“Guardando indietro, che anno è stato. Un anno di umanità e di umiltà, di disperazione e ispirazione, un anno di perdita e di apprendimento su ciò che siamo, su ciò che possiamo essere in futuro e su ciò che possiamo costruire insieme”. Michael Dell, Chairman e CEO di Dell Technologies (in foto di apertura) ha aperto così Dell Technologies World 2021, l’appuntamento che per il secondo anno consecutivo, ha ricordato il CEO, si è tenuto in modalità virtuale.
Il 5 e 6 maggio scorsi, infatti, la multinazionale di Round Rock ha illustrato le sue novità a un pubblico che si è potuto collegare da qualsiasi parte, confermando implicitamente una delle dichiarazioni fatte da Michael Dell per l’occasione: “La tecnologia non è più il reparto IT. Ora è l’intera organizzazione. È il modo in cui si abilita ogni cosa”. La tecnologia, ad esempio, è stata assoluta protagonista “per decodificare il virus Covid-19, creare vaccini, distribuirli e tracciare gli effetti a lungo termine”. Ed è proprio per studiare le conseguenze a lungo termine del Coronavirus che è nata la collaborazione con i2b2 tranSMART Foundation, organizzazione non profit che opera nella ricerca open source. Insieme alla fondazione Dell Technologies ha creato modelli digital twin per effettuare milioni di simulazioni di terapie personalizzate, con lo scopo di determinare la migliore opzione di cura sulla base della storia clinica e del background genetico di ciascun paziente.
Un progetto per curare le conseguenze a lungo termine del Covid-19
Il progetto poggia sulla creazione di una data enclave, cioè una rete storage protetta, costituita da sistemi Dell EMC PowerEdge, storage PowerStore e PowerScale, VMware WorkSpace ONE e servizi di integrazione Boomi. All’interno di questa piattaforma, i ricercatori raccolgono, memorizzano e analizzano in modo anonimo i dati provenienti da diversi sistemi di monitoraggio e cartelle cliniche digitali. In un futuro non tanto lontano avranno la possibilità di aggiornare lo stato dei digital twin con informazioni cliniche in tempo reale che arrivano anche da ventilatori e monitor cardiaci.
“Questo progetto è un perfetto esempio di come la collaborazione tra comunità scientifica ed esperti tecnologi possa aiutare persone colpite da una malattia di cui ancora oggi non si conosce molto – ha sottolineato Jeremy Ford, vice president of strategic giving and social innovation di Dell Technologies. -. Metteremo a disposizione di i2b2 tranSMART Foundation le nostre competenze e la nostra tecnologia per creare digital twin, eseguire simulazioni e analisi per ricavare insight che ci aiutino a comprendere e a curare meglio i pazienti”.
Molti di questi insight saranno elaborati non più a livello centrale, ma sul campo. Come si ricava dalle ultime ricerche di Gartner, i dispositivi edge genereranno ed elaboreranno entro il 2021 oltre il 50% dei dati. Da qui l’impegno di Dell Technologies anche su questo fronte. “I dati sono la moneta corrente del mondo digitale – ha ricordato Jeff Boudreau, presidente e general manager dell’Infrastructure Solutions Group di Dell Technologies -. L’edge sta rapidamente entrando in competizione con data center e cloud pubblici come luogo nel quale le aziende ottengono preziosi insight”.
Le soluzioni edge di Dell Technologies per il mondo manifatturiero
Oltre a rinnovare la sua piattaforma Dell EMC Streaming Data Platform per mettere a disposizione potenti capacità di analytics in real time direttamente sul bordo, una delle novità lanciate in occasione dell’evento online ha riguardato l’utilizzo delle soluzioni edge per Industry 4.0. Dell Technologies Manufacturing Edge Reference Architecture with PTC, in particolare, è rivolto alle aziende manifatturiere affinché possano acquisire informazioni da workstation, dispositivi mobili e altri endpoint distribuiti all’interno dell’ambiente industriale. Jonathan Kateman, senior vice president, M&A and Technology Partnerships di PTC ha sottolineato che “con la soluzione di Dell Technologies i clienti possono ottenere il massimo dai loro ambienti di Industrial IoT attraverso il deployment su APEX Private Cloud”.
Quest’ultimo, insieme ad APEX Hybrid Cloud, rappresenta un sottoinsieme di APEX Cloud Services, strumento che ha l’obiettivo di offrire un’esperienza uniforme tra cloud pubblici, cloud privati e ambienti edge. Parte del ricco portafoglio che va, appunto, sotto il nome di Dell Technologies APEX, incarna la nuova frontiera di un’offerta IT totalmente as-a-Service. “I responsabili IT si rivolgono sempre più all’approccio as-a-Service e IDC prevede che metà dell’infrastruttura data center verrà utilizzata in modalità as-a-Service entro il 2024 – ha avuto modo di affermare Matthew Eastwood, senior vice president di IDC -. Dell Technologies APEX costituisce un ulteriore esempio dell’agilità di Dell nell’affrontare le esigenze di un mercato in via di trasformazione, in linea con il modo con cui i clienti desiderano usare, consumare e semplificare l’IT”.
Dell Technologies APEX, un portafoglio completo di IT-as-a-Service
In pratica, APEX fornisce alle organizzazioni un’estrema flessibilità nell’implementazione dei servizi tecnologici più adatti alle loro necessità, mentre i partner di Dell possono focalizzarsi sul disegno delle architetture e sulla gestione dell’infrastruttura. APEX Data Storage Services ne è un esempio, poiché mette a disposizione lo storage enterprise di Equinix, provider con oltre 220 data center in cinque continenti e un ecosistema digitale di oltre diecimila aziende. È possibile scegliere fra 3 livelli di performance per lo storage a blocchi e a file, a seconda delle necessità, e sono disponibili abbonamenti su base annuale o triennale, partendo da una capacità di soli 50 terabyte per poi aumentare in funzione di fabbisogni successivi.
APEX Custom Solutions, invece, contempla 2 modalità, Flex On Demand e Data Center Utility. La prima fornisce, sempre in chiave as-a-Service, i server, lo storage, la protezione dati e l’infrastruttura iperconvergente di Dell Technologies; la seconda aggiunge un ulteriore livello di flessibilità, applicando servizi gestiti e misurazione personalizzate al data center dell’azienda.
A prescindere dalla specifica offerta, i clienti hanno a disposizione APEX Console con cui gestire l’intero ciclo di vita del servizio, monitorare i consumi effettivi e consultare report esplicativi in maniera tale da far corrispondere la tecnologia in uso alle loro reali esigenze.