Nata nel 2008 con la chiara intenzione di posizionarsi sul mercato dell’Information Technology con una proposta univoca nell’ambito dell’analisi e della gestione dei dati, Almawave, società del gruppo Almaviva, si è focalizzata da subito sulla ricerca e sviluppo di tecnologie funzionali all’interpretazione dei contenuti testuali digitali. L’engine semantico, cuore dell’offerta della società, si chiama Iride, attorno cui è stata costruita una piattaforma tecnologica che ingloba diversi tipi di soluzioni per l’analisi dei dati e dei big data, nonché delle informazioni derivanti da tutti i canali digitali, compresi quelli mobile, social e voice.
“Sul fronte della ricerca e sviluppo, Almawave conta su diversi laboratori che operano nel campo della statistica, per definire nuovi modelli di interpretazione delle informazioni destrutturate (il cosiddetto Semantic Lab che sviluppa prodotti basati sulla tecnologia proprietaria Iride per analizzare e gestire informazioni multicanale: mobile, big data, social), e sul fronte dell’integrazione di questo tipo di tecnologie con i sistemi aziendali per intervenire quindi a livello di Bpm (Business Process Management) – spiega Valeria Sandei, amministratore delegato della società -. La nostra proposta guarda in particolare all’analisi di big data in tempo reale declinata su specifici contesti di business: il primo su cui abbiamo lavorato, per esempio, è quello del Crm.
Attraverso le nostre tecnologie è possibile avere sotto controllo costantemente la cosiddetta voice of the customer attraverso strumenti che consentono di mettere a fattor comune non soltanto i dati strutturati contenuti nel Crm, ma anche tutti quei dati che arrivano da canali diversi (call center, sito web, sms, canali social eccetera), analizzando il sentiment del cliente anche attraverso tecnologie di emotional analysis in grado di determinare lo stato d’animo di un utente in base a ciò che scrive (analisi dettagliata del contenuto e del contesto) fino a valutare anche il tono della voce durante una conversazione telefonica”.
L’integrazione sul fronte Bpm significa che Almawave non si limita a implementare le proprie tecnologie inserendole nel contesto di business ritenuto più utile (abbiamo visto il caso del Crm, ma la piattaforma Iride Customer Centric Suite è già in uso anche per contesti di risk e fraud management), ma introduce anche pratiche di tipo operativo che consentono di ridisegnare i processi in ottica di maggior efficacia. “Rimanendo sul fronte del Crm, ad esempio, non solo si introducono analitiche in grado di offrire informazioni di maggior dettaglio e più efficaci sul fronte decisionale, ma anche una serie di automatismi e pratiche procedurali che consentono di accelerare e migliorare i processi decisionali (rendendo così realmente efficaci le tecnologie di analisi)”.
Con l’obiettivo di estendere ulteriormente la focalizzazione sulle tecnologie di analisi del linguaggio naturale, la società ha recentemente acquisito le tecnologie e le competenze nell’ambito dell’Automatic Speech Recognition attraverso la società PerVoice (spin-off della Fondazione Bruno Kessler). Ad oggi PerVoice ha già sviluppato circa 20 applicazioni proprietarie disponibili per settori quali Media e New Media, Telco&Utilities e Reporting Companies (mercati di riferimento ritenuti importanti per la stessa Almawave) utilizzate in diversi Paesi europei e di tutto il mondo. Almawave avrà così l’opportunità di estendere ulteriormente il proprio business fuori confine; la società è già presente in Brasile (con due sedi: Sao Paulo e Belo Horizonte), “mercato molto promettente su cui stiamo investendo in modo significativo e verso il quale stiamo indirizzando un piano industriale di crescita e sviluppo”, conferma la stessa Sandei.