Openassembly 4.0 è una PAI (Piattaforma Applicativa Integrata), implementata presso diversi Comuni, per consentire, anche in pieno lockdown, in modo agevole (quindi anche da remoto) e adeguato in termini di sicurezza e con costi contenuti, la partecipazione attiva a eventi di proprio interesse. Creata da Write System, la piattaforma (protagonista del progetto omonimo risultato finalista ai Digital360 Awards 2021 per la categoria Smart Working e Collaboration) con tecnologie open source si caratterizza per la integrazione di tre specifiche aree funzionali: gestione dei contenuti; streaming video/videoconferenza; gestione eventi suddivisa in due sotto aree (gestione sedute e gestione voto).
Le caratteristiche tecnologiche della piattaforma Write System
La fornitura di una soluzione di questo tipo ha risposto all’esigenza di osservare l’obbligo di distanziamento sociale continuando a svolgere eventi necessari quali riunioni di CdA o assemblee private, Comitati Nazionali di Ordini professionali e Casse previdenziali, Consigli comunali e Consigli regionali di interesse pubblico, riunioni sindacali, associative e di Federazioni sportive.
Tale soluzione garantisce un’architettura che risponde ai seguenti criteri: Web App “fully responsive”, multi-tenant e multi-ruolo (pertanto eseguibile su qualsiasi browser, desktop e mobile); autenticazione a due fattori tramite App di autenticazione esterna (per esempio, Google Authenticator o equivalente).
Ogni utente può usare Openassembly 4.0 con qualsiasi dispositivo: PC portatile, tablet o smartphone (quest’ultimo per autorizzare le operazioni sensibili).
L’approccio progettuale sulla base del quale è stata sviluppata la soluzione tecnologica, è stato basato su blueprint architetturali che tendono a minimizzare il numero di componenti necessarie alla realizzazione dei servizi di back-end.
In estrema sintesi: sono resi disponibili layer di API Rest per gestire tutte le operazioni da qualsiasi client (Web Mobile, ecc…); la logica applicativa è distribuita tramite container docker, la scalabilità è garantita da AWS ECS e sono inclus database “NoSQL” MongoDB, oltre al deployment su cloud AWS.
La piattaforma Openassembly 4.0, garantisce il servizio di i-voting attraverso strumenti di cifratura. In quanto piattaforma di voto allocata su CSP certificato Agid, l’intera architettura viene assoggettata a meccanismi di protezione (firewalling).
La piattaforma Openassembly 4.0, attraverso i propri log di sistema, garantisce il tracciamento di tutte le attività, sia utente sia amministratore, garantendo il trattamento dei dati secondo le prescrizioni normative del GDPR.
L’implementazione del progetto, presso un potenziale cliente, secondo la modalità “chiavi in mano”, è immediata e comunque non superiore alle 48 ore. La caratteristica multi-tenant della piattaforma consente rapidi tempi di installazione e configurazione.
I costi da sostenere dipendono dalla dimensione del cliente e dal numero degli utenti (votanti/ elettori). È prevista la possibilità di optare sia per la soluzione SaaS, che per la soluzione on premise.
Plus distintivi ed esempi di applicazione dalla soluzione
Openassembly 4.0 vuole distinguersi sul mercato per la sua architettura (back-end e front-end) totalmente basata su API RESTHeart e a bassa esposizione di codice. Le API così esposte risultano predisposte nativamente a gestire richieste di lettura (tramite il verbo HTTP GET) e scrittura (tramiteHTTP PUT, POST, PATCH e DELETE).
Openassembly 4.0 oggi, grazie alla sua struttura “agile” e al suo API Driven Back-end, risulta essere una piattaforma evoluta, innovativa e flessibile.
Openassembly 4.0, utilizzato per la prima volta dal Consiglio comunale della città di Bari il 23 Aprile 2020, ha garantito, in modalità remota, e a seguire, anche in modalità ibrida/ mista, la regolare ed efficiente tenuta delle sedute consiliari potendo contare su una soluzione di I-voting indispensabile per l’approvazione dei provvedimenti assembleari, con risparmio di tempi e costi rispetto a differenti modalità di gestione dell’evento.
Detto progetto, è stato nel corso del tempo replicato presso altre Pubbliche Amministrazioni tra le quali si segnalano l’Assemblea regionale della Sardegna, il Comune di Fano, il Comune di Cinisello Balsamo, il Comune di Barletta, il Comune di Modena, e altre municipalità di più ridotte dimensioni.