Al termine del 2017 Ducati Motor Holding ha avviato un processo di trasformazione digitale del proprio business spinto da tre necessità: innalzare la competitività e le prestazioni delle moto partecipanti al Moto GP, evolvere e differenziare i propri mezzi sviluppando la connessione alla Ducati Link App e modernizzare i processi di gestione del dato accelerando la compliance al GDPR. In tale contesto si inserisce il progetto La Data Driven Digital Transformation di Ducati presentato in occasione dei Digital360 Awards 2019 dove è risultato vincitore per la categoria tecnologica Big Data Analytics. Il progetto ha inoltre vinto il Premio Speciale Benefici apportati del CIOSummIT. Grazie a questo oggi Ducati utilizza un’infrastruttura storage completamente rinnovata da NetApp per sostenere il data center core, gli ambienti di calcolo ad alte prestazioni HPC – High performance computing e analizzare i dati che si generano nei weekend di corse e arrivano dalle moto da strada connesse, ma anche quelli raccolti nel team in MotoGP.
Sulle moto di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Michele Pirro sono presenti oltre 60 sensori elettronici che generano circa 30 GB di dati per ogni week end di gara o sessione di test: si tratta di informazioni che vanno dall’angolo di piega, a quelle del sistema frenante, alla pressione e temperatura delle gomme e tante altre ancora. Tali dati vengono rielaborati dai data scientist della casa di Borgo Panigale per perfezionare le strategie di gara, identificare tempestivamente le anomalie e indirizzare le attività di ricerca e sviluppo. Sono state inoltre dotate di sensori anche le moto dei 2 team “satellite” di Ducati, utilizzate come veri e propri laboratori su pista.
Trasformazione digitale di Ducati, ecco le tecnologie utilizzate
Ducati ha avviato un progetto imponente di trasformazione del proprio data center che oggi conta su circa 30 nodi di calcolo e una potenza computazionale di 600 core, 4 TB di RAM dedicata e 100 TB di storage. L’HPC si rivela fondamentale in Ducati per tutte le analisi legate alle simulazioni di fluidodinamica e aerodinamica delle moto, oltre che per lo stress-test sui pezzi. Nel datacenter primario di Borgo Panigale è stato adottato un sistema All Flash A700. Ducati Corse dispone inoltre di un FAS8200 (cluster di calcolo ad alte prestazioni e analisi dei dati e simulazioni) oltre a un sistema iperconvergente per i test del team MotoGP. Questo sistema connette il Box all’ambiente dati corporate e permette di effettuare simulazioni complesse già all’interno del Box stesso durante i test e le prove libere.
Oltre che di un notevole aumento nella velocità di raccolta delle informazioni e della sincronizzazione in tempo reale tra i datacenter e il sito di DR – Disaster recovery di Ponte San Pietro (Bergamo), Ducati oggi può fruire di una grande quantità di memoria utile da sfruttare sia per archiviare sia per elaborare ed è sempre più veloce nell’ottenere risposte utili al business (incremento del 10%), è poi in grado di fornire soluzioni in circa il 30% di tempo in meno rispetto a prima.
In dicembre, Ducati ha migrato da ambiente fisico a virtualizzato l’intero ambiente SAP, gestendo la migrazione in linea sfruttando proprio la facility di DR per garantire continuità al business.
Per il futuro l’idea è di sfruttare l’infrastruttura realizzata per sostenere nuovi progetti che vertono sempre più sull’analisi dei Big data, l’automazione delle analytics, i modelli di simulazione e il machine learning perché anche un decimo di secondo in pista può far perdere il podio…