Italease migliorare ed estendere il controllo

La crescita e la diversificazione di Banca Italease induce l’azienda a implementare un sistema di controllo di gestione. Il progetto viene sviluppato e implementato a tempo di record e consente di valutare le performance delle diverse unità aziendali in modo molto più preciso e rigoroso di quanto non fosse possibile in passato

Pubblicato il 21 Nov 2005

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Banca Italease è una realtà complessa (vedi riquadro), anche a seguito delle numerose acquisizioni effetuate, con un business diversificato e in crescita, da cui l’esigenza di implementare un sofisticato sistema di controllo di gestione.
“Le ragioni che ci hanno spinto a sviluppare un sistema avanzato di controllo di gestione – spiega

Alessandro Milanino, Responsabile Organizzazione del Gruppo Banca Italease – sono state essenzialmente di tre tipi. Avevamo innanzitutto la necessità di governare la rapidissima crescita sia del business sia della complessità del Gruppo. In breve tempo ci siamo infatti trovati a dover gestire un certo numero di nuove società, alcune delle quali operanti in settori diversi dal nostro, aventi propri sistemi informativi, proprie modalità di controllo di gestione, con tutti i problemi d’integrazione e di qualità dei dati tipici di queste situazioni.”
“Obiettivo del progetto – osserva Milanino come seconda necessità – è di fatto quello di utilizzare il nuovo sistema non solo all’interno di Banca Italease, ma di estenderlo anche tutte le società del Gruppo. La nostra entrata in Borsa ha avuto l’effetto di accelerarne l’avvio. Consob, tra gli altri requisiti, chiede infatti alle aziende che si quotano di dotarsi di adeguati processi di controllo di gestione. Infine, come terza ragione, poiché nel nostro vecchio sistema la componente manuale era ancora importante, avevamo anche l’esigenza di rivederne il modello, e di introdurre strumenti che consentissero di eliminarla per quanto possibile, in modo da ridurre drasticamente i tempi necessari a produrre le informazioni di nostro interesse.”
Alla realizzazione del progetto, Banca Italease incomincia a lavorare nell’ottobre del 2004, con l’avvio di un’ampia ‘software selection’ che si conclude, nel marzo 2005, a favore di Hyperion. “A questo punto – prosegue Milanino – è stato creato un team di lavoro affiancando ai consulenti di direzione che ci avevano assistito nella software selection, i consulenti di Hyperion, che ci hanno aiutato a definire la soluzione dal punto di vista architetturale consentendoci di realizzare un’infrastruttura assolutamente performante, un certo numero di persone della Pianificazione e Controllo e dell’Organizzazione ed alcuni specialisti di Itaca Service, la nostra società di servizi informatici che gestisce in outsourcing i sistemi informativi del Gruppo.”
Lo sviluppo dell’applicazione è avvenuto in tempi molto brevi. Già nel corso del mese di luglio

