Durante la pandemia, Ivanti non si è mai fermata ma al contrario ha accelerato il suo percorso strategico già ben consolidato per rispondere alle esigenze di aziende, team e reparti IT sempre più vicini ad un modello di lavoro ibrido, agile ed inclusivo, definito dalla stessa Ivanti Everywhere Workplace. In che modo? Attraverso soluzioni end-to-end sicure, unificate ed automatizzate. Una strategia che parte da lontano ed è incentrata su acquisizioni di realtà tecnologiche in grado di portare all’interno di Ivanti, i talenti e le soluzioni per potenziare le innovazioni già presenti internamente, prima tra tutte, la piattaforma Ivanti Neurons.
“Questo approccio mira per prima cosa ad ottimizzare il lavoro da remoto abbandonando un concetto di perimetro che appartiene sempre più al passato e a semplificare i processi di digital transformation. Allo stesso tempo, permette di adottare tecnologie che garantiscono un vantaggio competitivo nel lungo periodo e una maggiore produttività” afferma Marco Cellamare, Regional Sales Director dell’area Mediterranea di Ivanti a cui abbiamo chiesto di parlare dell’approccio strategico e di system integrator dell’azienda.
Chi è Ivanti oggi
Nata nel 2017 negli Stati Uniti dall’unione di Heat Software e Landesk due società legate a soluzioni per la gestione di servizi IT e degli endpoint, oggi l’azienda è presente in 23 paesi con 36 sedi e un portfolio di soluzioni complete per la gestione dell’unified IT incentrate su tre pilastri fondamentali: endpoint, sicurezza zero trust e gestione dei servizi.
“Ivanti ha un ruolo di integratore che si rivolge a un target specifico e che negli anni ha visto concretizzare oltre 20 acquisizioni per migliorare la qualità dei tre pilastri” prosegue Marco Cellamare.
Tra le più recenti, ci sono MobileIron e Pulse Secure per endpoint e sicurezza zero trust e ultima, nel marzo 2021, l’acquisizione di Cherwell per espandere le funzionalità della piattaforma Neurons. Questa soluzione fornisce servizi end-to-end e la gestione degli asset dall’IT alle linee di business e da ogni endpoint all’edge IoT per supportare al meglio le applicazioni del digital workspace e gestire la complessità IT attraverso una soluzione di Enterprise Service Management (ESM) avanzata e specificamente orientata ai settori verticali.
L’obiettivo delle acquisizioni è combinare tra loro soluzioni moderne e fornire alle aziende una cabina di regia unica per un perfetto Everywhere Workplace: un ambiente di lavoro distribuito dove diffondere una modalità di gestione semplice e sicura, proteggere i dispositivi e servire tutti gli endpoint e gli asset IT fino a fornire assistenza.
Oggi, Ivanti mette in campo soluzioni che permettono alle aziende di fare business, ridurre il time to market e affrontare uno scenario ancora troppo incerto. Soluzioni che, allo stesso tempo, sono il risultato di un approccio innovativo per trovare risposte diverse alle nuove sfide, identificando canali di collegamento tra le parti e interconnessioni tra le soluzioni.
L’approccio unificato per gestire la crescente complessità dell’IT
La Gestione Unificata degli Endpoint (UEM), lo Zero Trust Access (ZTA) ed infine l’Enterprise Service Management (ESM) rappresentano le soluzioni presenti nella piattaforma Ivanti Neurons che integra funzionalità di hyper automazione con processi operativi adattandosi ogni volta al contesto di ciascun utente. Permette ai dispositivi di auto ripararsi e auto proteggersi fornendo agli utenti un’esperienza di auto assistenza personalizzata. Fornisce informazioni in tempo reale per contrastare i rischi e prevenire violazioni e vulnerabilità in pochi secondi fino a gestire processi IT e line of business all’interno delle organizzazioni. Ed infine, rappresenta un approccio unificato alla gestione IT in grado di spaziare dagli endpoint al back office, ai servizi aziendali, assistere ed integrare tecnologie di terze parti per garantire la business continuity, un vantaggio competitivo e maggiore produttività.
Secondo Gartner entro il 2024, come sottolinea lo stesso Marco Cellamare, le organizzazioni saranno in grado di ridurre i costi operativi del 30% grazie all’automazione. Intraprendere un percorso verso l’hyperautomation permette ad un’organizzazione una maggiore efficienza e aiuta a semplificare e snellire i processi legacy che nel tempo sono diventati segmentati e soprattutto costosi.
Il futuro strategico di Ivanti
Ivanti cresce come azienda e come persone. “Questo ultimo anno, non solo ha portato nuove acquisizioni ma anche nuove assunzioni. Un anno positivo con una crescita costante che ci fa ben sperare per il futuro” afferma Marco Cellamare e poi, continua “Ivanti è l’unica azienda ad implementare un approccio unificato alla gestione IT, dagli endpoint, alla security, fino alla gestione dei servizi aziendali anche se la scelta di integration è sempre molto delicata: avviene in modo pertinente alle soluzioni già presenti internamente ma è anche coerente verso l’esterno. I vantaggi che ne derivano dall’offerta sono principalmente in termini di gestione completa, sicura ed assistita”.
L’integrazione, poi, non si limita solo alla tecnologia ma si allarga alle persone, alle relazioni e alle diverse procedure lavorative che animano le società acquisite. Una sfida che diventa culturale ed umana, non semplice ma decisiva nel rendere il tutto molto più omogeneo e compatto. Il risultato è un’offerta completa e forte, frutto di una strategia vincente e solida.