La 19ma conferenza annuale di EuroCIO, l’associazione che raccoglie più di 1.000 CIO da tutta Europa e che rappresenta oltre 100 miliardi di euro di budget IT consolidati e più di 700 mila dipendenti nell’IT, si è tenuta in 4 sessioni dal 15 al 21 ottobre. Come è ormai consuetudine per gran parte degli appuntamenti collegiali nell’era della pandemia, l’evento si è svolto in streaming. Il che, per scelta degli organizzatori, non è coinciso con un ampliamento del numero dei partecipanti.
Yugo Neumorni, presidente di EuroCIO, per rimarcare il carattere esclusivo dell’iniziativa, ama ripetere nelle sue comunicazioni un detto di Bruxelles: “Se non siete attorno al tavolo, allora siete sul menu”. Attorno al tavolo virtuale della conferenza, perciò, assieme ad alcuni CIO e rappresentanti di aziende innovative, si sono seduti esponenti della Commissione europea che presidiano i temi oggetto di interesse della platea.
Intelligenza artificiale e cloud, il punto di vista dell’Europa
Irina Orssich, Team Leader Artificial Intelligence della Commissione Europea, ha ricordato i passi compiuti dalla Commissione sul versante dell’intelligenza artificiale. In particolare, la seconda edizione dell’AI Alliance Assembly, che il 9 ottobre 2020 ha raccolto i risultati di una consultazione pubblica inerente il Libro bianco sull’intelligenza artificiale, ha confermato le due parole chiave dell’UE in materia: eccellenza e fiducia. Per entrambe, il Libro bianco parla di “ecosistema” che, nel primo caso, si realizza “tramite un partenariato tra il settore pubblico e privato per mobilitare risorse lungo l’intera catena del valore”. Per quanto riguarda, invece, “la costruzione di un ecosistema di fiducia – si legge nel documento – è un obiettivo strategico in sé e dovrebbe dare ai cittadini la fiducia di adottare applicazioni di IA e alle imprese e alle organizzazioni pubbliche la certezza del diritto necessaria per innovare utilizzando l’IA. La Commissione sostiene con forza un approccio antropocentrico”, come del resto già esplicitato nella COM(2019) 168 final che recita appunto “Creare fiducia nell’intelligenza artificiale antropocentrica”.
Pierre Chastanet, Head of Unit, Cloud & Software della Commissione Europea, da parte sua, ha ribadito alcuni concetti fondamentali del suo mandato, a cominciare dal ruolo strategico del cloud in tutti i settori economici. Le questioni emergenti che l’Europa oggi deve affrontare sono la proprietà, l’accesso e la portabilità dei dati, di cui un tassello importante è il progetto GAIA-X, che punta a realizzare un’infrastruttura di dati sul suolo europeo per garantire la sovranità digitale dei suoi cittadini.
Fincons, BurdaForward e Generali protagonisti a EuroCIO
Fra le varie sessioni dedicate alla testimonianza dei CIO, una in particolare ha posto fin dal titolo la preminenza delle persone, davanti ai dati e all’innovazione, tra i pilastri della trasformazione digitale. Francesco Moretti, Deputy CEO di Fincons Group, ha moderato la sessione chiarendo le ragioni che hanno spinto la sua organizzazione non solo ad aderire alla conferenza, ma anche a sostenerla: “Abbiamo partecipato all’EuroCIO Annual Conference per stimolare un dialogo su una tematica attuale quale la digital transformation, e abbiamo scelto di farlo a partire dalle esperienze di successo di due nostri clienti-partner”. Al panel moderato da Moretti, infatti, sono intervenuti Thomas Kölzer, CTO di BurdaForward, e Yanna Winter, CIO di Generali UK.
BurdaForward è una delle case editrici digitali leader in Germania, con marchi quali Focus online, Chip e HuffPost letti da oltre 38 milioni di tedeschi. Insieme a Fincons, che da oltre un decennio ha avviato un delivery center a Bari, l’editore ha inaugurato nel 2019 la sua prima sede estera proprio nel capoluogo pugliese. In pratica, quello che si definisce un nearshore per lo sviluppo di prodotti e software. “La collaborazione con Fincons – ha avuto modo di sottolineare Thomas Kölzer – ci ha aiutato, ad esempio, a individuare e assumere i migliori sviluppatori”.
Come tenere insieme business e IT grazie alla collaborazione
Il contributo di Generali UK si è focalizzato nell’illustrare gli aspetti salienti della data modernization e della revisione dei sistemi ICT. Yanna Winter, qualche giorno prima del suo intervento a EuroCIO, a proposito della gestione dei dati, aveva detto ironicamente in un’intervista: “La mia strategia è cloud-only. Se non ci dà un vantaggio competitivo e non è efficiente, voglio che sia un problema di qualcun altro”. E in effetti oggi Generali UK si avvale di Managed Service Provider per le sue applicazioni non core, valutando con attenzione la catena del valore IT e scegliendo in quali aree mantenere il pieno controllo e quali attività, invece, affidare in outsourcing.
Fincons stessa, per bocca di Oliver Botti, Strategic Marketing and Innovation Executive Director e ospite a EuroCIO, ha spiegato in che modo business e IT vadano tenute insieme. “Abbiamo investito in ricerca e innovazione – ha affermato Botti – come asset strategico per migliorare la competitività e sostenere lo sviluppo internazionale. Il nostro è un approccio strutturato che parte dalla ricerca pre-competitiva, dedicata allo scouting tecnologico in collaborazione con università e centri di ricerca, prosegue con la ricerca competitiva, dedita alla solution engineering e allo sviluppo di prodotti, fino al co-investimento in innovazione insieme ai nostri clienti”.
La collaborazione tra tutti i membri appartenenti a EuroCIO, che si manifesta in particolare nella condivisione di informazioni di alto livello, è anche una delle peculiarità dell’associazione europea dei Chief Information Officer. L’obiettivo ambizioso è quello di riuscire a influenzare il processo decisionale delle istituzioni europee e di fare da contropotere alla lobby dei principali vendor.