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Covid, il ruolo dell’intelligenza artificiale per frenare il virus

Durante il Business Forum Italia-Canada, tra gli argomenti trattati (Industria 4.0, logistica, smart mobility eccetera) la salute e le tecnologie per contrastare la diffusione del Covid

Pubblicato il 27 Nov 2020

AI per frenare il virus

In occasione del Business Forum Italia-Canada intelligenza artificiale e big data sono stati protagonisti, in qualità di armi contro la pandemia e veicoli buoni per adattare le nostre vite alla nuova normalità.

Secondo una ricerca di IDC dello scorso marzo, gli investimenti in intelligenza artificiale per il 2020 oscillano tra i 48 miliardi di dollari, +25% rispetto al 2019, e i 50,7 miliardi di dollari, +32%. Solo in Italia il mercato legato a questo settore vale già 200 milioni di euro (più di 200 milioni di dollari). In tutto il mondo, le imprese nel 2020 hanno investito più di 50 miliardi di dollari in soluzioni di intelligenza artificiale a livello globale, contro i 37 miliardi circa del 2019. Ed è materia con margini di crescita impensabili fino a poco tempo fa: gli investimenti complessivi in IA fino al 2024 potrebbero raggiungere, a livello mondo, i 110 miliardi di dollari da parte delle aziende, con un tasso di crescita medio annuo del +20,1%, creando nuovi posti di lavoro per oltre 60 milioni di persone.

Per questo, due centri all’avanguardia in questo campo quali il Canada, tra i Paesi leader dell’IA, sede del più grande hub accademico in materia, il MILA, e la regione Emilia Romagna (“data valley” italiana che, negli ultimi anni, ha effettuato investimenti pubblici per oltre 300 milioni di euro) hanno deciso di sedersi al tavolo con stakeholders e altre istituzioni, tra cui la regione Lombardia, per avviare progetti concreti per la “nuova normalità” che possano essere sostenuti attraverso l’intelligenza artificiale.

“L’intelligenza artificiale – ha affermato Alexandra Bugailiskis, ambasciatrice del Canada in Italia – ha il potenziale per rivoluzionare le nostre economie e consentire progressi straordinari verso nuove forme di sviluppo sostenibile. Con oltre 800 aziende impegnate nella creazione di nuovi modelli di IA e un ecosistema tecnologico ricco di talenti digitali, il Canada è tra i paesi fondatori della Global Partnership on Artificial Intelligence. In questa fase di emergenza sanitaria internazionale, il Business Forum Italia-Canada rappresenta un’importante opportunità di scambio e confronto tra alcune delle realtà più rappresentative dei nostri paesi”.

“L’obiettivo del Forum Italia Canada sull’Intelligenza Artificiale – ha affermato Paola Salomoni, assessore alla scuola, università, ricerca e agenda digitale dell’Emilia Romagna – è quello di contribuire a costruire una comprensione condivisa dell’IA nel presente e nel prossimo futuro, incoraggiando un dialogo bilaterale su fondamentali questioni politiche: come promuovere l’IA, come utilizzare l’IA per la salute e come costruire città intelligenti. Abbiamo investito moltissimo nel Tecnopolo Big Data e siamo partner fondamentale nella strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale. È strategico il confronto con le eccellenze che ci sono negli altri paesi per rafforzare la nostra capacità di essere rappresentanti a livello nazionale del panorama dell’IA ed è per questa ragione che le relazioni internazionali, come quella canadese, sono fondamentali per il nostro territorio sui temi centrali della Ricerca”.

Cinque le aree tematiche trattate durante la manifestazione: al centro del dibattito la sanità, per presentare strumenti volti a prevenire attraverso nuove tecnologie i focolai, come MyVitals Covid-19 che consentirebbe ad ogni cittadino di avere il controllo del proprio stato di salute misurando il proprio stato in tempo reale con lo smartphone così da agire in modo proattivo sulla salute e condividendo i dati con le strutture sanitarie.

Argomento di attualità anche industria 4.0, con particolare attenzione a ottimizzazione, automazione e sicurezza dei lavoratori e di logistica, per discutere di nuovi strumenti a vocazione umanitaria in grado, grazie all’uso dell’IA, di identificare e dare priorità al carico di merci di cui un paese ha bisogno con lo scopo di accelerare la distribuzione di servizi essenziali, come farmaci o generi alimentari.

Tra i temi affrontati poi vi è anche la smart mobility con focus su mobilità, trasporti e automazione e della salute con, tra le altre cose, una discussione sulla creazione di una Biobanca per identificare, archiviare e quindi avere accesso a dati e campioni relativi alla crisi Covid-19 e uno studio sull’individuazione, tra le molecole attive sull’uomo, di quelle che possono dare prime risposte di cura in attesa di un vaccino.

“L’IA – ha spiegato la professoressa Rita Cucchiara, che dirige il Laboratorio Nazionale CINI di Intelligenza Artificiale – è stata definita la quarta rivoluzione industriale. Su questo campo il nostro Paese è tra i leader mondiali della ricerca scientifica e ha definito una propria strategia elaborata da gruppi interdisciplinari di esperti di diversi ministeri, ma ora c’è necessità di un confronto diretto con altri paesi. Il forum Italia Canada è un’occasione per condividere esperienze e modelli di intervento e su questa base, costruire partnership e progetti comuni. L’Emilia Romagna, ad esempio, ha competenze uniche sull’IA applicata alla produzione industriale non solo manifatturiera; il Québec ha modelli originali di collaborazione università/impresa e di valorizzazione dei risultati della ricerca”.

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