Tavola Rotonda

Come affrontare le nuove sfide IT nel finance e insurance

La maggior parte delle banche e delle assicurazioni hanno adottato architetture hybrid cloud e multi cloud. Molte le criticità da superare da parte dell’IT. Come migliorare performance e governance dei dati con microservizi e container? Quale il ruolo di un’infrastruttura resiliente? Se n’è parlato in una tavola rotonda organizzata da ZeroUno con la collaborazione di Pure Storage

Pubblicato il 10 Giu 2021

fintech

Periodo impegnativo, ma anche stimolante per i responsabili IT delle banche e delle assicurazioni. ”Questi settori – afferma Patrizia Fabbri, direttore di ZeroUno, in apertura di una tavola rotonda virtuale dal titolo Nuove sfide per il mondo finance & insurance, organizzata dalla testata in collaborazione con Pure Storage Italia – sono alle prese con nuove sfide di trasformazione IT necessarie per soddisfare le esigenze di agilità e flessibilità espresse dal business. Per rispondere a queste richieste l’IT deve essere in grado di garantire la continuità operativa, la disponibilità dei dati, la migliore fruibilità dei servizi, e la riduzione del time-to-market. Questo significa anche adottare nuovi paradigmi applicativi, quali i microservizi, i container e le architetture cloud native. Questa migrazione richiede l’implementazione di un’infrastruttura IT resiliente e in grado di garantire anche sicurezza e compliance, che per questo settore sono aspetti vitali”.

Patrizia Fabbri, direttore di ZeroUno moderatore della Tavola Rotonda ” Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Covid e obsolescenza spingono la modernizzazione

Massimo Ficagna, Senior Advisor dell’Osservatorio Cloud Trasformation della School of Management del Politecnico di Milano, elenca quelli che sono, dal suo punto di vista, “i temi caldi che in questo momento le realtà del mondo Finance e Insurance si trovano ad affrontare in ambito digitale. In primo luogo, assistiamo a un continuo spostamento delle interazioni con la clientela dai canali fisici ai canali digitali. La necessità, imposta lo scorso anno dalla pandemia di Covid-19, di rimanere il più possibile chiusi in casa, da parte sia di clienti sia di lavoratori delle banche e assicurazioni, ha accelerato questo shift verso i canali digitali. Si è creato un nuovo scenario che rimarrà nel tempo. Sotto un altro punto di vista, – prosegue Ficagna -, se già erano molti prima, i dati digitali che vengono generati nelle attività del settore Finance e Insurance, sono in crescita e aumentano le opportunità di analizzarli attraverso soluzioni di intelligenza artificiale (AI), machine learning (ML) e advanced analytics. Ultime, ma non meno importanti, le sfide legate alle esigenze di modernizzazione IT con la migrazione di sistemi e applicazioni nel cloud”.

Massimo Ficagna, Senior Advisor dell’Osservatorio Cloud Trasformation della School of Management del Politecnico di Milano durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Fra le spinte alla modernizzazione, secondo il Senior Advisor dell’Osservatorio Cloud Trasformation spicca l’obsolescenza tecnologica, che determina due problemi: “La difficoltà a trovare nuove persone con le competenze necessarie per operare su questi sistemi e applicazioni, e l’inefficienza delle piattaforma datate nel supportare nuovi casi d’uso dell’IT, fra i quali, la blockchain, che può essere utilizzata, per esempio, per creare nuove forme contrattuali o micro polizze, nel settore assicurativo”.

Le sfide della trasformazione sotto l’aspetto dei dati

Nel mondo IT tutto gira intorno ai dati. Con l’avvento di applicazioni e dataset moderni, il panorama delle tipologie di dati, e dei modi di trattarli, è sempre più articolato. “Il punto di partenza della nostra filosofia – esordisce Marika Lilla, responsabile commerciale di Pure Storage Italia per i clienti finance e insurance – è sempre stato quello di garantire la disponibilità dei dati e il loro accesso semplice, efficiente e sicuro con qualsiasi sistema e da qualunque posizione. Come Pure aiutiamo ad affrontare problematiche fondamentali per la transizione al cloud e alle nuove tecnologie di sviluppo”.