2005 è stato avviato, in parallelo, il nuovo sistema, ed è iniziata anche la produzione della relativa reportistica la cui distribuzione è limitata, per il momento, agli uffici centrali. “In effetti – fa notare Milanino – avevamo la necessità di chiudere questa prima fase il più rapidamente possibile. Il nostro obiettivo è quello di estendere il nuovo sistema a tutte le società del Gruppo, compresa anche Italease Factorit, la cui acquisizione è avvenuta a progetto avviato, per poter essere in grado di assegnare i budget e monitorare i risultati secondo i nuovi criteri già a partire dal 2006. Dovevamo quindi avere il tempo necessario sia per testare il sistema, le cui logiche sono nettamente diverse rispetto a quelle del passato in quanto prevedono, tra l’altro, che tutte le funzioni di governo e di controllo siano accentrate nella capogruppo, sia per consentire alle nostre persone di imparare ad usarlo”.
A questo fine, con l’aiuto di Hyperion, sono stati definiti i percorsi formativi necessari oltre che per le persone dell’It e per quelle della Pianificazione e Controllo, che dovranno gestirlo, anche per gli end-user che lavorano nelle ventiquattro succursali. E siccome è a questo livello che avverrà l’assegnazione dei budget e il monitoraggio dei risultati, il numero totale degli utenti del nuovo sistema, potrà a regime raggiungere il centinaio. Che è poi anche il numero di licenze che Italease ha acquistato da Hyperion.
“È ancora presto – fa notare Milanino – per tentare una precisa quantificazione dei benefici che potranno derivare dall’introduzione del nuovo controllo di gestione. Sicuramente esso consentirà di eliminare tutta quella parte di manualità, pesante e dispendiosa, che creava notevoli problemi anche dal punto di vista organizzativo. Il nuovo sistema, dato il livello di dettaglio delle informazioni di cui potremo disporre, ci permetterà inoltre di valutare le performance delle nostre unità aziendali in modo molto più preciso e rigoroso di quanto non fossimo in grado di fare in passato. Queste informazioni, aggregate nei modi più diversi, potranno essere usate anche per estendere le possibilità di controllo delle performance delle nostre attività. Così come possiamo oggi determinare il conto economico a livello di succursale, che è la modalità con la quale valutiamo le nostre forze commerciali, potremo farlo anche per singolo canale di vendita, per prodotto o quant’altro. Ci sono poi da tenere presenti – conclude Milanino – anche i possibili risparmi in termini di risorse umane. In ognuna delle società che abbiamo acquistate, e in quelle che facevano già parte del Gruppo, ci sono persone dedicate al controllo di gestione. Il nuovo sistema ci consentirà non solo di centralizzare queste attività, ma di impiegare un numero decisamente inferiore di risorse. Il fatto, infine, di essere riusciti a sviluppare il nostro progetto in tempi così ridotti è stato sicuramente anche merito dalla grande flessibilità della piattaforma Hyperion, che ci potrà essere utile anche in futuro, nel caso in cui, com’è molto probabile, il Gruppo continui la sua diversificazione.”


LA SCALATA DI ITALEASE
Italease, una delle prime società di leasing a vedere la luce in Italia, nasce nel 1968 su iniziativa di alcune Banche Popolari. Nel 1995 diventa un istituto di credito, cambiando la sua ragione sociale, che diventa ‘Banca per il Leasing Italease SpA’, ma non la sua attività, che continua ad essere quella di una banca-prodotto specializzata nella locazione finanziaria. È nel 2003, con l’arrivo dell’attuale amministratore delegato, Massimo Faenza, che ha invece inizio il suo profondo processo di trasformazione. Uno dei primi interventi è volto a diversificarne l’offerta: oltre alle operazioni di leasing Banca Italease incomincia infatti a proporre anche finanziamenti a lungo termine assieme a strumenti per la copertura del rischio e a un’intera serie di prodotti assicurativi. Viene poi rafforzata anche la sua struttura societaria e, nel luglio del 2003, viene acquisita Mercantile Leasing, una società specializzata nel leasing nautico, seguita, nel 2004, da Unico Leasing, specialista nella fornitura di servizi di leasing alle farmacie. Sempre nel 2004 viene sottoscritto un importante accordo commerciale con Banco Posta che prevede il collocamento, attraverso la rete degli uffici postali, dei prodotti Italease rivolti al mercato corporate. Infine nell’aprile del 2005, poco prima della quotazione in Borsa, Banca Italease incorpora Factorit, la società-prodotto delle Banche Popolari specializzata nel factoring. A seguito di questi eventi, Banca Italease, che alla fine del 2003 occupava il terzo posto nella classifica italiana delle società di leasing, nel 2004 sale al secondo, mentre nel 2005, dopo i primi sei mesi, con oltre 14.000 nuovi contratti sottoscritti per un valore di 3,1 miliardi di euro, si qualifica (fonte Assilea) leader del mercato con una quota che sfiora il 15%. (C.C.)

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