Prospettive

Che cosa accadrà nel 2022? Le previsioni di Forrester

Nel suo recente “Predictions 2022”, la società di analisi statunitense fa un elenco di 12 tendenze che dal punto di vista tecnologico prenderanno piede da qui a qualche mese. Alcune, come la difficoltà a far decollare il lavoro ibrido o la crescita degli investimenti in infrastrutture intelligenti, ce le aspetteremmo. Altre, a cominciare dal protagonismo dei sistemi di intelligenza artificiale creativa, possono giungere nuove e perfino originali. Nel complesso, il quadro di Forrester vuole essere una spinta affinché le aziende intraprendano un percorso verso un domani agile, creativo e resiliente

Pubblicato il 16 Dic 2021

2022

Fare previsioni, di questi tempi, è un esercizio azzardato. Il caso del mensile statunitense Wired che nel 1997 ipotizzò per il ventennio successivo due scenari possibili, di cui uno distopico, non fa eccezione. L’aver preconizzato, ad esempio, una crisi pandemica che avrebbe causato 200 milioni di morti può essere accostato ai giorni nostri, ma tenendo conto del fatto che i decessi causati dal Covid-19 hanno superato i 5 milioni a livello globale. Un numero enorme, ma distante da quello profetizzato dal giornale. Un’altra delle previsioni “negative” di Wired, quella sul fallimento delle nuove tecnologie, si è rivelata ancora più infondata. Sul ruolo che la digitalizzazione avrà da qui al prossimo anno potrebbero risultare più attendibili le considerazioni che recentemente Forrester ha diffuso tramite il suo documento Predictions 2022. Il paper della società di analisi e consulenza americana traccia un elenco, più che di vere e proprie previsioni, delle 12 tendenze in termini di innovazioni e tecnologie che dovrebbero trovare conferma nel corso del 2022. Di seguito, vediamo quali sono.

1. Il mondo tutto digitale dei consumatori

Il coronavirus ha spinto ad aumentare l’adozione e l’impiego della tecnologia. Un sondaggio condotto da Forrester ha appurato che ad aprile 2020 il 49% degli adulti del Regno Unito e il 63% degli Stati Uniti hanno dichiarato di aver svolto una nuova attività online, come partecipare a un servizio religioso o a una lezione di ginnastica. Anche gli utenti che una volta erano considerati “digital holdouts”, cioè restii all’utilizzo della tecnologia, prevedono di continuare i comportamenti online che hanno acquisito durante la pandemia. Se ne ricava che, secondo Forrester, “circa l’80% dei consumatori vedrà il mondo tutto digitale, senza alcuna divisione”.

2. Verso una tecnologia incentrata sull’uomo

La digital transformation continuerà a esserci, ma sarà sempre più incentrata sull’uomo al fine di creare un legame ancora più stretto tra customer experience (CX) ed employee experience (EX), un legame che guidi il vantaggio competitivo delle aziende e generi un incremento di produttività tra il 3 e il 5%. Nel 2022, il 10% dei dirigenti tecnologici darà priorità agli investimenti in partnership strategiche e alle pratiche di innovazione per espandere radicalmente la capacità creativa e innovativa della propria organizzazione.

3. La riscoperta del canale di vendita diretta

Oggi negli Stati Uniti il 57% delle vendite e-commerce B2C passa attraverso i marketplace, mentre in Cina è il 98%. I brand hanno imparato dai marketplace, ma nel 2022 punteranno ad affrancarsene gestendo direttamente la relazioni con i propri clienti, tanto che la spesa globale per il software di gestione degli ordini supererà il miliardo di dollari nel 2022 e dovrebbe arrivare a 1,5 miliardi di dollari nel 2024.

4. I rimedi contro i rischi della supply chain

Nel 2022 il 60% degli incidenti di sicurezza coinvolgerà terze parti. È la naturale conseguenza di un ecosistema in cui la supply chain è posta sotto attacco nelle sue parti più vulnerabili. Ecco perché, a detta di Forrester, le aziende intelligenti dovranno assicurarsi che lo stack tecnologico includa risk assessment, mappatura della supply chain, risk intelligence in tempo reale e gestione della business continuity.

5. Se anche le macchine diventano inventori

I sistemi di intelligenza artificiale creativa vinceranno decine di brevetti nel 2022. Probabilmente questa è una delle previsioni più sorprendenti di Forrester, che cita il caso Dabus come il primo di una serie in cui una macchina AI ha ottenuto il riconoscimento di “inventore”. Al di là delle questioni giuridiche ed etiche che questa circostanza solleva, si tratta di uno stimolo alla sperimentazione nel campo dell’AI creativa.

