MILANO – Lo scorso settembre il Piccolo Teatro Studio di Milano ha ospitato il primo incontro di “Expovisions”, una serie di appuntamenti promossi da Expo 2015 in collaborazione con Telecom Italia, Global Service Partner dell’esposizione universale, e che saranno dedicati al dibattito in materia di innovazione e sperimentazione tecnologica.
L’evento, intitolato “Smart ideas for a better life”, è stato l’occasione per presentare il concorso “Changemakers for Expo Milano 2015”: si tratta di elaborare progetti che, tramite tecnologie digitali innovative, contribuiscano a raggiungere gli obiettivi di Expo 2015 in termini di sostenibilità energetica, mobilità intelligente, valorizzazione del patrimonio culturale, coinvolgimento nella Pubblica Amministrazione, edutainment e, più in generale, rispetto a tutto ciò che concorre al wellbeing del cittadino e dei futuri visitatori dell’Expo. I candidati devono essere giovani under 30, oppure gruppi in maggioranza under 30; la sfida è trovare un’idea che possa avere un impatto sulla vita quotidiana di almeno un milione di cittadini; i progetti dei dieci team vincitori dovrebbero così essere in grado produrre un cambiamento (change-makers, appunto) che impatterà su una base significativa di persone (circa 10 milioni). Numeri alti per progetti ambiziosi; una filosofia che ricalca quella dell’Unreasonable Institute di Boulder (Colorado) – a cui il progetto di Expo è dichiaratamente ispirato – che ogni anno seleziona da tutto il mondo progetti di grande impatto e portata innovatrice legati alle problematiche sociali e ambientali del mondo attuale, offrendo ai vincitori, gli “unreasonable fellows”, la possibilità di sviluppare e realizzare la loro idea straordinaria.
“Changemakers si può definire il primo incubatore ‘irragionevole’ nella storia dell’innovazione italiana. Cerchiamo progetti che abbiano delle ambizioni possibilmente smisurate, quelle che si usano definire ad alto impatto, ad alta crescita, ad alta possibilità” afferma Salvo Mizzi, responsabile Social Network Consumer di Telecom Italia, che con Valerio Zingarelli, general manager per l’area Technologies & Technical Services di Expo 2015, ha presentato il concorso. In palio per i vincitori otto settimane di laboratorio permanente, un ambiente “ad alta connettività”, come lo definisce Zingarelli, con docenti e mentors come consulenti, per poter sviluppare l’idea, fare test, realizzare prototipi e infine presentare i risultati a possibili investitori che, sostenendoli, potrebbero farne una realtà. Come sottolinea Zingarelli, infatti, “è fondamentale che questi progetti siano ‘adottati’, che delle aziende decidano di credere in queste dieci idee”.
Le proposte saranno raccolte on line su questo sito dall’1 Ottobre fino al 31 Dicembre; seguiranno le selezioni e quindi, tra marzo e aprile, il laboratorio per le squadre vincitrici, ovviamente situato nella città di Milano (la sede precisa è in via di definizione).
Expo 2015 e Telecom si pongono quindi, con “Changemakers”, come “abilitatori di opportunità”, e confermano il loro impegno nella realizzazione della Digital City che dovrà ospitare Expo nel 2015. È significativo che lo stesso giorno dell’apertura di “Expovisions” sia stato siglato l’accordo tra Telecom e Fastweb per la banda ultra larga: i due operatori collaboreranno allo sviluppo delle rispettive reti di nuova generazione con architettura Fiber to the Cab, ottimizzando costi e tempi di realizzazione.
Le smart cities stanno prendendo forma. Agli aspiranti changemakers la possibilità di contribuire a questa metamorfosi.