Foglight Apm 5.9, applicazioni sotto controllo con Dell Software

La nuova release offre una vista dinamica, incentrata sulle transazioni in tempo reale dell’intera applicazione, permettendo di focalizzare le attività di application performance management sulle esigenze del cliente

Pubblicato il 04 Giu 2013

Lanciata la versione 5.9 di Foglight, la soluzione di application performance management targata Dell Software, che permette all’It di ottenere visibilità sulle transazioni per comprendere l’esperienza dell’utente finale durante tutto il processo e attraverso l’intero stack applicativo: dal codice al middleware, fino a sistema operativo e hypervisor.

Oltre a permettere ai sistemi Informativi e al business di lavorare insieme al fine di migliorare le performance applicative e la qualità dei servizi offerti ai clienti, la nuova release, grazie alla tecnologia Transaction Dna, può facilitare la collaborazione tra personale It e sviluppatori. Questa tecnologia, infatti, unifica diverse sorgenti di dati in un unico framework, abilitando i due gruppi a collaborare sullo stesso problema per risolverlo in tempi più rapidi. Nella vision di Dell, una maggiore collaborazione è un punto fondamentale per ridurre il tempo medio di risoluzione (Mttr) e rappresenta una priorità di business a causa del suo impatto sulle transazioni e sugli utenti che operano con applicazioni web.

Tra le novità del'ultima versione di Foglight rientra anche il supporto per il monitoraggio delle applicazioni Ajax che permette di combinare i dati raccolti dalla rete e dal browser per produrre report su tutte le attività di una sessione utente, compresi cali di prestazioni ed errori, tempi di navigazione ed eventi tastiera/mouse.

Oltre a garantire l'analisi avanzata delle transazioni multi-step, la realease 5.9 permette di effettuare l'analisi interattiva dei contenuti delle pagine pre-definite: la suddivisione per luogo, browser e contenuto, infatti, facilita la valutazione da parte di analisti business e It per comprendere attributi comuni di rallentamenti ed errori delle prestazioni applicative.

Infine, le nuove feature includono, in ottica big data, anche una repository delle transazioni per l’analisi e lo storage di elevati volumi di dati granulari: attraverso un’appliance fisica o virtuale, facile da installare, manutenere e scalare in base al numero di utenti, infatti, viene offerto un unico punto di gestione per l'application performance management.

“Foglight Apm 5.9 rappresenta un traguardo significativo nell’Apm collaborativo incentrato sul cliente, con monitoraggio del comportamento, analisi end-to-end delle transazioni e attività forensi contestuali che offrono indicazioni sia all’IT che al business – commenta John Newsom, executive director Application Performance Monitoring in Dell Software -. La miglior misura della delivery applicativa è l’esperienza dell’utente e la nostra soluzione offre una vista dinamica, incentrata sulle transazioni in tempo reale dell’intera applicazione, compresi tutti gli aspetti di ogni transazione. Con Foglight, i team di supporto applicativo possono vedere l’esatta esperienza utente e isolare eventuali problemi al codice all’interno di browser o server applicativo, chiamate esterne di terze parti, infrastruttura applicativa o in qualunque altro luogo del percorso esecutivo. Quando sia l’It che il business dispongono delle giuste risposte, piuttosto che dei semplici dati, l’Mttr viene ridotto e l’esperienza utente ottimizzata”.

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