Potente ma allo stesso tempo modulare, flessibile, intuitiva, profilata e facilmente integrabile con i sistemi IT preesistenti. Sono alcune delle caratteristiche di BIM, una suite di business intelligence sviluppata dalla software house bresciana Myti, fondata alcuni anni fa da alcuni giovani ingegneri con un passato in buona parte dedicato allo sviluppo di soluzioni pacchettizzate di BI in altre primarie aziende IT.
BIM porta in dote questo DNA nella BI del team di Myti, specializzato anche nella progettazione e sviluppo di soluzioni basate sull’applicazione dell’intelligenza artificiale (più precisamente dei sistemi esperti) e dell’analisi semantica, in un’ottica agnostica per quanto riguarda i linguaggi di sviluppo e le piattaforme, proprietarie e open source.
In questo contesto, BIM si configura come la suite di Myti per il supporto decisionale (DSS, Decision Support System) e l’analisi delle performance aziendali di business (BPM, Business Performance Management), e va ad arricchire un’offerta software che include, fra le altre, una soluzione per realizzare configuratori di prodotti basati su regole (Myti Sizer), una piattaforma per la gestione di impianti remoti e dell’IoT (Cloud RM) e un motore di ricerca per aziende (Enterprise Search Engine), che consente di accedere a tutte le informazioni e a tutte le funzioni aziendali da un’unica, semplice interfaccia (Bleen).
Who's Who
Gianbattista Schieppati
Torniamo ai plus di BIM per il DSS e il BPM. Il modulo principale, BIM Vision, fornisce tutte le funzionalità di un prodotto di BI per effettuare query, analisi e reportistica. Nello sviluppo di questo modulo, Myti ha puntato, oltre che sulla potenza dei motori statistici (formule e funzioni avanzate di analisi) e sulla disponibilità di diverse modalità di visualizzazione (tabelle pivot, grafici, analisi geografiche, altri strumenti di analisi dimensionale), anche sull’intuitività. Una delle convinzioni principali di Myti (alla base anche della scelta di inserirla embedded in altre soluzioni) è che la BI, sottolinea Gianbattista Schieppati, co-fondatore della software house bresciana, “deve avere effetto sulla parte operativa dei processi di business”. Affinché avvenga questo, i dati (“che nel caso dei sistemi esperti guidano addirittura i processi”) devono poter essere estratti dovunque si trovino e analizzati nel modo più efficace da parte dell’end-user, il quale deve essere reso il più possibile autonomo, grazie alla possibilità (garantita da “vocabolario di concetti” contenuto nel modulo BIM Design) di effettuare le estrazioni e le query utilizzando i termini di uso quotidiano legati al suo profilo. La profilazione dell’utente è un altro punto forte di BIM, che garantisce anche la sicurezza e la certificazione dei dati. Arricchiscono i vantaggi di BIM anche i moduli per l’accesso della suite da internet (BIM Reader Web) e quello per la generazione di report (BIM Publisher), in grado di aggiornare e distribuire automaticamente le informazioni in modo intelligente e profilato, anche su portale.