Per vincere nel mercato iper-competitivo della consulenza IT, bisogna avere competenze specializzate, visione di business e velocità di risposta. È questa la ricetta di Horizon Consulting, raccontata dai due co-fondatori Alessandro Re e Alan Ferrario.
L’evoluzione societaria e il posizionamento
Istituita nel 2012, la società ha conosciuto infatti un’evoluzione continua, in termini di fatturato, organico e servizi a portafoglio: “Siamo nati e cresciuti con le nostre forze – racconta Re -. Oggi contiamo due sedi, a Milano e Venezia, con oltre cinquanta dipendenti. Nell’ultimo anno abbiamo cambiato assetto societario, da unica azienda specializzata in cyber security a Gruppo. Abbiamo infatti costituito Horizon Digital, una nuova entità dedicata ai temi della trasformazione digitale che si posiziona al fianco della capostipite Horizon Security. A cappello di entrambe si colloca la holding Horizon Consulting. I nostri servizi si pongono nella fascia alta della consulenza e il nostro portafoglio clienti è costituito al 90% da Large Enterprise“.
Ciò che non è cambiato, come sottolinea Re, è invece la filosofia indipendente («non abbiamo fondi alle spalle e cresciamo grazie ai nostri investimenti») e l’approccio consulenziale, che garantisce la soluzione ottimale per qualsiasi esigenza e la neutralità rispetto alle tecnologie di mercato: “Oggi – interviene Alan Ferrario – il nostro obiettivo è presentarci come Gruppo che comprende due aziende, caratterizzate da proprie verticalità e capaci di rispondere alle precise richieste del cliente, ma anche di sfruttare le sinergie fra le nostre singole realtà”.
La filosofia aziendale e l’organizzazione
I valori su cui il Gruppo si è formato sono sostanzialmente tre: “Il primo – racconta Re – è l’attenzione al business, che, nell’ambito della cyber security, rappresenta un nostro fattore distintivo. Molto spesso infatti, i player del settore si concentrano sugli aspetti tecnici della sicurezza, trascurando le necessità aziendali. Così la cyber security viene percepita come un elemento che ostacola e rallenta le attività di business, mentre noi abbiamo sempre dimostrato molta sensibilità nel comprendere i processi interni e disegnare soluzioni che rispettassero le esigenze dell’organizzazione. La capacità di ottenere il consenso e il supporto del business, ci consente inoltre di lavorare sui progetti con maggiore efficacia”.
Gli altri principi fondanti del Gruppo sono l’innovazione e la competenza: “Investiamo in ricerca – afferma Re -, su ambiti molto specifici ma fondamentali per rispondere alle necessità attuali e future dei nostri clienti, portando valore. Non vogliamo essere i “tuttologi” della cyber security, ma piuttosto concentrarci su precise competenze, che vengono declinate in quattro business unit”.
In particolare, come chiarisce Re, le divisioni sono:
- Information Security, che offre consulenza in ambito Governance, Risk Management, Compliance e Business Continuity;
- Offensive Security, che si occupa di simulare scenari di attacco complessi e quanto più possibile aderenti alla realtà al fine di consentire al cliente di individuare le problematiche ed impatti, costruire l’opportuno know-how per poterli rilevare autonomamente e mettere in campo gli opportuni rimedi;
- Defensive Security, incaricata di progettare e sviluppare a livello ingegneristico le soluzioni di protezione avanzate;
- Infrastructure & OT Security, dedicata alla messa in sicurezza delle infrastrutture ICT ed Operational Technologies, quindi degli impianti produttivi e delle infrastrutture critiche, come le centrali elettriche o i siti per l’estrazione del petrolio.
“Poiché di più recente fondazione – prosegue Re -, Horizon Digital è un’unica entità, ma con diverse focalizzazioni: ad esempio, la cloud adoption; l’implementazione e la messa in sicurezza del new digital workplace; implementazione degli analytics come strumenti evoluti che sfruttano tecniche di intelligenza artificiale e machine learning per raccogliere dati significativi ed estrarre indicatori utili all’azienda e al suo business; le applicazioni dell’Internet Of Things, per cui supportiamo le aziende nel costruire un sistema completo per la gestione dei dispositivi connessi e delle informazioni generate”.
L’approccio consulenziale e gli obiettivi di crescita
Ma come si concretizzano i progetti di Cybersecurity e Digital Transformation proposti dal Gruppo?
“Dopo un’attenta fase di ascolto delle esigenze – spiega Ferrario – proponiamo al cliente un ventaglio di servizi e soluzioni su misura. Il mercato infatti ci riconosce tre meriti: la competenza, per cui siamo in grado di rispondere puntualmente a qualsiasi necessità; l’approccio sartoriale, cosicché ogni proposta viene cucita attorno alle peculiarità del cliente; la flessibilità, quindi la capacità di soddisfare molto rapidamente le richieste. Anche se siamo in crescita, cerchiamo di mantenere un DNA agile e una struttura snella per garantire velocità di risposta”.
Gli obiettivi di crescita di Horizon Consulting sono infatti ambiziosi. «In termini di fatturato e personale – dichiara Ferrario -, stiamo crescendo in media del 30% annuo e intendiamo mantenere questo ritmo. Entro la fine dell’anno fiscale vogliamo superare i sessanta dipendenti e infatti stiamo cercando nuove figure da assumere in entrambe le società del Gruppo. I profili che ricerchiamo sono sia professionisti con background tecnico sia figure più trasversali, ad esempio con competenze ed esperienze in ambito Program/Project Management, Architecture Design e Business Development».
L’ampliamento del business da un punto di vista geografico, rappresenta l’altro obiettivo prioritario, da realizzare nel medio termine. “Oggi – riporta Ferrario – siamo principalmente concentrati nel Nord Italia e nella parte alta del Centro, ma vogliamo affermarci su tutto il territorio italiano e stiamo ragionando anche in ottica Europa, con l’idea di aprire eventualmente una sede estera”.
Ma a guidare i progetti di espansione, rimane saldo il principio dell’autonomia: “Vogliamo procedere – conclude Ferrario – secondo una crescita sana ed organica, camminando sulle nostre gambe e mantenendo la nostra identità ed autonomia”.