Symantec ha presentato le nuove versioni dei suoi prodotti di backup e disaster recovery: NetBackup 7.5 (mercato enterprise) e Backup Exec 2012 (rivolto alle Pmi). Le evoluzioni introdotte, spiega il senior product marketing manager virtualization Emea di Symantec, Vincenzo Costantino, sono coerenti con i risultati di una recente indagine pubblicata dalla società su 1425 aziende con oltre 500 dipendenti in tutto il mondo, di cui 50 italiane: “Solo il 28% è certo che i dati sottoposti a backup siano riutilizzabili, e la percentuale scende ancora per il backup di macchine virtuali, considerato uno dei processi It più deludenti in assoluto”. Inoltre, un terzo dei manager It intervistati non è in grado di garantire i livelli di servizio richiesti dal business per il backup, per problemi di tempi (“i dati sono sempre di più, a volte non basta neanche un weekend per un backup completo”), ma anche per le molte soluzioni di backup da gestire: in media 4 per i sistemi fisici e 3 per quelli virtuali. “Tirando le somme, il 72% delle aziende vuol cambiare processi e soluzioni di backup e disaster recovery”.
In questo quadro, continua Costantino, NetBackup 7.5 si propone come unica soluzione per ogni esigenza di backup, disponibile in modalità software, appliance o cloud e compatibile con qualsiasi sistema operativo, dispositivo storage (nastro, disco, appliance, cloud) e fonte di dati (fisiche, virtuali, array e big data): “I miglioramenti più significativi sono la riduzione fino a 100 volte dei tempi di backup, la gestione integrata degli snapshot, e la lotta alla ‘retention infinita’ dei dati”. Nel primo campo, Symantec conta sulla tecnologia NetBackup Accelerator, “che traccia tutte le modifiche dei dati riducendo i tempi e costi di un full backup a quelli di un backup incrementale: per esempio per un full backup di 500.000 file, in tutto 61 Gb, i tempi scendono da 4 ore e 18 minuti a 93 secondi”. Nel secondo campo la tecnologia Replication Director, nata dalla collaborazione con NetApp, unifica la gestione degli snapshot (‘fotografie’ dei file system in un certo istante che permettono di recuperare più velocemente i dati) con quella degli altri backup, riducendone costi e complessità. Il terzo miglioramento nasce dalla tecnologia NetBackup Search: “La preoccupazione di conservare dati per eventuali problemi legali o verifiche di conformità spinge alla ‘retention infinita’: NetBackup Search indicizza i dati e ne permette la rapida ricerca e la catalogazione, in modo da poter decidere, per esempio, che ogni documento con la parola ‘contratto’ nel titolo va conservato per 4 anni, mentre quelli con la parola ‘draft’ si possono eliminare dopo 2 settimane”, spiega Costantino.
Altre novità di NetBackup sono poi il supporto ai backup su ambienti cloud come Amazon e Rackspace, e V-Ray, nuova tecnologia che, spiega Symantec, assicura una visibilità completa su macchine e applicazioni virtuali e quindi permette di unificare la gestione del backup di ambienti fisici e virtuali.
Passando a Backup Exec 2012, Symantec ha totalmente ridisegnato la user interface, e introdotto le tecnologie P2V (Physical-to-virtual) e B2V (backup-to-virtual), che utilizzano flussi paralleli di dati salvandoli sia su un server fisico sia in un ambiente virtuale sotto forma di virtual machine. Inoltre anche per questa soluzione c’è ora l’edizione V-Ray, con copertura di ambienti VMware e Hyper-V e deduplica integrata, nonché due nuove versioni per piccole aziende, filiali e professionisti: Small Business Edition e Backup Exec.cloud.