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Red Hat Virtualization 4.3, così si evolve la piattaforma aperta e software defined

Frutto di innovazione aperta e integrata con altre tecnologie open source, Red Hat Virtualization consente di virtualizzare facilmente i workload tradizionali, creando la base per supportare quelli futuri in ambienti cloud-native e basati su container

Pubblicato il 16 Mag 2019

concept di virtualization

Red Hat Virtualization 4.3 è la nuova versione della piattaforma di virtualizzazione KVM (Kernel-based Virtual Machine), pensata per offrire maggiore sicurezza, interoperabilità semplificata e migliore integrazione in ambienti IT aziendali.
Red Hat Virtualization è una piattaforma open e software-defined per la virtualizzazione di workload Linux e Microsoft Windows. Flessibile, scalabile e sicura, oltre che production-ready, combina automazione e servizi per semplificare le operazioni IT. Frutto di innovazione aperta e integrata con altre tecnologie open source, Red Hat Virtualization consente di virtualizzare facilmente i workload tradizionali, creando la base per supportare quelli futuri in ambienti cloud native e basati su container e permette un minore TCO (total cost of ownership).

Red Hat Virtualization 4.3 introduce nuove funzionalità avanzate, tra cui: software-defined networking (SDN) esteso, in quanto grazie al supporto della nuova Red Hat OpenStack Platform (versioni 12, 13 e 14), Red Hat Virtualization 4.3 offre flessibilità e scelta agli utenti per quel che riguarda le soluzioni SDN, fornendo uno stack tecnologico aperto che può integrarsi facilmente con le tecnologie esistenti per soddisfare specifiche esigenze di business.

Inoltre, configurazione, implementazione e validazione automatizzate end-to-end sono rese possibili grazie a Red Hat Ansible Automation. I nuovi ruoli includono l’implementazione di Red Hat Virtualization Manager tramite Ansible, oltre alla creazione e gestione di risorse fisiche e logiche quali host, cluster e data center.

La nuova architettura Power di IBM assicura eccellenti prestazioni per i workload relativi a big data e database che richiedono un elevato utilizzo di risorse. Red Hat Virtualization supporta macchine virtuali IBM Power8 o Power9 in ambienti data center.

Infine, grazie al supporto guest della versione beta di Red Hat Enterprise Linux 8 su Red Hat Virtualization, ora è possibile eseguire workload di produzione sui sistemi operativi Linux con supporto pianificato per Red Hat Enterprise Linux 8 al suo rilascio.

“La virtualizzazione – ha affermato Joe Fernandes, vice president, Cloud Platforms Products, Red Hat – rappresenta la base su cui realizzare un computing moderno e favorisce le implementazioni di cloud ibrido, facendo di una piattaforma flessibile, stabile e aperta, un elemento chiave di un mix di tecnologia aziendale. Red Hat Virtualization 4.3 è pensata per fornire tale piattaforma, consentendo alle aziende di virtualizzare i propri workload persino con maggiore sicurezza, interoperabilità migliorata e integrazione potenziata in ambienti IT aziendali, pur rimanendo completamente aperta ed economica”.

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