Sgravare le aziende dal problema della gestione operativa della piattaforma di sviluppo: è questo l’obiettivo delle soluzioni presentate da Microsoft che sfruttano il cloud pubblico del colosso di Redmond come platform-as-a-service nel quale vengono integrati in modo flessibile ambienti esistenti rendendoli disponibili in cloud.
Dalla soluzione che facilita l’emissione delle fatture da parte di artigiani e Pmi a quella che consente di tenere sotto controllo impianti tecnologici installati in qualsiasi punto del mondo. Dall’applicazione per la gestione dei Pos di aziende retail con molti punti vendita a quella che permette agli editori di fornire servizi video multiscreen e multidevice via Internet. Sono alcuni esempi di soluzioni che sfruttano in modo integrato e flessibile architetture tradizionali e cloud. A permettere alle software house di qualsiasi dimensione di proporre applicazioni innovative sul mercato, concentrandosi unicamente sulle attività di sviluppo, è Windows Azure, il sistema operativo sviluppato per supportare la Windows Azure Platform (piattaforma di sviluppo per applicazioni cloud) integrato con Windows Server 2012 e System Center 2012, che Microsoft ha ribattezzato Cloud Os. “Non si tratta del rebranding di un prodotto esistente – sottolinea Luca Venturelli, direttore della divisione Server & Cloud di Microsoft Italia – ma di un modello innovativo, che permette di realizzare ambienti ibridi in cui le applicazioni sfruttano al meglio sia le piattaforme esistenti sia il cloud”. Qualche settimana fa Venturelli ha presentato una serie di esempi concreti di come i partner Microsoft utilizzano Windows Azure in ottica di platform-as-a-service per sviluppare soluzioni che “aiutano le imprese italiane a fare quel salto di qualità necessario nel business”. In rassegna soluzioni targate aKite, Diamante, GxItalia, KGroup, Tempestive, Vetrya, Vivido e Wolters Kluver Italia.