Server Hp Moonshot, più efficienza per i next generation data center

La nuova classe di server si basa sull’approccio “software-defined” ossia la capacità di adattarsi alle esigenze di workload ed è stata sviluppata per supportare i nuovi ambienti social, mobile, cloud e big data, garantendo risparmi in termini di consumi, spazi e costi

Pubblicato il 11 Apr 2013

hpmoonshot

Oggi i data center sono vicini al punto di rottura, limitati dai costi delle infrastrutture che ne impediscono un’ulteriore espansione. Per superare queste barriere e compiere un passo avanti in direzione del next generation data center, Hp ha messo a punto Moonshot, una nuova classe di server che promette significativi risparmi in termini infrastrutturali. I risultati dichiarati dagli ingegneri della multinazionale, ottenuti con il raffronto fra i nuovi sistemi e la tradizionale tecnologia dei server x86, dicono che il consumo energetico è diminuito dell’89%, lo spazio dell’80% e i costi del 77%.

“Con quasi 10 miliardi di dispostivi connessi a Internet e con previsioni di un’ulteriore crescita esponenziale, abbiamo ormai raggiunto il punto in cui lo spazio, l’alimentazione e i costi richiesti dalle tradizionali tecnologie non sono più sostenibili – ha affermato Meg Whitman, Presidente e Chief Executive Officer di Hp -. Moonshot segna l’inizio di un nuovo stile dell’It che cambierà la struttura dei costi delle infrastrutture e getterà le basi per supportare i prossimi 20 miliardi di dispositivi”.

Meno energia, meno spazio, meno costi
Frutto di dieci anni di ricerca degli Hp Labs e peculiarità di Moonshot è l’approccio “software-defined”, che permette alle imprese di ottimizzare i propri server sulla base di specifiche esigenze in termini di workload.

Il sistema rappresenta la seconda generazione di server sviluppata, nell’ambito dell’iniziativa Project Moonshot, per risolvere le sfide generate dagli ambienti social, cloud, mobile e Big Data.

I server, infatti, progettati nelle versioni Moonshot 1500 e ProLiant Moonshot sono realizzati sulla base di microprocessori (forniti da partner differenti e atti a supportare uno specifico carico di lavoro) che sono comunemente installati negli smartphone e nei tablet e che permettono di limitare l’impiego energetico e di garantire un footprint ad alta densità.

Il primo server ProLiant Moonshot è già disponibile con processore Intel Atom S1200 e supporta i carichi di lavoro di web-hosting. Moonshot 1500, invece, è un’enclosure server in formato 4.3u equipaggiata con 45 cartucce Intel, uno switch di rete e i componenti di supporto.

Hp ha anche annunciato una roadmap completa di server ProLiant Moonshot ottimizzati per i singoli workload che integrano i processori sviluppati dall'ecosistema di partner che annovera Amd, AppliedMicro, Calxeda, Intel e Texas Instruments Incorporated.

I nuovi server HP ProLiant Moonshot, il cui rilascio è programmato nella seconda metà del 2013, supporteranno gli ambienti emergenti web, cloud e di larga scala, nonché gli anlytics e le telecomunicazioni. I futuri server saranno progettati per applicazioni quali Big Data, calcolo ad alte prestazioni, videogiochi, servizi finanziari, genomica, riconoscimento facciale, analisi dei video e altre.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale Digital360Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 6