Per competere in un contesto economico complesso e globalizzato come quello attuale occorre agilità. E se i processi di business sono sempre più supportati dall’It, anche questa deve possedere la stessa adattabilità e velocità. Di fronte a una crescita inarrestabile dei dati multimediali e di quelli generati dall’utilizzo di device personali anche per il lavoro, le applicazioni devono poter accedere a storage di dati in grado di garantire sia disponibilità continua sia scalabilità senza limiti in funzione delle esigenze di business.
NetApp, storage vendor che da 20 anni sviluppa e commercializza tecnologie per l’archiviazione esterna di dati e per loro gestione, in ambienti open, ha recentemente lanciato una nuova strategia ribattezzata Agile Data Infrastructure, che fa leva sia sulla propria famiglia di prodotti sia sul sistema operativo Data Ontap. Una piattaforma unica per tutta l’offerta di NetApp (“Siamo gli unici in grado di gestire tutto il ‘ferro’ per tutte le dimensioni di azienda, dai sistemi entry level per le medie e piccole imprese a quelli per le large enterprise”, sottolinea Dario Regazzoni, Technical Manager NetApp Italia), dotata di innovative funzionalità di data management, comprese la deduplica e la compressione, e di clustering.
Come nella migliore tradizione del marketing americano, Netapp ha riassunto in tre tematiche con la stessa lettera iniziale (I) le caratteristiche della Agile Data Infrastructure: Intelligente, Immortale e Infinita. “È Intelligente – spiega Regazzoni – perché è in grado di esporre lo storage come un servizio. Definito il servizio – backup, virtualizzazione, gestione posta, e così via – ci pensa lo storage a gestirsi da solo”. Alla base di questa feature vi sono funzionalità di analisi e di automazione. Fra queste spicca il Virtual Storage Tiering, che ottimizza l’utilizzo dello storage per ottenere agilità, riduzione dei costi ed efficienza. Grazie al software Flash Pool, integrato in Data Ontap, l’attività di tiering fa leva su tecnologie che vanno dai dischi a stato solido (Ssd) agli hard disk Sata.
Il concetto di Immortalità fa riferimento alla capacità di garantire l’assenza di downtime, alla sicurezza multilivello e alla protezione integrata dei dati. La prima è legata soprattutto al clustering. Ambienti mission-critical come Microsoft Exchange, SharePoint, Sql Server, Oracle, Sap, VMware, Citrix e Red Hat, è stato dichiarato da Netapp, “restano sempre in linea 24 ore su 24 anche in caso di aggiornamenti di routine, manutenzione, add-on, aggiornamenti hardware completi”. La sicurezza multi-livello si preoccupa di impedire gli accessi non autorizzati ai dati e permette così l’ottemperanza di numerose normative. La protezione integrata dei dati, invece, compendia una serie di misure di disaster recovery (inclusa la prevenzione di errori umani) e permette di garantire severi Service level agreement.
Il concetto di Infinito è evocato dalle varie funzionalità per la scalabilità trasparente (che evita il ricorso a personale dedicato e consentono di creare volumi logici in grado di scalare fino a 20 Petabyte come singola unità), all’utilizzo di una architettura unificata (permette di passare da sistemi di fascia bassa a prodotti high-end nell’ambito di un singolo cluster) e alla multi-tenancy sicura, sviluppata in stretta collaborazione fra Cisco, NetApp e VMware. Una tecnologia in grado di ‘partizionare’ le infrastrutture It condivise, dai server allo storage, agevolando così il passaggio al cloud computing. Cioè verso l’Infinito vero e proprio.