzare le fasi di produzione e individuare i problemi – spiega il manager -, connetterci in modo digitale con clienti e fornitori, usare la realtà aumentata per fare formazione e manutenzione, impiegare l’IoT per la protezione degli impianti e garantire la sicurezza del personale. Grazie all’ottimizzazione della produzione e della logistica stiamo ottenendo aumenti di produttività progressivi pari al 5% all’anno”.
Un’altra testimonianza è quella di Andrea Sasso, amministratore delegato di iGuzzini (illuminazione), azienda che deve oggi cavalcare la rivoluzione del LED nell’illuminotecnica e quindi dell’elettronica e servizi online ai clienti per ciò che riguarda il controllo. “Una rivoluzione che è iniziata a livello dei nostri processi, per poter creare prodotti su misura adatti a clienti molto diversi – spiega il manager –. S/4Hana è alla base dei nostri progressi verso l’industry 4.0 e dei miglioramenti della qualità”.
Obiettivi simili, sia pure nella scala della piccola impresa, quelli testimoniati da Vincenzo Vittiello, cofounder di Clairy (purificatori biologici d’aria). L’azienda, una startup con due anni e mezzo di vita, ha trovato in SAP su cloud la soluzione per la gestione della supply chain, “e le tecnologie per raccordare in tempo reale i dati che arrivano dal monitoraggio ambientale (i prodotti sono dotati di sensori e capacità IoT) con i nostri servizi e i sistemi gestionali”.
Ricordando i 30 anni di presenza di SAP in Italia, Matteo Losi, head of digital awareness di SAP per il Sud EMEA, ha sottolineato il valore che S/4Hana e SAP Leonardo portano nella creazione dell’impresa intelligente, realizzando la vision annunciata da SAP nel 2006 con l’introduzione dell’in-memory computing e delle applicazioni real time. “Rivoluzione che permette d’impiegare tecnologie analitiche, di AI e machine learning in processi che creano valore, ma anche di lavorare meglio sulla ‘bottom line’ per avere una visione più integrata dell’azienda, avere dati oggettivi quando si prendono decisioni d’investimento”. SAP resta impegnata nel rendere sempre più speculari le versioni on premise e cloud della propria piattaforma e a promuovere lo sviluppo di estensioni attraverso il supporto degli standard Cloud Foundry per la portabilità su differenti cloud. Entro la seconda metà del prossimo anno, S/4Hana sarà reso accessibile sul mercato cinese attraverso Alicloud.
In contemporanea con l’evento milanese, SAP ha rilasciato i risultati del terzo trimestre fiscale da cui emergono in crescita sia gli abbonamenti ai servizi in cloud sia le vendite di licenze. “La crescita delle subscription, pari al 39% nell’ultimo trimestre, ci accreditano oggi come cloud company – ha commentato Arienti. – La crescita oltre le attese del fatturato globale (+8%) ha convinto il board SAP a rivedere al rialzo le stime per l’anno fiscale che dovrebbe chiudersi tra i 25,2 e 25,5 miliardi di dollari”. Il successo del cloud ha positivamente innalzato al 68% la quota degli introiti ricorrenti nel mix del fatturato. Il cloud di SAP cresce in Italia oltre le attese: “Ci ha molto sorpreso vedere dati trimestrali oltre il 50% – precisa Arienti -, peraltro accompagnati anche dalla crescita delle licenze”. Un effetto dello sblocco ed entrata in produzione di molti progetti avviati come pilota nei mesi passati.