Scoppia la cooperazione da effetto cloud: Oracle con Microsoft e con Salesforce.com

Pubblicato il 03 Lug 2013

Lunedì 24 giugno Mark Hurd, Presidente di Oracle e Steve Ballmer, Ceo di Microsoft, hanno annunciato la partnership delle due società per cui Windows Server Hyper-V (l’ipervisore Microsoft per ambienti virtualizzati) e la piattaforma Windows Azure per il cloud supporteranno software Oracle (Java, Oracle Database e Oracle WebLogic Server). Oracle si è impegnata a supportare il proprio software sotto ipervisore o piattaforma Microsoft e a fornire pieno supporto ai clienti su queste configurazioni.

Steve Ballmer, Ceo di Microsoft

Le espressioni usate sia da Ballmer sia da Hurd si sforzano di sottolineare la continuità della collaborazione e la sua naturale prosecuzione da un’esperienza iniziata con Windows Server da “anni”. Per Ballmer la priorità è “dare al business ciò di cui ha bisogno” e per Hurd “fornire scelta e flessibilità attraverso una molteplicità di dispiegamento”.

Alla base di questi principi stanno ovviamente concreti interessi per le due aziende: ci pare indubitabile che la decisione sia dettata per entrambi i colossi dall’effetto cloud, in particolare dal cloud ibrido (l’uso secondo scelte ragionate di un mix di servizi pubblici all’interno di un cloud privato). Un’area insieme al mobile trainante, con crescite anno su anno che Gartner stima del 38%, il che vuol dire in cinque anni quintuplicare un giro d’affari già nel 2013 a 6 miliardi di dollari. Un caso di business da manuale per spiegare anche alla più feroce delle “competition” che deve cedere il passo alle ragioni della “cooperation”.

Marc Benioff, Presidente e Ceo di Salesforce.com

Qualche giorno dopo, Larry Ellison, Ceo di Oracle e Marc Benioff, Presidente e Ceo di Salesforce.com hanno annunciato “una partnership Salesforce.com – Oracle che in 9 anni indirizzerà completamente i 3 livelli di cloud: Applicazioni, Piattaforme e Infrastruttura”.

Nell’ambito di tale piano, l’espressione usata da Benioff è che Salesforce.com si “standardizzerà” sulla base di: sistema operativo Oracle Linux, sistemi ingegnerizzati Exadata, database Oracle e piattaforma middleware Java. Chi vorrà il servizio pubblico Saleforce.com lo avrà con Oracle Db e non Db2 o Sql Server.

Dal canto suo Oracle integrerà Salesforce.com in Fusion Hcm e con le applicazioni di Financial Cloud di Oracle che, come azienda, Salesforce.com userà al proprio interno.

Benioff ha sottolineato la sinergia applicativa: mettere a disposizione insieme in cloud il Crm di Salesforce.com integrato con Hcm di Fusion e con Financial cloud. “La semplicità di salesforce.com sarà ‘powered by’ Oracle”, ha detto il Ceo.

Larry Ellison, Ceo di Oracle

Larry Ellison ha insistito sul primato delle aspettative dei clienti verso il cloud. Soddisfarle è la ragione della partnership: “Nel cloud  anche e soprattutto se i vendor sono diversi, occorrono soluzioni veloci e a basso costo, e applicazioni integrabili ‘out of the box’”.

Anche qui, una scelta che fa riflettere. I vendor si rendono conto che nel cloud è pericoloso essere la terza o forse solo la seconda migliore applicazione. Sopravvive e si afferma solo il ticket migliore. Per questo, anche qui la “coopetizione” dovrà lasciare la componente competitiva “fuori” dal cloud (Oracle non ha certo detto che abbandona i suoi piani Oracle Crm nelle offerte on premise) e far prevalere in questo ambito la collaborazione.

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