Paola Molino, Head of Transformation Programs di Vodafone Group, e Piera Valeria Cordaro, Commercial Operations Innovation Manager di Wind Tre, sono le due italiane entrate a far parte di Women Leaders in AI 2020, la classifica relativa all’omonimo programma creato da IBM nel 2019 per contribuire a dare visibilità delle donne, incoraggiare una maggiore partecipazione femminile nella sfera dell’intelligenza artificiale e fornire alle premiate una community di collaborazione e di apprendimento continuo e condiviso.
Il riconoscimento attribuito alle due italiane, tra le 35 professioniste di 12 Paesi, annunciato in occasione dell’evento Think Digital Conference, riflette l’impegno delle aziende che stanno adottando l’intelligenza artificiale come strumento in grado di guidare la trasformazione, la crescita e l’innovazione del business in diversi settori. Il premio, oltre a riconoscere i successi di business ottenuti, dà anche vita a una rete di collaborazione che permette a tutte le manager presenti di condividere la propria esperienza e di scoprire approcci differenti per risolvere le pressanti sfide di nel contesto economico attuale.
Tra le premiate, molte stanno dimostrando il potenziale del Natural Language Processing (NLP) di Watson applicato al miglioramento dell’efficienza e delle competenze legate alla scienza dei dati, così come al rapporto con gli stakeholder interni ed esterni. Dal loro operato emerge un dato di fondo: attraverso una varietà di applicazioni di AI, la collaborazione uomo-macchina può davvero contribuire a migliorare il modo in cui le persone lavorano.
Una recente ricerca globale di IBM, condotta su aziende statunitensi, europee e cinesi, indica che ad adottare l’AI sono state il 34% del campione. Al loro interno la leadership femminile sta contribuendo alla creazione di casi d’uso innovativi che vanno dalla comprensione e dalle intuizioni derivanti da decine di milioni di documenti finanziari al miglioramento delle esperienze dei nuovi dipendenti fino all’aiuto offerto alle donne per avere una migliore esperienza nell’acquisto di abbigliamento. Il loro impegno nell’applicazione dell’AI in progetti di business ha contribuito ad aumentare la soddisfazione dei clienti, a migliorare la fidelizzazione dei dipendenti, a velocizzare i tempi di risposta, a ridurre significativamente i costi e a rendere più efficienti i processi.
Per far luce sulla diversity in ambito AI, IBM ha recentemente collaborato con Morning Consult conducendo un nuovo studio globale su oltre 3.200 professionisti. L’85% del campione ritiene che negli ultimi anni il settore si sia aperto maggiormente rispetto alla diversity e, di questi, il 91% pensa che il cambiamento stia avendo un impatto positivo. Il 74% dei professionisti sono convinti che la diversity non sia migliorata affermando che il settore deve abbracciarla maggiormente per poter raggiungere il suo potenziale. E ancora: le donne hanno avuto quasi cinque volte più probabilità degli uomini di affermare che l’avanzamento di carriera è stato influenzato negativamente dal loro genere.
Nel 2019, IBM creò il programma Women Leaders in AI proprio per contribuire alla loro visibilità, incoraggiare una maggiore partecipazione femminile in questo ambito e fornire alle premiate una community di collaborazione e di apprendimento continuo e condiviso. Mentre le organizzazioni accelerano le loro trasformazioni digitali in un contesto imprevedibile come quello attuale, tecnologie come l’AI, Edge e cloud stanno aiutando le aziende a rimanere resilienti e a posizionarsi per il futuro.
Riconoscere i leader in prima linea, imparando dalle loro esperienze nella costruzione di un’intelligenza artificiale inclusiva e trasparente, diventa quindi sempre più importante.
“Nel corso del prossimo decennio – ha dichiarato Michelle Peluso, Senior Vice President Digital Sales e Chief Marketing Officer di IBM, nonché leader globale per la IBM’s Women’s Initiative – l’intelligenza artificiale sarà al centro della trasformazione del business. Per mitigare i pregiudizi, abbiamo bisogno di donne e, più in generale, di valorizzare la diversity nei team di lavoro che sono all’avanguardia in questo ambito. Ecco perché siamo orgogliosi di condividere le storie di 35 donne straordinarie che guidano l’uso progressivo dell’AI attraverso Watson. I loro risultati sono un’ispirazione per tutti noi”.