Marika Lilla, responsabile commerciale di Pure Storage Italia durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Interviene Luca Palese, system engineer di Pure Storage Italia: “Oggi tutte le aziende hanno tre asset da proteggere: le persone, i prodotti e i servizi, e i dati. Tutti hanno capito che i dati vanno gestiti in modo veloce, sicuro e flessibile per poter estrarre da essi il massimo valore di business. Dal tema dei dati non si può quindi più prescindere nelle strategie aziendali e nei piani industriali. E qui entra in gioco Pure, perché la nostra missione è proprio quella di gestire il dato in modo sicuro, veloce e flessibile, con soluzioni che si possono installare on premises, in cloud o in modalità ibrida, e che permettono di creare un’infrastruttura già oggi moderna, ma che si può mantenere innovativa (anche in modalità as-a-service) costantemente, per cogliere tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dai nuovi paradigmi IT”.

Luca Palese, system engineer di Pure Storage Italia durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

“A soli dieci anni dalla nascita, puntando da subito solo sulle tecnologie flash – aggiunge Marika Lilla – Pure Storage oggi è un vendor da 1,7 miliardi di dollari di fatturato globale, con più di 8.000 clienti, da sette anni fra i leader nel quadrante magico di Garner per il primary storage all-flash, e dal 2020 nella posizione più alta per capacità di esecuzione e completezza di visione. Inoltre, una terza parte indipendente ci ha attribuito un Net Promoter Score, indicatore che misura la propensione dei clienti a consigliare un fornitore a terzi, di 83,5. La media del mercato è meno della metà”.

I problemi nell’era del multi-cloud

La tavola rotonda ha visto la partecipazione di alcuni responsabili IT di banche, istituzioni finanziarie e assicurative. Vediamo alcuni temi che sono stati citati come “caldi” quando si parla di migrazione al cloud, e in particolare al multi-cloud, convivenza fra sistemi legacy e architetture applicative moderne, modo di lavorare, cultura e competenze, gestione finanziaria e compliance.

Fausto Gentili, IT Infrastructure & Operations Director – Crif, pone subito sul tavolo la problematica della governance di un modello IT multi cloud: “L’introduzione della tecnologia dei microservizi può avvenire, come successo da noi, in maniera fluida. Se si dispone delle competenze giuste, non rappresenta un cambiamento rivoluzionario. Il tema più critico è quello della governance del multi-cloud. Se dobbiamo operare con più cloud provider, in tutto il mondo – come nel nostro caso -, ci troviamo a dover disegnare, ogni volta, diversi processi di governance. Sarebbe bello – conclude Gentili – avere una soluzione che riuscisse a operare come ‘broker’; una componente in grado di uniformare e gestire le diverse problematiche di governance dei differenti cloud, come fa il facility management rispetto a un data center interno o esterno”.

Fausto Gentili, IT Infrastructure & Operations Director – Crif durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Come cambiano il modo di lavorare e la cultura aziendale

Altro tema molto sentito dai relatori è quello relativo al modo di lavorare e alle competenze. Lo mettono sul tavolo Francesco Mastrandrea, CIO – Groupama Assicurazioni, e Giuseppe Alibrandi, Chief Technology Officer – Cedacri. Mastrandrea: “Oggi ci ritroviamo a gestire con gli stessi team l’introduzione di applicazioni e architetture moderne e il mantenimento in produzione di quelli legacy”. Alibrandi: “Assistiamo a una situazione curiosa: da una parte il trend di mercato è di abbandonare le soluzioni legacy anche perché è difficile trovare skill in grado di manutenerle, dall’altra scarseggiano ancora le competenze nelle tecnologie emergenti. Occorre affrontare il tema della formazione”.

