Applicazioni performanti per utenti soddisfatti

Mobile computing, cloud e streaming sono aree oggi in rapida crescita che aggiungono complessità alla sfida di mantenere performance applicative elevate. Quali regole seguire? Se ne è parlato in un recente webcast organizzato da ZeroUno in partnership con Compuware

Pubblicato il 16 Apr 2013

Il potere oggi è in mano ai “consumatori” e il modo di interagire con le aziende è profondamente cambiato. Contemporaneamente anche il modo di lavorare delle aziende e di fare business è in forte trasformazione. La mobility diventa un elemento centrale nella riorganizzazione dell’offerta di prodotto/servizio dell’azienda, ma anche nella capacità dell’impresa stessa di riuscire a dare una risposta in termini tecnologici ai bisogni dei ‘nuovi’ end user (interni ed esterni all’azienda) che vogliono utilizzare le applicazioni aziendali dai propri dispositivi senza ‘intoppi’ e con le stesse prestazioni garantite da modalità di fruizione più tradizionali (Pc, Notebook).
Ecco allora le regole base per avere applicazioni performanti e utenti soddisfatti emerse nel corso di un recente webcast Governare l’enterprise mobility, organizzato da ZeroUno in partnership con Compuware.
1) Adottare una prospettiva user centrica. La mancata visibilità sulle prestazioni applicative e sul modo di utilizzo dei servizi It da parte degli utenti può tradursi in mancati profitti per l’organizzazione. La prospettiva dell’utente finale è dunque una delle leve più importanti per parlare di next generation Application performance management/monitoring (Apm), soprattutto oggi che abbiamo a che fare con un numero sempre più ampio di mobile user. La performance della versione mobile di un sito è la determinante principale della mobile web experience: l’utente s’aspetta gli stessi livelli di performance del sito nella versione per pc.
2) Abilitare un monitoraggio end-to-end. Le performance di un sito mobile dipendono da un numero più alto di fattori impattanti: le maggiori differenze sono nella connettività, nella varietà di dispositivi e nella stessa mobilità degli utenti. La complessità della delivery chain deriva, infatti, da numerose variabili: le terze parti che erogano i servizi di networking, il data center in house o in outsourcing, i nuovi modelli di servizio in cloud, ecc. La catena di delivery delle applicazioni è estremamente frammentata e complessa e ogni singolo tassello può avere un impatto diretto sull’esperienza utente.
3) Salvaguardare la brand reputation analizzando le performance di servizio. La reputazione di un’azienda si gioca proprio sul servizio che viene offerto ai clienti. Chi acquista un prodotto o un servizio via web o tramite il proprio dispositivo mobile si aspetta gli stessi livelli di performance nella sua esperienza di acquisto tradizionale. Conoscere le abitudini dei consumatori e affrontare i problemi prima che abbiano un impatto sull’esperienza d’acquisto è quindi molto importante.
4) Progettare siti web e mobile application performanti “by design”. Fondamentale è partire dal design delle applicazioni, saper quindi creare un sito ottimizzato per il mobile, permettendo ai clienti di interagire con esso e, a partire dalla conoscenza dei proprio utenti, adoperarsi in modo che il web per mobile sia ottimizzato al meglio per rispondere alle loro esigenze, in termini di contenuti, design e navigazione.
5) Non partire dalla prospettiva tecnologica. Se un progetto di sviluppo, revisione, modernizzazione, evoluzione applicativa parte dalla prospettiva tecnologica si rischia di ridurre o eliminare i potenziali benefici di business. Da questo punto di vista, la comprensione dei comportamenti degli utenti e di quello che può essere un potenziale di sviluppo per l’azienda è cruciale, non solo perché consente di stabilire in modo più adeguato le tecnologie cui eventualmente ricorrere, ma ancor più in una logica strategica di business dove sono richiesti dati oggettivi sul comportamento dei potenziali clienti.

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