MILANO – Agli inizi di luglio, Accenture ha incontrato la stampa in Expo per illustrare il suo ruolo come Official Global System Integration Partner dell’Esposizione, per discutere della digitalizzazione del business nella filiera agroalimentare e di un indice del livello di digitalizzazione targato Accenture Strategy.
Accenture, in qualità di Global System Integration Partner, “ha progettato e realizzato il sistema nervoso dell’Esposizione Universale, la Service Delivery Platform (Sdp) per garantire l’esperienza digitale del visitatore”, ha detto Guido Arnone, Expo Technology & Digital Innovation Director. Sdp raccoglie, analizza e gestisce l’intero flusso di informazioni di Expo, partner ed espositori; produce servizi di integrazione, mobilità, analytics e Crm; macina al giorno 2,5 milioni di transazioni, 150.000 email e 2,6 milioni di Sms per le campagne informative. Abilita così servizi di e-couponing e di Presence Location management (7,5 milioni di notifiche al giorno), il MyExpo Web Portal, e la Expo Official App, gratuita “porta d’ingresso digitale’’, già oltre quota 900.000 download.
Il secondo tema è stato affrontato da Marco Morchio, Expo Project Leader e Managing Director Accenture Strategy Igem che ha ricordato come “la digitalizzazione del business per la filiera agroalimentare sia un fattore di trasformazione industriale e motore di rilancio socio economico del pianeta e del nostro Paese”. Anche l’acronimo Igem (International Genetically Engineered Machine) attribuito alla strategia Accenture è una specificità del settore agroalimentare che rimanda alle biotecnologie e al contributo atteso da un IoT industrializzato. “Due in Expo i casi concreti di questa visione: il Future Food District (Supermercato del futuro, realizzato da Accenture per Coop), che apre nuovi modelli interattivi nel retail – ha spiegato Morchio – e Digital Lifestyle Experience, spazio interattivo per sperimentare in concreto il potenziale dell’IoT nella vita quotidiana. Il Future Food District, nuovo concept degli acquisti, teorizzato da Carlo Ratti, Direttore del Mit Senseable City Lab di Boston, integra architettura di spazi dedicati ai consumatori e tecnologia, per una esperienza di acquisto innovativa, in cui un virtuoso connubio fisico e digitale amplifica effetti di socialità e funzionalità”.
Ma l’annuncio piú importante ci pare il terzo: è stato presentato un Digital Density Index, indice del livello di digitalizzazione targato Accenture Strategy in partnership con Oxford Economics University, usabile sia a livello di azienda sia di sistema paese, che misura la trasformazione digitale realizzata e la correla con le performance economiche raggiunte. Secondo lo studio, solo 10 punti in più nell’indice di densità spingerebbero una crescita aggiuntiva del Pil di 0,25 punti percentuali in economie avanzate (0,50 in quelle emergenti); 0,25 del Pil sono per l’Italia 41 miliardi di dollari in 5 anni, che valgono un incremento del Pil dell’1,8% entro il 2020.