6. La strada ancora da fare per i marketer B2B

Nel 2022 solo il 10% delle organizzazioni B2B identificherà le metriche per misurare il valore creato per gli acquirenti durante il processo di acquisto. E questo, nonostante gli investimenti e gli sforzi dei marketer, impedirà nel 75% dei casi il raggiungimento del ROI. Quello che ancora manca nel marketing B2B è la centralità del cliente nei processi di pianificazione ed esecuzione tali da conseguire gli obiettivi di personalizzazione.

7. Brand sempre più attenti ai temi sociali

Prendendo le mosse dal suo Global Trust Imperative Survey, da cui si ricava che i consumatori di vari Paesi si fidano più delle aziende che dei governi anche su questioni che hanno un impatto sociale, Forrester sostiene che nel 2022 i marchi intraprenderanno azioni coraggiose per promuovere gli obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance).

8. L’accessibilità come priorità per il business

L’accessibilità è diventata ormai un must-have, tanto che i fornitori di tecnologia e le aziende di servizi dovranno rafforzare le competenze in materia o rassegnarsi a perdere i 10 miliardi di dollari che nel 2020 saranno destinati, soltanto in USA e Canada, alla progettazione incentrata sull’accessibilità.

9. Quando il lavoro ibrido diventerà una realtà?

Tra un 10% di aziende che si impegnerà a promuovere il fully remote working e il 60% che passerà a un modello ibrido, sarà soprattutto il secondo campione a veder fallire un terzo dei suoi tentativi. La ragione risiede nel fatto che, nonostante un modello di lavoro formalmente ibrido, si continueranno a progettare riunioni, ruoli e opportunità di promozione attorno all’esperienza tradizionale in presenza.

10. La vittoria del cloud-native in tutte le aziende

Tra il 2020 e il 2021 l’adozione del cloud-native da parte delle aziende è aumentata in maniera netta. L’uso di container è passato dal 33% al 42%, mentre quello del serverless dal 26% al 32%. È presumibile supporre, perciò, che nel 2022 il cloud-native acquisterà un ruolo centrale nelle organizzazioni che lo sceglieranno nel 50% dei casi.

11. Taglie sempre più ricche per i cercatori di bias

Almeno 5 grandi aziende introdurranno i cosiddetti “bias bounties” nel 2022. Alla stessa stregua delle “taglie” assegnate per la ricerca di bug nei software, i premi contemplati dalle bias bounties vengono riconosciuti agli utenti che individuano delle disuguaglianze o degli squilibri negli algoritmi di intelligenza artificiale. E poiché il rinvenimento di determinati bias – come quelli divenuti celebri degli ospedali americani che davano priorità ai pazienti bianchi – nuocciono alla reputazione delle aziende, molto probabilmente il prossimo anno le taglie saranno ancora più ricche.

12. L’attesa crescita delle infrastrutture intelligenti

Il dodicesimo e ultimo orientamento identificato da Forrester è quello che tutti ci saremmo aspettati, cioè la crescita delle infrastrutture intelligenti. Nel 2022 gli investimenti in questa direzione dovrebbero aumentare del 40% anche grazie ai vari piani che negli Stati Uniti, nell’Unione europea e in Cina i governi hanno lanciato per stimolare l’economia messa a dura prova dal Coronavirus. Tecnologie IoT ed edge, favorite dalla diffusione della rete 5G, saranno in primis al centro dello sviluppo di domani.

Conclusione

Mettendo insieme questi 12 punti, Forrester asserisce che il 2022, se lo si associa al “new normal”, sarà più nuovo che normale. Sarà l’anno giusto per essere “audaci”. Infatti, la disruption, avvenuta fin dagli inizi dell’era digitale, non ha mai avuto in passato una pari intensità. Non è mai stata così pervasiva. Il cambiamento repentino ha interessato clienti, modo di lavorare, catena del valore, modelli di business e tanto altro. Una tempesta perfetta che adesso spinge le aziende a fare tesoro di tutto quello che hanno imparato durante l’ultimo biennio, da quando la pandemia ha creato una cesura con il periodo precedente. “Le aziende leader – si legge nel documento – useranno i crogioli del 2020 e 2021 per forgiare un percorso verso un domani agile, creativo e resiliente”. Fatta eccezione per alcune delle tendenze elencate, forse le previsioni di Forrester non dicono in fondo nulla di particolarmente originale. Tuttavia hanno il merito di tracciare un quadro dei trend tecnologici e di quelli legati all’innovazione che condizioneranno da qui ai prossimi mesi aziende, persone e mercati.

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