Intel Xeon E7 v4: nuovi processori pensando ai big data

La nuova famiglia Intel Xeon E7 v4 vanta tecnologie appositamente studiate per sfruttare il potenziale dei dati. Maggiore memoria per favorire l’in-memory computing, funzionalità di telemetria e tecnologie di orchestrazione, oltre al perfezionamento dell’Intel Run Safe technology sono le principali novità.

Pubblicato il 13 Giu 2016

L'impostazione e gestione dei database sono oggi più che mai fondamentali per un uso efficace dei dati, dati che vediamo moltiplicarsi a ritmi incessanti e che per essere davvero utili devono spesso essere analizzati subito. Da questa convinzione nasce la progettazione della nuova famiglia di processori Intel Xeon E7 v4 pensati proprio per offrire grande potenza di calcolo per l'analisi avanzata dei dati in tempo reale e in-memory computing.

Andrea Toigo, pre sales director Intel Central, Southern & Eastern Europe

“L'evoluzione di hardware e software – ha spiegato Andrea Toigo, Pre Sales Director Intel Central, Southern & Eastern Europe – consente oggi alle aziende di raccogliere la sfida del valore che può essere generato dall'analisi, sempre più in tempo reale, dei dati raccolti da tutte le fonti possibili.

Dal punto di vista hardware, oggi riusciamo a caricare maggior quantità di dati nella memoria del server che è molto veloce, rispetto ai sistemi di storage; nello specifico, gli Xeon E7 v4 consentono di raddoppiare la quantità di memoria di ogni singolo processore. D'altra parte, lo sviluppo software (si pensi a Sap Hana o Ibm Db2 per esempio) ha incrementato la capacità di analisi del dato in memoria. Combinando quindi prodotti con grandi quantità di memoria (la nuova famiglia di processori arriva a 24 Tb in un sistema a 8 socket) e soluzioni di analisi avanzate – prosegue Toigo – si può usufruire di sistemi che consentono analisi real time di grandi quantità di informazioni, con tutti i benefici che ne derivano”.
La nuova generazione di processori vanta 24 core rispetto ai 18 che si avevano prima, ciò significa un maggior parallelismo e, quindi, migliori capacità di elaborazione; la cache, inoltre, è stata portata a da 45 Mb a 60, per aumentare la velocità.
Novità assoluta: le nuove funzionalità di telemetria avanzate e le tecnologie di orchestrazione come la Intel Resource Director.
“Oggi anche nel mondo del database si va verso la virtualizzazione, le soluzioni come Resource Director Technology permettono di verificare qual è l'utilizzo di ogni core, così come quello della cache, e da parte di quali processi, per stabilire, di conseguenza, le priorità”.
Generalmente sulle analisi di dati sono basati processi e attività mission critical, quindi è fondamentale la resistenza a errori e disponibilità a '5 nove': Intel risponde a questa esigenza con Run Sure Technology che è stata ulteriormente perfezionata per questi nuovi processori al fine di garantire massima affidabilità.
“Per completare il tutto, vorrei aggiungere – conclude il manager Intel – che la valutazione di un database si basa sul numero delle transazioni al secondo e noi abbiamo avuto un miglioramento del 30% da questo punto di vista; ma una cosa fondamentale da considerare è anche il costo di tali transazioni e, dal confronto con i competitor, usciamo vincenti anche in questo senso. Inoltre stiamo sviluppando le nuove memorie 3D Xpoint (cross-point) che saranno molto veloci e meno costose delle attuali Ram e stiamo lavorando sul 5G, perché in un mondo interconnesso è necessario che vi sia scambio immediato di informazioni, quindi vogliamo avere pronta una proposizione di prodotto al momento giusto anche da questo punto di vista”.

Per maggiori informazioni: Big data analytics, come fare e quali le competenze necessarie

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