CA Technologies e Ponemon Institute hanno reso noti i risultati di uno studio da cui è emerso che i fornitori e i fruitori di servizi cloud non sono concordi sulla sicurezza di questi ambienti. Lo studio, condotto su 103 fornitori di servizi negli Stati Uniti e altri 24 in sei paesi europei, rivela che solo il 27% ritiene che i propri servizi cloud proteggano e tutelino in maniera concreta la sicurezza delle informazioni dei clienti. La maggioranza (69%) dei fornitori ritiene che la security ricada essenzialmente sotto la responsabilità del fruitore, rispetto al 35% dei fruitori di servizi cloud che la pensa allo stesso modo. Solo il 16% dei fornitori, contro il 33% degli utenti, crede che la security sia un onere da condividere.
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Divergenza di vedute tra i fornitori e gli utenti di servizi cloud: il gap è sulla sicurezza
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Divergenza di vedute tra i fornitori e gli utenti di servizi cloud: il gap è sulla sicurezza
SCARICA IL WHITEPAPERPonemon Institute ha reso noti i risultati del secondo studio Security of Cloud Computing, sponsorizzato da CA Technologies, che ha interpellato 103 cloud service provider in Usa ed Europa (il primo studio, del 2010 ha analizzato la vista delle aziende utenti). I dati emersi rivelano una situazione critica sulla sicurezza dei servizi cloud: sebbene il 27% dei service provider affermi di offrire servizi affidabili e sicuri, il restante 73% ritiene che la sicurezza non dipenda dalle proprie soluzioni ma sia responsabilità degli utenti adottare sistemi di protezione dei propri dati sensibili. Comparando i risultati dei due studi emerge un disallineamento di vedute: il 65% delle aziende utenti pensa infatti che siano proprio i service provider a dover garantire la massima protezione dei dati sensibili.
21 Marzo 2012
