“Servizi di Sicurezza dal cloud: un ossimoro?” è il titolo di una presentazione al Gartner Symposium di novembre 2012. La risposta è “No” e in Italia c’è già chi vede nella security as-a-service una preziosa opportunità: si tratta di Intesi Group, player con sede a Milano e un centinaio di dependenti, che vanta una decennale esperienza nell’offrire sicurezza a grandi clienti, soprattutto nei settori Finance e Tlc. A spiegare il percorso evolutivo verso l’erogazione di servizi sulla nuvola, prima gestiti e integrati in modalità on-premise, sono Paolo Sironi e Fernando Catullo, rispettivamente Presidente e Ad della società.
Fatturato in continua crescita dai 5,2 milioni di euro del 2004 agli 8,7 del 2012, recupero di marginalità negli ultimi due anni, forecast 2013 sui 9 milioni di euro: sono i numeri del Gruppo che – come sottolinea Sironi – “ha visto e vede evolvere la modalità di relazione con i clienti in parallelo all’offerta, dall’iniziale attività consulenziale per progetti di sicurezza ad hoc all’attuale ruolo di venditore-integratore di software e hardware on premise, fino al riposizionamento in prospettiva come provider”.
L’infrastruttura alla base della security as-a-service di Intesi si chiama Time for mind (T4mind) ed è pronta a cogliere le nuove opportunità di business: una ricerca del Cipe prevede, infatti, che nei prossimi anni l’indice di penetrazione del cloud negli istituti bancari arriverà al 95%. A fare da volano a T4Mind sono la progressiva scomparsa del perimetro aziendale, la diffusione di una miriade di dispositivi mobile e applicazioni personali di cloud storage, la necessità di accesso protetto ai dati, nel rispetto degli standard di sicurezza bancari.
T4Mind è “già in produzione presso alcuni clienti”, lascia intendere Catullo. Il potenziale? Due o tre grandi aziende e il milione di utenze si raggiunge facile: il costo è a licenza utente, dimensionato sul numero di utenti, ma le funzioni base per il singolo consumatore sono gratuite.
L’obiettivo di fine 2013? Tutte le 15-20 grandi aziende clienti di T4Mind con “relazione diretta” e la trentina di partner che sulla base delle funzioni di T4Mind sviluppano e vendono i propri servizi cloud. La chiave di T4Mind, infatti, sta proprio nel polimorfismo Paas/Saas. Per i partner opera secondo il modello Platform as a service, con interfacce Api e amministrative integrabili con le App aziendali prodotte per l’utente finale dai partner o dallo stesso It aziendale. Così, ad esempio, T4Mind gestisce la firma elettronica avanzata oppure eroga servizi di strong authentication per mobile o per la pubblicazione sicura di documenti. Funziona, invece, secondo il modello Software as a service per i consumatori e le stesse Lob aziendali. Con grande versatilità: gateway sicuro per la ricerca e la gestione asincrona delle operazioni, su grandi quantità di dati; erogatore di sicurezza logica (crittografia implicita ed esplicita, strong authentication via one time password) e di firma digitale certificata; supporto multidispositivo (smartphone, tablet, web). Un servizio strategico è la firma elettronica avanzata: in modalità cloud contiene drasticamente il costo. Si attende una normativa chiara in materia, ma poi l’aspettativa è per il decollo di tutto il B2b e il B2c.
T4Mind va così ad affiancarsi all’offerta on-premise di Intesi basata su filoni storici: la famiglia di prodotti per la sicurezza Pksuite e Activ1°st, che include middleware e procedure per l’integrazione.