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In Toscana, ecco dove diventare i futuri data scientist in Italia

Gli scienziati dei dati verranno formati a Pisa: quest’autunno avrà inizio il corso di dottorato in Data science. Proprio quella toscana è infatti terra fertile per la crescita di competenze in quest’ambito: già due anni fa la Commissione europea, nel programma Horizon 2020, ha scelto il consorzio a guida pisana “SoBigData.eu”

Pubblicato il 29 Giu 2017

Il prossimo autunno a Pisa si partirà il corso di dottorato per data scientist

Come diventare data scientist? È nato un corso di dottorato in Data science, in Italia: a Pisa.

Scuola Normale, Università di Pisa, Scuola Sant’Anna, Scuola IMT Alti Studi Lucca e CNR, rilasceranno il massimo titolo accademico universitario, il diploma internazionale di Ph.D (equivalente a quello italiano di Dottore di Ricerca) nella disciplina che studia i Big Data e l’impatto che la Data science ha sulla società e sulla scienza nel suo complesso. Otto il numero di posti messi a concorso per l’anno accademico 2017/2018, che avrà inizio il primo novembre; tre gli anni di durata del corso.
Si tratta di un’iniziativa frutto di uno sforzo congiunto delle cinque istituzioni, una collaborazione realizzata per garantire agli studenti del Corso di Dottorato in Data Science la possibilità di indagare tutte le possibili diramazioni teoriche e pratiche della disciplina.
Nello specifico, l’obiettivo nel nuovo Ph.D è di formare la nuova generazione di ricercatori data scientist, in grado di sfruttare il patrimonio di dati per l’avanzamento delle conoscenze in tutte le discipline scientifiche.

Perché studiare data science e cos’è un data scientist?

La professione del data scientist è in testa a tutte le classifiche dei nuovi lavori più ricercati, il recente rapporto “Il futuro del lavoro” del World Economic Forum la indica come l’unica in crescita costante, a livello globale, in tutti i settori scientifici e produttivi.
Ma che cosa è un data scientist?
Un mix fra informatico, statistico e narratore, in grado di acquisire e integrare i dati, estrarne senso e raccontare le storie che i dati suggeriscono, per esempio attraverso la visualizzazione. Il tutto valutando gli aspetti etici e l’impatto sulla società e sulla scienza.
La data science rappresenta un cambio di paradigma che investe tutte le discipline scientifiche, spingendo verso la scoperta di conoscenze che emergono dalle enormi masse di dati disponibili. Conoscenze che possono suggerire agli scienziati nuovi modelli per comprendere più a fondo la complessità dei fenomeni sociali, economici, biologici, tecnologici, culturali, naturali. La disponibilità dei big data ha spinto verso la convergenza di discipline e tecnologie molto diverse: basi di dati e data mining, machine learning e intelligenza artificiale, sistemi complessi e network science, statistica e fisica statistica, analisi dei testi, matematica applicata.
La data science nasce proprio dall’incontro di questa diversità multi-disciplinare; a questo proposito, da tempo in Toscana si è coagulata intorno al nucleo dell’Università di Pisa, del CNR (Istituti ISTI e IIT) e della Scuola Normale, Sant’Anna e IMT, una massa critica di ricercatori data scientist che hanno dato vita a numerosi progetti europei pioneristici in questo ambito.
Due anni fa la Commissione Europea, nel programma Horizon 2020, ha scelto il consorzio a guida pisana “SoBigData.eu” per dar vita alla infrastruttura europea di ricerca sui big data, il “Cern” della Data Science.
Il dottorato  in Data science, che vede collaborare i medesimi partner del consorzio, ribadisce l’importanza di questa collaborazione: i dottorandi potranno sperimentare i nuovi metodi in tutti gli ambiti disciplinari, facendo forza sull’esperienza sviluppata in questi anni dai partner.  Tutte le istituzioni che collaborano al dottorato di Data Science contribuiranno in egual misura a offrire agli studenti del corso i migliori standard di studio e ricerca, oltre che all’effettiva erogazione delle borse.

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