Big Analytics per Big data

Al Sas Forum 2012 si è parlato di Volume, Velocità, Varietà e Valore dei dati e di come queste variabili impattino sulle aziende e le tecnologie. Ecco perché stanno assumendo sempre più importanza i sistemi di analisi che Sas chiama ormai Big Analytics.

Pubblicato il 23 Mag 2012

20120523Icardi Sas

“Quest’anno il filo conduttore è ‘Think big with big analytics’. Tutte le aziende, pubbliche e private, devono e dovranno sempre più affrontare la sfida dei Big data, la grande, enorme massa di dati che costituisce un problema se usata poco o male. Ma che diventa una formidabile opportunità se sfruttata nel modo corretto”. Apre con le parole di Marco Icardi (nella foto), amministratore delegato di Sas Italia, l’evento annuale che riunisce clienti, prospect e partner. Il Sas Forum 2012 (tenutosi lo scorso aprile a Milano) ha visto la partecipazione di oltre 1600 persone e da un primo mini-sondaggio interattivo effettuato in plenaria è risultato che il 57% vi partecipava per la prima volta. Segno che i temi Big data e Business Analytics sono all’attenzione di moltissime aziende non solo del settore bancario e assicurativo (target “storico” di Sas) e non solo di grandi dimensioni.

“Oggi i dati e la loro incredibile esplosione stanno mutando l’ambiente in cui si definiscono le strategie e si prendono le decisioni nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione – ha evidenziato Icardi -. Noi abbiamo identificato le cosiddette 4 V, Volume, Velocità, Varietà e Valore dei dati che stanno impattando notevolmente sulle realtà aziendali e sulle tecnologie”.

Il Volume dei dati sta crescendo in modo quasi incontrollato anche, e soprattutto, per via di Internet e dei social media; si tratta di dati che cambiano con una Velocità decisamente diversa a quella cui erano abituati i sistemi informativi; oltretutto sono dati diversi dal passato, non strutturati (Varietà), dai quali però deriva una nuova conoscenza che potrebbe rivelarsi decisamente più utile e vantaggiosa per il business aziendale; proprio per questi si parla di Valore dei dati, in riferimento al potenziale che racchiudono e ai nuovi benefici che potrebbero garantire alle imprese. Icardi parla oggi di uno sfruttamento dei dati da parte delle aziende molto basso: “Riteniamo che siano analizzati in azienda solo il 15% dei dati disponibili; in quel sommerso 85% però ci potrebbero essere informazioni strategiche per indirizzare le scelte aziendali”. E questo vale anche per le Pmi. Ecco perché Sas invita le aziende a “pensare in grande” e a dotarsi di strumenti di analisi che l’azienda chiama Big Analytics. “Sia che si tratti di un’azienda retail che voglia ottimizzare l’assortimento di migliaia di articoli, di un ospedale che intenda identificare i programmi terapeutici che migliorano le condizioni dei pazienti o di una banca che deve prevenire nuove tipologie di frodi, i nostri Big Analytics affrontano volumi massivi di dati strutturati e non, estraendone un quadro completo e indicazioni utili per prendere decisioni migliori e consapevoli”, puntualizza Icardi. “In fasi di crisi, la spinta verso l’innovazione per le Pmi viene molto spesso dalla ricerca di mercati internazionali sui quali costruire una nuova competitività. Riuscire a valutare correttamente il proprio mercato di riferimento o le opportunità legate al proprio offering, attraverso business analytics, è fondamentale e garantisce gli strumenti utili per raggiungere gli obiettivi di competitività prefissati”.

“La vera sfida – conclude Icardi – non è tanto nella raccolta di questi nuovi Big data, quanto nella capacità di poterli sfruttare al meglio, non tralasciando alcun aspetto dell’Information Management: dall’accesso ai dati (che si trovano su fonti, sistemi e piattaforme diverse) fino alla loro trasformazione e integrazione, archiviazione e analisi”. Ed è su quest’ultimo punto che Sas ha costruito il proprio core business.

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