Apple-Samsung: ‘La guerra dei Roses’

Samsung dovrà pagare oltre un miliardo di dollari di risarcimento ad Apple ma annuncia ricorsi e, intanto, lancia nuovi prodotti sul mercato per confermare la leadership nel settore degli smartphone. Intanto la casa di Steve Jobs prepara nuovi attacchi diretti non solo a Samsung ma anche a Htc e Motorola.

Pubblicato il 29 Ago 2012

Che l’arrivo di smartphone e tablet avrebbe generato un bel po’ di movimento nel mercato dell’offerta era ben chiaro a tutti. Ma il movimento è diventato una vera e propria guerra tra Apple e Samsung, di certo non conclusasi con l’ultima sentenza che obbliga Samsung a pagare 1.05 miliardi di dollari alla rivale per violazione di brevetti. La casa sudcoreana ha già annunciato, infatti, di voler fare ricorso, com’era prevedibile; di contro, Apple non sembra soddisfatta della sentenza giudiziale e chiede anche lo stop alle vendite negli Usa di 8 dei 28 tra telefonini e tablet oggetto della vertenza (nel mirino i prodotti più moderni di Samsung).
Samsung, naturalmente, si difende e si dice “pronta a portare il caso anche fino alla Corte suprema degli Stati Uniti”. L’azienda fondata da Steve Jobs, da parte sua, intende chiedere anche una revisione sulla somma del risarcimento: lo vuole almeno triplicato a 3,15 miliardi di dollari, giustificato dal fatto che nel verdetto della giuria si afferma che la compagnia coreana ha ‘volontariamente’ copiato da quella di Cupertino. Pare sia stata decisiva una mail di Google: in una recente intervista il capo della giuria, Velvin Hogan ha infatti dichiarato che la decisione finale è stata ‘influenzata’ da una mail inviata da Google a Samsung nel febbraio del 2010 (Google, che fornisce Android, il sistema operativo utilizzato dagli smartphone Samsung, avrebbe fatto notare a quest’ultima l'eccessiva somiglianza del design dei propri prodotti con quelli Apple).
Insomma, ‘La guerra dei Roses’ dell’informatica è tutt’altro che finita. La sentenza per decidere se fermare le vendite è fissata per il prossimo 20 settembre, nel frattempo però i mercati finanziari sono in fibrillazione. Samsung ha già subìto in Borsa una perdita di oltre 12 miliardi di dollari di capitalizzazione ma, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal la multa, anche nell’ipotesi che venga triplicata, non dovrebbe intaccare la leadership della casa coreana nell’ambito della telefonia mobile. Secondo il noto quotidiano newyorkese, infatti, Samsung l'anno scorso ha guadagnato 18 miliardi di dollari e ne possiede altri 21 depositati in banca. E, intenzionata a non perdere la leadership, Samsung è pronta a portare sui mercati Galaxy Note 2 (con sistema operativo Android 4.1.1), replicando, se non migliorando, i risultati della versione precdente che ha venduto in meno di un anno 10 milioni di pezzi. Sempre secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l'anno scorso Samsung ha venduto negli Usa 21,3 milioni di smartphone e 1,4 milioni di tablet; inoltre, secondo Idc nel mondo sono stati 406 milioni gli smartphone venduti nel secondo trimestre di quest’anno ed è un mercato conquistato per circa la metà da Samsung e Apple; anche Gartner, nell’ultimo report di agosto 2012 presentato solo una decina di giorni prima della nota sentenza, conferma la supremazia di Samsung a livello di market share degli smartphone (con una quota di mercato del 21,6% a livello globale; Nokia risulta al secondo posto con poco più del 19% e Apple terza con un 15% circa – ndr). La società di analisi americana sottolinea anche che Android risulta essere il sistema operativo principale, installato su oltre il 60% degli smartphone a livello worldwide.

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