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Usa e Far East: le nuove tratte della rete Retelit

L’azienda consolida la propria copertura internazionale offrendo una rete ridondata che collega 4 Continenti

Pubblicato il 08 Mag 2019

la rete internazionale di Retelit evidenziata su di una mappa del mondo zoomata sull'Eurasia

Con l’apertura di un PoP (Point of Presence) ad Hong Kong e l’inaugurazione di nuove tratte verso gli USA, Retelit (l’operatore italiano di telecomunicazioni, quotato nel segmento Star di Borsa Italiana) prosegue nell’espandere la sua rete.
In particolare, il rafforzamento dei collegamenti asiatici riguarda le tratte Francoforte-Hong Kong e Hong Kong-Singapore ed è coerente con la strategia di espansione dei servizi e diversificazione delle rotte perseguita da Retelit negli ultimi anni per intercettare nuova domanda e soddisfare le richieste che il mercato sta esprimendo sull’Eurasia.

Il collegamento tra Hong Kong e Francoforte viene potenziato sulla rotta terrestre del TEA-4, che si era aggiunta ai percorsi sottomarini esistenti già nel 2018, a protezione del cavo a bassa latenza AAE-1 (che è oggetto nel 2019 di un upgrade tecnologico e passerà alla nuova tecnologia 200 Gbps). In questo modo Retelit è in grado di offrire una rotta alternativa, di qualità e ridondata ai propri clienti, per esempio operatori specializzati sul mercato “finance” che servono il mercato trading floor, offrendo un servizio protetto su più tratte, ad alta affidabilità e con la minor latenza possibile. Oggi, infatti, l’AAE-1 e il TEA-4 sono rispettivamente primo e secondo nella classifica dei collegamenti con il più basso valore di latenza sul mercato.
Parallelamente, Retelit potenzia il collegamento Hong Kong-Singapore acquisendo nuova capacità sul sistema sottomarino APG e aprendo ad Hong Kong un nuovo PoP multiservizio per aumentare il valore e la qualità dei servizi offerti ai clienti Carriers per il mercato finale MNCs euroasiatico. Il PoP di Hong Kong si va ad aggiungere a quelli già operativi a Francoforte, Marsiglia e Londra.
L’investimento verso gli Stati Uniti – con l’apertura di nuove tratte sui cavi Apollo Nord e Apollo Sud e l’attivazione di Peering nel principale Internet Exchange di New York – nasce invece con l’obiettivo strategico dichiarato dall’azienda di aumentare sensibilmente la qualità del servizio di transito IP, andando a intercettare in modo diretto i contenuti ad alto valore provenienti dal mercato americano. Una strategia che mira a rafforzare il posizionamento di Retelit sia nei confronti del mercato dei Carriers che in quello Enterprise, essendo la qualità del servizio IP fondamentale anche per l’erogazione dei servizi SD-WAN su cui Retelit sta puntando molto. In prospettiva anche New York è destinato a diventare un PoP da cui erogare servizi Ethernet di livello 2, analogamente a quanto fatto in Oriente con l’apertura del PoP di Hong Kong.
“Con questi ultimi progetti – ha commentato Federico Protto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Retelit – possiamo definirci un operatore globale a tutti gli effetti. Siamo presenti su sette sistemi cavo internazionali e attraverso la nostra infrastruttura colleghiamo ormai quattro continenti, continuando a perseguire una strategia che vede sempre più l’Italia quale snodo strategico dei flussi di traffico dati provenienti dai paesi del Far East, del Medio Oriente, dell’Africa e ora anche dall’America, verso l’Europa e viceversa”.

“La strategia dei prossimi tre anni – ha aggiunto Giuseppe Sini, head of Retelit International BU – è quella di consolidare il posizionamento acquisito nel Mediterraneo presidiando il mercato degli OTT e dei grandi Carrier. Retelit ha l’opportunità di erogare servizi ad alto valore su infrastrutture proprietarie e di diritto esclusivo: questa peculiarità fa di Retelit una realtà unica nel garantire la qualità end to end al mercato finale globale.”

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