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Gli strumenti tradizionali di application performance monitoring si rivelano sempre meno in grado di seguire l’evoluzione delle architetture It verso i paradigmi cloud privati, pubblici o ibridi, perché, utilizzando tecnologie hardware e protocolli proprietari, non garantiscono un adeguato livello di flessibilità e interoperabilità. Da qui, la necessità di un monitoraggio delle prestazioni delle applicazioni basato su soluzioni flessibili e su standard come AppFlow, che apre le porte per un approccio di nuova generazione.
Pubblicato il 30 Mag 2013
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