MILANO – Sap e SuccessFactors, società specializzata in soluzioni per la gestione delle risorse umane, acquisita dal gruppo Sap alla fine del 2011, hanno di recente lanciato il cosiddetto “Hybrid Hr” per la gestione delle risorse umane che unisce i vantaggi di On Premise e SaaS, abbinando alle applicazioni di base Hr on-premise della soluzione Sap Erp Human Capital Management, che supporta tutte le principali necessità del Workforce Process Management, i servizi avanzati SuccessFactors Business Execution (BizX) disponibili in cloud per la gestione dei talenti, la formazione, l’assunzione e la gestione della forza lavoro.
Invece che un aut aut tecnologico, grazie alla possibilità di far lavorare i due sistemi in modo combinato e complementare, le aziende possono scegliere per ciascun processo quale tipo di soluzione utilizzare. Diventa quindi possibile coniugare i vantaggi di una forte personalizzazione tipica dell’On Premise e delle sue garanzie in termini di sicurezza e protezione dei dati, con l’accessibilità via Internet delle informazioni e la semplicità di un’interfaccia intuitiva, caratteristiche proprie del cloud. E che questi vantaggi corrispondano alle esigenze aziendali, lo dimostra il fatto che, in parallelo al perfezionamento dei sistemi ibridi integrati, i modelli On Premise stanno man mano rendendo più accattivante l’interfaccia per assomigliare alle odierne soluzioni as-a-service, mentre i sistemi SaaS stiano divenendo sempre più flessibili sul piano della parametrizzazione, assorbendo ciascuno i punti di forza dell’altro. Al di là di questa riflessione, l’hybrid cloud resta la strada privilegiata dal punto di vista economico per chi ha già in house soluzioni On Premise e vuole aprirsi al cloud, ma senza rinunciare a capitalizzare gli investimenti fatti.
Come sottolinea NorthgateArinso, società specializzata nei servizi consulenziali Sap Hcm (Human Capital Management), sta aumentando la consapevolezza del ruolo assegnato alla funzione Risorse Umane come elemento strategico per il raggiungimento degli obiettivi di performance aziendale: l’efficienza dei dipendenti è l’efficacia del business. La scelta di un sistema Hr ottimizzato, che sfrutti le potenzialità di un modello ibrido per comprendere e gestire al meglio il capitale umano va letta dunque anche in questa chiave. “Come diceva Steve Jobs, attrarre e assumere i talenti è il task più importante per un’azienda” commenta Sabino Pisano, Business Development Director Northgate Arinso, che prosegue sottolineando l’importanza, in un’ottica di attrazione dei talenti, di premiare correttamente le performance per incentivare il personale a fare meglio. “Spesso – dice infatti il manager – accade che le valutazioni sul personale avvengano in modo approssimativo, tendendo ad allineare i giudizi per evitare di dover screditare qualcuno: un forte peso lo ha il timore nel dare dei pareri nettamente negativi su figure con le quali si collabora. È difficile che questo possa accadere se c’è un sistema strutturato, correttamente utilizzato, che valuta le performance sulla base di dati oggettivi”. È quindi necessario premiare la competenza gestendo bene i benefit e tracciare dei piani di incentivazione; per farlo bisogna raccogliere i dati, elaborarli, renderli utili. “Per questo – conclude Pisano – è importante integrare gli strumenti e non semplicemente interfacciarli”. Se i modelli Hr tenderanno a essere sempre più ibridi, un elemento critico diverrà proprio l’integrazione dei sistemi; è attraverso uno sforzo in questa direzione che i dipartimenti Hr potranno distinguersi contribuendo, laddove gli sarà permesso sedere ai tavoli decisionali, ad aumentare il vantaggio competitivo.