“La sfida ora è identificare il tema 2013 tenendo conto del particolare momento in cui viviamo, soprattutto in Italia, non solo sotto il profilo economico, ma per il clima politico e il percorso di trasformazione che dovremmo accingerci a percorrere”, riflette Chiaradia (nella foto a sinistra). “Da un lato, mi pare plausibile proseguire con l’impegno che la nostra comunità di Cio ha intrapreso nei confronti dell’Agenda digitale; dall’altro, i prossimi mesi saranno certamente utili a comprendere anche quanto i nostri sforzi siano compresi e quanto risultino utili e verso chi. Il Programma 2012, infatti, vede i Cio e i vendor It legati all’Associazione coinvolti attivamente, insieme a ZeroUno e NetConsulting, nella definizione e proposta di un ‘Cio Manifesto’ indirizzato alla nuova Agenzia digitale – o all’Ente preposto a dare attuazione all’Agenda digitale – per offrire il proprio contributo sulla base dell’esperienza vissuta all’interno delle proprie realtà aziendali e messa a fattor comune di imprese ed enti pubblici”.
Un tema importante che Chiaradia vorrebbe venisse affrontato nel corso del 2013 è la governance dell’innovazione. “L’equazione ‘accelerazione delle innovazioni tecnologiche = miglioramento delle condizioni di vita/progresso / competitività / benessere’ non è scontata; il teorema va dimostrato e questo dipende anche dal ruolo dei Cio. Creare governance e capire cosa significa governance dell’innovazione può essere quindi un tema interessante da affrontare, anche se complesso perché riguarda sia la dimensione interna dell’azienda sia l’innovazione nelle relazioni con altre aziende (per esempio per accelerare i ‘contratti di rete’, ancora semi sconosciuti in Italia e poco applicati), ma allo stesso tempo stimolante per il ruolo del Cio”.
“Lo sviluppo di network di imprese, oltre a richiedere una governance, presuppone un supporto tecnologico che vede in tematiche come il social networking, la mobility, il cloud, l’analisi di big data alcune delle soluzioni possibili – prosegue Chiaradia -. Tutti temi, per altro, che hanno una dimensione e un’implicazione anche sociale che meriterebbe un’analisi più approfondita”.
Sul piano dell’organizzazione, uno dei ‘desideri’ di Chiaradia è proseguire con quanto iniziato nel 2011 sotto la presidenza di Alessandro Musumeci, Cio del Gruppo Ferrovie dello Stato. “Vorrei dare continuità agli incontri periodici, precedenti l’evento tradizionale di giugno a Taormina – precisa il Presidente del Comitato 2013 -, proprio come stiamo facendo ora con le Tavole Rotonde del progetto realizzato con ZeroUno e NetConsulting. Riuscire a incontrarsi periodicamente non solo ci consente di arrivare ‘preparati’ all’evento di giugno, ma credo possa rappresentare per tutti noi Cio una fonte di arricchimento personale, di condivisione e di confronto, a maggior ragione dopo la decisione degli scorsi anni di ‘aprire le porte’ ai rappresentanti dell’offerta Ict che credo possano portare ai tavoli di discussione contributi significativi”.
Concludendo, Chiaradia non tralascia di sottolineare “l’importanza della comunicazione nella divulgazione delle informazioni che riguardano gli impegni, gli obiettivi e i risultati del Comitato di Programma Finaki, impegno che si è dato ZeroUno dall’edizione 2011”.