Francesco Mastrandrea, CIO – Groupama Assicurazioni durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Infrastrutture e normative innovative per il futuro

L’adozione di architetture hybrid cloud (sempre più multi cloud), e la crescita dello sviluppo e utilizzo di applicazioni moderne (come i già citati microservizi e i container, ma anche di tecnologie di orchestrazione basate su Kubernetes e di metodologie Agile, CI/CD e DevOps è ormai una realtà nel mondo fintech e insurtech. Lo ha confermato anche il manager di CDP presente alla tavola rotonda, Alberto Tavani, Direttore Technology & Operations: “Negli ultimi tre anni è stato effettuato un salto quantico nella trasformazione digitale di CDP, attivando la transizione verso il cloud secondo logiche prevalentemente SaaS e PaaS su ambiti “core” per il business di CDP (per esempio nuove aree digitali imprese e PA, CRM, finanziamenti e pagamenti). Abbiamo inoltre attivato un percorso di valorizzazione dei metodi e competenze della popolazione CDP su logiche Agili e DevOps. Sicuramente il PNRR fornirà l’opportunità per un ulteriore boost all’evoluzione dell’infrastruttura tecnologica e digitale del paese”.

Da sinistra: Marco Gaeta, Head of ICT e Alberto Tavani, Direttore Technology & Operations di CDP durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Il problema di disporre di un’infrastruttura di questo livello sta a cuore anche ad Alberto Ciceri, CIO & Privacy Officer – Alba Leasing: “Il tema della connettività è fondamentale per la migrazione al cloud e alle applicazioni moderne. Sarebbe opportuna un’infrastruttura nazionale in grado di supportare tutti i nuovi sistemi informativi, che sono interconnessi”.

Alberto Ciceri, CIO & Privacy Officer – Alba Leasing durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

Ciceri segnala anche la sfida per l’IT e l’area compliance/legal in carenza di normative che facilitino l’adozione dei nuovi paradigmi IT. Un tema ripreso da Domenico Galluzzo, Head of IT & Organization – Société Générale Equipment Finance: “Il cloud è ancora visto come una nuova tecnologia. È quindi naturale fare un passo alla volta e adottare piani pluriennali. Nel frattempo, però, speriamo che anche la normativa ci supporti”. Passi in avanti in questo senso, comunque, sono stati fatti. Francesco Pedrielli, Chief Information Technology – Credemtel: “La Banca d’Italia ha affrontato più e più volte il tema del cloud, anche incontrando i maggiori cloud provider. Oggi è più semplice parlare di cloud con gli ispettori di Bankitalia, i quali, però, si aspettano persone competenti anche dall’altra parte”.

Domenico Galluzzo, Head of IT & Organization – Société Générale Equipment Finance durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

E il discorso torna a cadere sulle competenze. Sergio Spinoni, Technical Partner Manager – Mediobanca: “Nei data center abbiamo persone con decenni di esperienza nello sviluppo e nella gestione delle infrastrutture. Per fare un salto in avanti occorre colmare il gap di skill richiesto dal cloud e pensare al modello organizzativo migliore per la sua gestione”.

Francesco Pedrielli, Chief Information Technology – Credemtel durante la Tavola Rotonda “Nuove sfide per il mondo finance & insurance”

A fronte di questi temi, come può venire in aiuto Pure Storage? “Se si mettono i dati sulle nostre soluzioni – risponde Marika Lilla – si possono sfruttare le migliori opportunità offerte dall’on-prem e dai singoli cloud senza preoccuparsi di eventuali lock-in, poiché la nostra piattaforma funziona ovunque nello stesso modo, con gli stessi comandi e con la stessa user experience”.

Aggiunge Palese: “Recentemente abbiamo integrato on top alle noste nostre soluzioni, la piattaforma Portworx che consente di gestire in modo semplice e automatico tutta l’orchestrazione dei microservizi. Per quanto riguarda le compliance, tutti i dati che partono, arrivano o sono conservati nelle soluzioni Pure, ovunque si trovino, sono sottoposti a crittografia end-to-end”. Già semplificare la gestione dello storage e della data protection (sia per le applicazioni legacy che per quelle moderne, in ottica hybrid e multi- cloud, con una piattaforma unificata, permette di risparmiare molte risorse che possono essere reindirizzate verso l’innovazione. Ficagna: “È più facile indirizzare le nuove leve IT verso l’acquisizione di competenze nelle nuove tecnologie, piuttosto che fargli imparare le tecnologie di vent’anni fa”.

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